31 August 2005

13° g - 31 Ago: Natron – Arusha

Mattino prestissimo visita al lago Natron. Si arriva con le auto fino ad un certo punto, poi bisogna proseguire a piedi. Il paesaggio è indubbiamente unico nel suo genere, anche se a mio avviso non così spettacolare come ho letto in qualche relazione. Alcuni Masai vendono le loro cose dove si fermano le auto.

Ripartiamo e arriviamo ad Arusha nel pomeriggio. Qualche sosta ai negozi statali di artigianato, carissimi e di qualità generalmente mediocre. C'è bella roba al "Cultural heritage", gestito dallo stato mi dicono, ma a prezzi proibitivi. Sono tentato da una pelle di zebra intera, ma lascio perdere...

Arrivati ad Arusha ci sistemiamo in albergo, moderno e pulito ma non c'è acqua calda, che ci avrebbe fatto molto piacere dopo tanti giorni di campeggio. Scopro che l'acqua viene scandata su richiesta... c'è un enorme boiler in giardino alimentato da un fuoco a legna! E quando affittano...

Chiudo i conti con Don e vado a prenotare (e comprare) i biglietti del bus per il giorno dopo. I posti disponibili non sono poi tantissimi, se si è sicuri di volerne usufruire consiglierei di farli comprare da Don in anticipo.

Cena buffet in hotel. Atmosfera africana moderna, il bar del nostro albergo è un punto di ritrovo per molti giovani locali con qualche scellino in più da spendere, manco a dirlo soprattutto uomini. Ma è un’occasione per mischiarsi un po’ alla gente della città e far due chiacchiere.

30 August 2005

12° g - 30 Ago: Serengeti – lago Natron

Partenza all’alba anche se in albergo ci fan perdere tempo perché la colazione non è pronta. Qualche bel ghepardo nel parco prima di uscire, fantastica luce radente per le fotografie. Fastidiosissimo ed estenuante trasferimento su una pessima strada piena di polvere. Si fa veramente fatica a non respirarla, entra dovunque. I bei paesaggi del pendio di discesa verso il cratere del Natron ripagano la pena, ma siate preparati!

29 August 2005

11° g - 29 Ago: Lago Vittoria – Serengeti (Lobo)

Rientriamo nel parco, scarichiamo i bagagli al lodge e ripartiamo per un bel game drive (il “Lobo Circuit”), il paesaggio collinare lo rende diverso dagli altri. Devo faticare un po’ con Israel che non ha tanta voglia di lavorare oggi e voleva fare una pausa pranzo di 3 ore!

28 August 2005

10° g - 28 Ago: Mwanza, presso il Lago Vittoria

In mattinata andiamo in visita al villaggio tradizionale di Lamadi. Sulla strada ci fermiamo al paese moderno di Lamadi per qualche acquisto. Compriamo dei palloni con cui poi giocheremo con i locali. Io mi cimento in una partita a biliardo all’americana con dei ragazzi di un localino... riesco a vincere solo all’ultima pallina, pffiiùùù, atmosfera cordialissima e distesa. Si respira una vera atmosfera africana, frenetica, caotica, ritmata.

Arrivati al villaggio ci aggreghiamo ad una battuta di pesca del giorno. Si esce in grandi barche a remi, i marinai ci fanno sfoggio di canti di esortazione alla voga e poderose remate, poi si buttano le reti in mare, che vengono ritirate con una discreta pescata, soprattutto piccoli pesci che loro usano come mangime per i polli. Rientriamo lentamente al villaggio. La spiaggia è piena di enormi cicogne, bambini che giocano, adolescenti perdigiorno con le loro biciclette, tanti polli.

Quando rientriamo attraversiamo a piedi tutto il villaggio, incrociando una mandria di bovini dall’aspetto appetitoso, fino ad arrivare ad un gruppo di case dove ci stanno preparando il pranzo. Assistiamo alla cucina dello stesso in una casa, le mura sono di paglia e fango ma la padrona sfoggia un bel cellulare... a dispetto di qualcuno che si lagna di come la tecnologia stia “rovinando” il paese, a me fa piacere vedere come la comunicazione sia alla portata anche dei ceti meno abbienti e contribuisca a modernizzare la Tanzania. Pranzo luculliano, carne, pesce, riso, fagioli, l’”ugali” tipico. Ci vanno a prendere delle birre in un negozio (pagate ovviamente a parte).

