31 August 2003

25° g - 31 AGO: Tehran, American Embassy

Oggi vado a spasso per Tehran. Passeggio davanti all'ambasciata americana, o ex ambasciata, quella occupata da sedicenti studenti iraniani nel 1979 dentro la quale furono tenuti in ostaggio 52 americani per 444 giorni. Successivamente, con la rottura delle relazioni diplomatiche tra i due paesi, l'ambasciata è stata usata come scuola dei Pasdaran, la milizia politica del regime.

30 August 2003

24° g - 30 AGO: Tehran, volo in parapendio

Oggi ho avuto un'esperienza interessantissima, sia in sé sia per il contatto umano che mi ha permesso di sviluppare con colleghi piloti.

Qualche mese fa avevo visto a Bruxelles un documentario sulle donne che in Iran vogliono imparare a volare in parapendio. Mi ero riproposto di cercare il loro club, e dopo aver chiesto un po' in giro sono riuscito a trovarlo, alla periferia nord di Tehran, su di una collina sovrastante la città, proprio alle pendici dei monti alle spalle della grande megalopoli.

Lì sono stato accolto da Hamid, che parla pochissimo inglese, un simpatico istruttore dell’aeroclub Aseman Abi (Cielo Azzurro), all’estremo nord della città. la sua email è sarajan_h@hotmail.com, cell 0911-201-0789, anche questa è un’occasione per conoscere iraniani (piloti ...e pilotesse in questo caso, interessante vederle volare tutte coperte dai veli) e passare qualche piacevolissima ora.

29 August 2003

23° g - 29 AGO: Tehran, Darakeh

Se siete a Tehran il Venerdì è interessante andare a passeggiare a Darakeh, al nord della città, dove ci si può mischiare a migliaia di giovani iraniani, bere thè, fumare qalyan, far due chiacchiere con chi capita. Vado da solo ma fraternizzo subito con un sacco di gente, tante foto e risate. In qualche caso anche con ragazze anche se la maggior parte dei gruppetti di ragazzi che fanno casino lunto il fiumiciattolo sono divisi per genere, maschi e femmine in gruppi separati.

Giornata stupenda di sole, mette di buon umore vedere tanta gente divertirsi con rilassatezza. Un ragazzo mi racconta che ogni tanti i Basij vengono a ...rompere anche qui, ma in questo periodo, con il “liberale” Khatami alla presidenza, c’è più tolleranza.

28 August 2003

22° g - 28 AGO: Tehran, ambasciata italiana

Oggi sono andato a far visita ad un amico che lavora alla residenza dell’ambasciatore d’Italia, una sfarzosa villa aquisita dal nostro paese in epoca fascista. Impressionante! L'Ambasciata d'Italia possiede due sedi magnifiche, edificate nel XIX secolo in due dei più antichi giardini di Teheran, entrambi di proprietà, per diverse vicende, dell'aristocratica famiglia Farmanfarma imparentata con la dinastia dei Qajar.

Poi mi incontro con S. ed alcuni suoi amici, alcune donne si presentano a casa sua in ciadòr nero, viso coperto e atteggiamento modesto al limite del timido, per poi svelare biancherie molto scollate, direi perfino aggressive! Naturalmente c'è da bere e da fumare... un po' di tutto! Meno male che le finestre erano ben sprangate.


Addendum del 2012:


A distanza di 10 anni, ecco un commento sulla situazione iraniana dall'allora ambasciatore.

27 August 2003

21° g - 27 AGO: Tehran, palazzo dello Scià, shopping

Giornata di visite intense per Tehran. Vado a visitare uno dei palazzi dello Scià. C'è ancora una sua statua, o meglio i piedi della statua, il resto è stato abbattuto, deve essere stata enorme!

Interessantissimo anche il museo dei gioielli, presso la banca centrale (attenzione agli orari, resta aperto solo poche ore al giorno) dove si possono ammirare corone, collane, spille ecc veramente da capogiro, erano naturalmente appartenute alle mogli dello Scià. Da non perdere!

A cena con alcuni amici iraniani al ristorante Raftari, presso il Toos Trading Center, a Nord della città, in cima ad un grattacielo con bella vista. Ci vuole un'eternità per arrivarci, il traffico di fine pomeriggio è supercongestionato, ma alla fine per cinque dollari a testa ci godiamo un abbondantissimo buffet di carne e pesce, ottimo.

26 August 2003

20° g - 26 AGO: Shiraz – Tehran

In mattinata volo per Tehran e resto della giornata libera, ciascuno con le sue priorità: musei, acquisti, giardini...

Per la notte torno con una metà del gruppo allo Shiraz Hotel che avevamo utilizzato in precedenza, vedi 14 agosto. Altri preferiscono invece andare allo Arman, più giù sulla Saadi, altezza Ekbatan, dove risparmiano 3-4 dollari a testa ma si trovano in sistemazioni di gran lunga più scadenti. Lo sconsiglio.

A cena a casa dell’interprete, con la moglie che ha un bel nome, Melody. Simpaticissima serata per la quale dobbiamo essere grati a tutti e due. Ci vengono poi proposti vari tappeti di lana e seta e qualcuno compra.

25 August 2003

19° g - 25 AGO: Shiraz

Visita della città, giro dei siti principali, acquisti nel bazar. Inutili gli sforzi per entrare a Shah-è-Cherag, non fanno entrare i non musulmani. Bello il vecchio Hamam accanto al bazar per una sosta pranzo.

Segnalo in particolare la tomba di Hafez, che noi abbiamo visitato la mattina ma poi alcuni di noi ci sono ritornati la sera, quando gli iraniani si raccolgono intorno alla tomba e si vedono scene molto coinvolgenti. C’è anche un’ottima casa del thè dove spesso anziani dottori leggono i testi di Hafez ai giovani. Vale varie ore anche perché si fa facilmente amicizia con gli iraniani. Incontro Ali, un giovane ventenne che sta facendo il suo servizio militare ed è ora in licenza. Ci legge alcune poesie, anche senza capire il significato che lui poi ci traduce hanno una sonorità musicale che fa piacere ascoltare.

A cena ci dividiamo, alcuni restano in albergo, io ed altri 7-8 andiamo a cenare in una bettolina (solo spiedini di agnello e pollo!) vicino alla porta del Corano, ottima e economica.

24 August 2003

18° g - 24 AGO: Shiraz (Gita a Persepoli e Pasargade)

Intera giornata dedicata all’archeologia, partire presto, c’è tanto da vedere e non si possono non prevedere delle soste di ristoro e di riposo. Pasargade, Naqsh-è-Rostam, Naqsh-è-Rajab. Noi abbiamo lasciato Persepoli alla fine, con il tramonto, ed è stata una buona idea, sia per la luce più favorevole ad apprezzare le rovine, ed a fotografare, sia per la temperatura che altrimenti sarebbe stata insopportabile. Abbiamo deciso di tralasciare Shapur e passare la seconda giornata a disposizione a Shiraz città.

Siccome il bus si è rotto siamo costretti a non rientrare a Shiraz e mangiare a Persepolis mentre lo riparano. Il ristorante si chiama Parsian, e si trova uscendo dal sito di Persepoli, si cammina sempre dritto forse 1 km o poco più ed è sulla sinistra. Arredamento incredibilmente kitsch, con animali ed alberi di gesso colorato, ma a me è piaciuto! Cucina buona, anche il servizio. 4 USD a testa.

23 August 2003

17° g - 23 AGO: Kerman – Shiraz

Lunghissimo trasferimento in bus attraverso paesaggi desertici, desolati ma a tratti affascinanti. Ci fermiamo per strada a comprare fichi secchi e freschi.