Dopo pranzo, per aiutare la digestione, ci mettiamo a giocare a pallone con i bambini, e verso le 4 andiamo a visitare un guaritore tradizionale, tale Manembe, che ci accoglie con le sue due mogli. Questo è un ruolo ereditario, i segreti delle pozioni vengono tramandati di padre in figlio e gelosamente protetti perché danno status sociale e soldi al guaritore. Infatti i malati pagano con mucche o con lavoro (anche anni) se vengono guariti. La religione su cui si basano i loro riti è una specie di sincretismo, credono in Dio ma non passano per la Chiesa ed inoltre coltivano il rapporto con gli antenati, cui chiedono aiuto in caso di problemi seri o malattie gravi. Ci dicono che così ottengono circa il 50-60% di guarigioni... mah! Vai a sapere...

Tornando in albergo ci fermiamo ad una festa popolare religiosa nel villaggio di Lamadi moderno. Ci accolgono benissimo, siamo gli unici stranieri in mezzo a centinaia di persone, grandi cori “spiritual”. Ci invitano a ballare e cantare con loro, l’atmosfera è veramente coinvolgente.

Cena in hotel, lenti ma la cucina è buona.

27 August 2005

9° g - 27 Ago: Serengeti – Lago Vittoria

Arriviamo per l’ora di pranzo, sosta e poi visita al villaggio tradizionale dei Sukuma, dove il Sig. Jefta Kishosha (direttore del campo UTAMADUNI, email: kishoshajefta@yahoo.com, indirizzo postale Utamaduni Camp, PO Box 10356, Mwanza – Tanzania) sta cercando di mantener vive alcune tradizioni culturali di quella che è la più grande tribù del paese.

Concordiamo un programma di visite, gastronomia locale e rappresentazioni per la sera ed il giorno dopo: lezione sui Sukuma, battuta di pesca in barca, visita presso un guaritore tradizionale, visita al villaggio dei pescatori, visita ad un mercato locale, tutto per 15 dollari a testa, i soldi meglio spesi del viaggio!

La sera un gruppo di suonatori e di attori viene a recitare una leggenda della mitologia locale al nostro albergo. Molto interessante, la storia di due fratelli in competizione per la loro abilità come danzatori. Compro un piccolo tamburo da Kishosha, dice che è stato fatto da un certo Barnaba, che ora è morto, era un famoso artigiano, ed in effetti il tamburo suona molto bene.

Dormiamo allo Stopover Lodge di Mwanza, non male le camere e la cena anche se lentissimo il servizio.

26 August 2005

8° g - 26 Ago: Serengeti

Stamattina partiamo prestissimo, prima dell’alba, appena fa chiaro siamo già in strada, e ne vale veramente la pena, per i tanti animali e per la luce adattissima alle fotografie. Bisognerebbe fare sempre così, ma mi riesce difficile convincere il resto del gruppo...

25 August 2005

7° g - 25 Ago: Ngorongoro – Serengeti

Lasciamo il lodge sulla cima del cratere e ci fermiamo dopo neanche un’ora all’Olduvai Gorge, dove si visita un piccolo ma interessane museo geologico ed antropologico. Qui vicino sono stati ritrovati alcuni tra i più vecchi reperti di proto-ominidi. Poi proseguiamo verso il Serengeti.

24 August 2005

6° g - 24 Ago: Ngorongoro

Giornata intera nel cratere. Ho preferito passare due giorni qui, anche a costo di dover eliminare il parco di Terengire dal programma, e tutto sommato ne siamo stati soddisfatti per l’unicità del posto anche se a Terengire dicono che in questa stagione si possano trovare più specie di animali che non sono migrati verso nord – soprattutto gli gnu. Ma anche con la migrazione ce ne sono comunque tantissimi. Molti ghepardi ci arrivano fin sotto la macchina!