Come albergo stiamo allo Shiraz Eram, ottimo, centrale, 35 USD la doppia, TLF, ottima colazione compresa. A cena in uno dei tanti lungo la strada Chamran, affollata dai locali, sulle colline sovrastanti la città verso nord - ovest. Piacevole ed interessante, si mangia tra migliaia di iraniani che fanno il picnic sulle aiuole, e ci sono spesso mercatini e mostre lungo la strada.

22 August 2003

16° g - 22 AGO: Kerman (gita a Mahan)

Kerman non prende più di mezza giornata, ma Mahan è un gioiellino e vale varie ore. Da segnalare soprattutto il mausoleo di Ali ed i famosissimi giardini, dove si può pranzare con frutta, bere, fumare il qalyan, molto piacevole.

Interessante il Bazar per tappeti, tessuti vari, spezie. A cena in un ristorantino sulla sinistra dell’albergo, verso la piazza Azadi, dall’altra parte della strada, grande sala con musica dal vivo, gradevoli salette intime con tapperi ed arredamenti molto iraniani.

Book Review: Honeymoon in Purdah, by Alison Wearing, ***

Synopsis
With a love of travel, Alison Wearing invites us to journey with her to Iran. She went looking for what lay beneath the media's representation of Iran and found a country made up of welcoming, curious, warmhearted, ambitious men and women. With humor and compassion, Wearing gives Iranians the chance to wander beyond headlines and stereotypes.

21 August 2003

15° g - 21 AGO: Yazd – Bam – Kerman

Lunghissimo trasferimento attraverso il deserto, attraversiamo Rafsanjan, città dei pistacchi, eccellenti, ne facciamo scorta. Proseguiamo quindi per Bam, la patria dei datteri (mai, ma veramente mai mangiati così buoni) e sede della fortezza del film “Il Deserto dei Tartari” di Zurlini, ispirato al libro di Dino Buzzati. Arriviamo in tempo per visitarla per circa un’ora e mezzo, sarebbe stato meglio averne avuto un po’ di più. A Bam ci sono pochissimi alberghi, sono piccoli e spesso, come nel nostro caso, pieni. Dunque prenotare prima per telefono, ma con il cambio dei numeri telefonici noi non ci siamo riusciti, oppure preventivare un rientro a Kerman, come abbiamo fatto noi. Dormiamo all’hotel Akhavan, camere doppie a 26 USD compresa la colazione. Ottime camere, e c’è accesso a internet, anche se lento. A cena in albergo per 4 dollari a testa, buona e abbondante.



[Sulla visita alla fortezza di Bam, crollata per un terremoto pochi mesi dopo, ho scritto questo post speciale.]

20 August 2003

14° g - 20 AGO: Yazd

Giornata a spasso per i vari siti di Yazd, finiamo nel pomeriggio alle torri del silenzio, un po’ fuori città, impressionanti, da non mancare, anche se dagli anni ’50 è stato proibito agli Zoroastriani di far “purificare” i corpi dei loro cari defunti facendoli sbranare dagli avvoltoi.

Al tramonto siamo di nuovo in città, bella la vista dalla “casa di Hussein”, dotate di un sistema naturale di aria condizionata per cui una specie di camino viene costruito sopra una fontana ed in cima ad esso il vento crea una depressione che favorisce l’evaporazione dell’acqua con conseguente rinfrescamento dell’ambiente circostante, ingegnoso!

Prelibatissimi i prodotti della storica fabbrica di dolci Khalifeh Ali Rahbar, in centro, sulla Amir Chaghmagh, bello lo spettacolo della preparazione dei dolci, che si possono anche assaggiare: ottimi per scorte di calorie in bus!

19 August 2003

13° g - 19 AGO: Esfahan – Nain – Yazd

Partenza alle 9, e sosta alle piccionaie alla periferia di Esfahan prima di incamminarci per Yazd. Sosta a Nain, visita a moschea e Museo, interessante. Il guardiano/guida Mohammed ci porta poi a casa sua, dove la moglie tesse tappeti in un telaio impiantato nel salotto. Accoglienza calorosa ma con una certa circospezione, come se temessero qualcosa, non saprei dire cosa. Forse non conoscono abbastanza bene la nostra guida, potrebbero temere un informatore del regima. Non so. Ci offrono il thè, dolci. Volendo vendono anche i tappeti.