23 August 2005

5° g - 23 Ago: Keratu – Ngorongoro

Colazione africana (su mia esplicita richiesta, ne vale la pena, con porridge di mais, ottimo). Partenza presto, piccole spese al mercato di Keratu, frutta fresca, pane, qualche cassetta di musica africana, rifornimento diesel e alle 11 inizia il primo game drive nel cratere nel Ngorongoro, il cui fondo si trova a 2200 mslm).

22 August 2005

4° g - 22 Ago: Eyasi, caccia con i Boscimani – Keratu

Partenza prima delle 6 per essere dai Boscimani, popolazione di raccoglitori e cacciatori presente un po' in tutta l'Africa meridionale ed orientale. Su questo sito si possono vedere alcuni interessanti video sui Boscimani. All’alba ed andare con loro a caccia, con arco e frecce! Li troviamo dopo un po’ (essendo nomadi non sono sempre facilmente reperibili) in un wadi (fiume in secca). Presentazioni di rito, sono socievoli anche se non abituati a vedere troppi turisti. Visita molto interessante anche se non si riesce a comunicare con i Boscimani, che non parlano neanche lo swahili per cui neanche le nostre guide possono fare da interpreti!

21 August 2005

3° g - 21 Ago: Arusha – parco Manyara

Ci vengono a prendere le jeep con i nostri autisti, capeggiati da Israel, un simpatico omone con molta esperienza anche se forse non altrettanto entusiasmo. Partiamo; ci fermiamo al supermarket Shopright, sul Sokoine Drive, per fare cambusa per il safari (spendiamo 170.000 Tzs, di cui 88.000 per acqua, calcolando una bottiglia da 1.5 litri al giorno a persona circa). Affittiamo anche il fornello a gas con relativa bombola dal nostro autista.


20 August 2005

2° g - 20 AGO: Arusha e villaggio dintorni

Arrivo ad Arusha molto presto, siamo a 1800mslm, ci vengono a prendere in aeroporto. Andiamo in albergo dove mi incontro con Don, il corrispondente, per fare i conti e confermare le prenotazioni per tutto il viaggio. Poi decidiamo, tra le varie possibilità offerteci per la prima giornata, di andare a visitare un villaggio nelle vicinanze, quello di Ng’iresi, a 7km dalla città. Il villaggio è diventato un emblema del turismo “culturale”.

19 August 2005

1° g - 19 Ago: Italia – Arusha

Partenza regolare con Ethiopian Airlines da Roma, sosta ad Addis Abeba e coincidenza per Arusha, la principale città del nord della Tanzania. Accompagno un gruppo di una dozzina di italiani, un misto di coppie e singles inveterati (come me) alla ricerca di Africa. L’aeroporto di Addis è moderno, pulito ed efficiente.

18 August 2005

Itinerario viaggio in Tanzania, 19 AGO - 10 SET 2005



Viaggio in Tanzania, 2005 - Itinerario

clicca su una data o un itinerario giornaliero per leggere il relativo post

DATA
Itinerario
Notte
1
in aereo
2
Arusha (Golden Rose)
3
Eyasi (camp)
4
Keratu (Kudu camp)
5
Ngorongoro (Lodge)
6
Ngorongoro (Lodge)
7
Serengeti (Ikoma camp)
8
Serengeti (Ikoma camp)
9
Lake Victoria (Stop Over)
10
Lake Victoria (Stop Over)
11
Serengeti
(Lobo, lodge)
12
Natron (campeggio)
13
Arusha (Golden Rose)
14
Stone
15
Stone
16
Nungwi (Jambo)
17
Nungwi (Jambo)
18
Nungwi (Jambo)
19
Buwejuu (Sun Sea)
20
Buwejuu (Sun Sea)
21
8 set, gio
Buwejuu (Sun Sea)
22
9 set, ven
In aeroporto
23
Italia

16 August 2005

Book Review: Longitude (2005), by Dava Sobel, *****

 (Testo italiano di seguito)

 Synopsis

Sobel has done the impossible and made horology sexy – no mean feat

New Scientist

Anyone alive in the 18th century would have known that ‘the longitude problem’ was the thorniest scientific dilemma of the day – and had been for centuries.

Lacking the ability to measure their longitude, sailors throughout the great ages of exploration had been literally lost at sea as soon as they lost sight of land. Thousands of lives, and the increasing fortunes of nations, hung on a resolution.