Poi proseguiamo il viaggio fino a Yazd, dove dormiamo all’hotel Nabavi, centrale, per una doppia/tripla circa 32 USD, niente di speciale. Cena al ristorante al Hamum, un vecchio Hamman ristrutturato con annessa sala da thé, bell’ambiente anche se il menu è un po’ ripetitivo, 4 USD.

18 August 2003

12° g - 18 AGO: Esfahan

Se siete a Esfahan di domenica, come a noi è capitato fortunatamente di essere, passate per il quartiere armeno e visitatene le chiese. Noi siamo stati fortunati ad incappare in una cerimonia annuale... delle uve, in cui siamo stati invitati a partecipare alla distribuzione dell’uva ai fedeli. Facile qui conversare con i fedeli alla fine della cerimonia, soprattutto le ragazze hanno molta voglia di comunicare. Ci rivedremo con alcune di loro per un qualyan in un baretto presso uno dei ponti lungo il fiume.

17 August 2003

11° g - 17 AGO: Esfahan

Esfahan è la più bella città dell’Iran, di gran lunga, varrebbe la pena passarci anche più giorni. Giriamo per le principali attrazioni della città, ampiamente descritte nelle guide, cercando di assorbirne l’atmosfera magica. Stranamente qui non ci sono altrettante occasioni di incontri con i locali come altrove. Forse ci sono troppi turisti. Forse hanno meno bisogno di comunicare in quanto comunque mediamente più istruiti e quindi informati del mondo.

Spettacolo dello Zur-khaneh la sera dopo cena, interessantissimo. E’ una specie di lotta ma intrisa di aspetti religiosi legati al sufismo ed ai dervishi e generalmente rappresentata nella forma di esercizi con le “mazze indiane” che pesano dai 4 ai 40 kg e servono a sviluppare la muscolatura. Noi siamo andati al Kamal Ataie, sulla Joubareh, vicino alla grande moschea, DA NON PERDERE.

16 August 2003

10° g - 16 AGO: Kashan – Esfahan

Completiamo la visita di Kashan (case tradizionali, tra cui una appena restaurata, la “Ameri-ha” ed i giardini di Bagh-é Tarikhi) e trasferimento a Esfahan.

Sulla strada visita ad Abyaneh, caratteristico villaggio tradizionale che è diventato meta turistica ma a me non dice veramente molto. Poi a Natanz, dove oltre all’impianto clandestino di arricchimento dell’uranio per fare le bombe nucleari (ma non aperto ai turisti!) c’è un’interessante moschea accanto alla quale c’è un bel negozio di ceramiche, alcune delle quali “vecchie”, si possono scegliere dei pezzi carini, ma contrattare molto sui prezzi.

Come albergo stiamo al Soffeh, molto decentrato ma buono, 35 USD la doppia inclusa colazione. Cena al ristorante Shahrazad, buono, 4 USD, centralissimo.

15 August 2003

9° g - 15 AGO: Tehran – Qom – Kashan

In mattinata visita al mercatino delle pulci che si trova in un garage multipiano tra vie Istanbul e la Ferdosi, interessante, si trovano tanti oggetti particolari, molto frequentato da iraniani. Solo il Venerdì mattina. Lo consiglio, anche se richiede disciplina nel gruppo o altrimenti ci si passa tutto il giorno!!

14 August 2003

8° g - 14 AGO: Gazvin – Valle degli Assassini – Tehran

Questa mattina il gruppo si divide, una parte va direttamente a Tehran in taxi e gli altri vengono con me nella Valle degli Assassini. Il viaggio per la Valle prende circa tre ore, si sale molto e buchiamo persino la coltre di nubi che avviluppa le montagne, il paesaggio sicuramente vale la deviazione.

13 August 2003

7° g - 13 AGO: Hamadan – Gazvin

Al mattino visita alle grotte di Ali Sadr, interessanti soprattutto perché si visitano in barca. Faccio conoscenza di una ragazza imbacuccata ed armata di videocamera che continua a filmarmi mentre io la fotografo... situazione abbastanza comica! Proseguiamo per Hamadan, ma i siti archeologici sono talmente distrutti che sconsiglierei di andarci.

12 August 2003

6° g - 12 AGO: Takab – Takht é Soleyman – Hamadan

Decido su suggerimento di S. di effettuare una deviazione che allunga il percorso ma ci consente di arricchire l’itinerario come segue. Partiamo di buon mattino e raggiungiamo Takht (il “Trono di Salomone”) considerato retaggio culturale dell'umanità dall'Unesco.

11 August 2003

5° g - 11 AGO: Tabriz – Takab

Lasciamo Tabriz e ci dirigiamo verso il sud del paese. Partenza in ritardo in quanto il bus si è rotto di nuovo. Lungo trasferimento e visita alle interessanti tombe mongole di Maraqueh. Poi proseguiamo per Takab, dove pernotteremo e ceneremo all’Hotel Rangi, buono, sulla Engelab, prezzo 32 USD la doppia compresa la colazione.

10 August 2003

4° g - 10 AGO: gita a Qara Kilise e Santo Stefano

Lunga gita verso il nord, stancante ma ne vale sicuramente la pena. Le strade in Iran sono mediamente buone o molto buone. Paesaggi brulli ed aridissimi, montagne che si impennano drammaticamente dalle valli deserte. Arriviamo fino al confine con l’Azerbaijan, la polizia ci fa perdere un sacco di tempo per i necessari permessi dato che siamo in zona di frontiera. Ma la fatica viene ripagata dall'obiettivo della gita...

09 August 2003

3° g - 9 AGO: Tabriz e Kandovan

In mattinata visita a piedi al bazar, colorito e ricco, molti tappeti, ovviamente. Cerchiamo di fare provvista di contante sufficiente per vari giorni al mercato libero, anche se questo comporterà il trasporto di molteplici mattoncini di banconote, e possibilmente tenere una buona scorta di banconote di piccolo taglio per mance, frutta, acqua…

08 August 2003

2° g - 8 AGO: volo Tehran – Tabriz

La mattina alle 4 ricchissima colazione, come sarà sempre qui in Iran, dolce e salata, uova, succhi, fa da gran pasto e permette di tirare fino a cena. La giornata comincia bene! ;-)

07 August 2003

1° g - 7 Agosto 2003: volo Roma – Tehran, inizio del viaggio in Iran

Viaggio di grande interesse umano. Moltissimi iraniani ci hanno avvicinato per farci 1000 domande e raccontarci le loro cose. Spesso la lingua è un ostacolo all’approfondimento della conversazione ma con l’inglese si fa molto. Francese e tedesco pure utili qualche volta. Persino con l’italiano ce la siamo cavata in qualche occasione...

06 August 2003

Itinerario di un viaggio in Iran, 7/31 Agosto 2003




Viaggio in Iran, 7 – 31 Agosto 2003

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Date
itinerario
notte
KM
1
Tehran
0
2
Tabriz
0
3
Tabriz
0
4
Tabriz
600
5
Takab
300
6
Gazvin
200
7
Gazvin
0
8
Tehran
150
9
Kashan
200
10
Esfahan
200
11
Esfahan
0
12
Esfahan
0
13
Yazd
350
14
Yazd
0
15
Kerman
760
16
Kerman
80
17
Shiraz
800
18
Shiraz
0
19
Shiraz
250
20
Tehran
0
21
Tehran
30
22
Tehran
0
23
Tehran
20
24
Tehran
0
25
Tehran
0
26
Italia
0



TOTALE
3.940