Lonely planet provides a good guide according to their usual standard:
Bradt is perhaps the richest guide for the cultural and historical aspects of the country:
La guida del touring mi è stata molto utile anche se queste guide sono spesso un po' noiose da leggere.
Kociekowski, Marius: “The Street Philosopher and the Holy Fool” (Sutton, 2004) Canadian writer travels through Syia.
Lesch, David: “The New Lion of Damascus” (Yale Univ Press, 2005). The rise to power of presidente Bashar Asad nel 2000.
Lieve, Joris:: “The Gates of Damascus” (Lonely Planet, 1999) the story of a Syrian journey by a Belgian writer. Interesting insight into local life in a family where a young man is arrested for political reasons.
10 January 2006
Bibliography: Books on Syria
05 January 2006
9° g - 5 GEN: Damasco, fine del viaggio
È l’una di mattina quando arriva il bus per riportarci l’aeroporto. Un breve viaggio, ma un paese ricco di storia e cultura. Mi addolora che un regime spietato impedisca al potenziale umano di questo popolo di esprimersi al meglio. Parto con la speranza di tornare un giorno in una Siria libera.
Ultima costernante sorpresa da parte di Hashim, che se ne arriva con un poster dell’agenzia di soggiorno che mi regala con grande pompa, mi dice di averlo pagato 10 euro (sic!) e mi consegna sfacciatamente una busta per la mancia. Inoltre vuol essere pagato per 9 giorni, considerando anche il 28 Dicembre (anche se noi siamo arrivati il 29 mattina) ed il 5 gennaio, anche se in realtà ci lascia poco dopo mezzanotte. Basima per lo stesso lavoro ha chiesto, ovviamente, 7 giorni. Io non avrei voluto dargli nulla di mancia, ma i buonisti del gruppo hanno comunque voluto dargli 50 dollari. Ripeto: se mai a qualcuno che mi legge capitasse che gli sia proposto come guida, evitatelo a qualunque costo!
Ultima costernante sorpresa da parte di Hashim, che se ne arriva con un poster dell’agenzia di soggiorno che mi regala con grande pompa, mi dice di averlo pagato 10 euro (sic!) e mi consegna sfacciatamente una busta per la mancia. Inoltre vuol essere pagato per 9 giorni, considerando anche il 28 Dicembre (anche se noi siamo arrivati il 29 mattina) ed il 5 gennaio, anche se in realtà ci lascia poco dopo mezzanotte. Basima per lo stesso lavoro ha chiesto, ovviamente, 7 giorni. Io non avrei voluto dargli nulla di mancia, ma i buonisti del gruppo hanno comunque voluto dargli 50 dollari. Ripeto: se mai a qualcuno che mi legge capitasse che gli sia proposto come guida, evitatelo a qualunque costo!
Location:
Damascus, Syria
04 January 2006
8° g - 4 GEN: gita a Bosra, (280km 4 ore) museo di Damasco
Teatro romano a Bosra |
Romani al museo di Damasco |
Torniamo a Damasco nel PM, tutti liberi. Alcuni di noi vanno vado al Museo Nazionale, è veramente molto ricco e completa a dovere il viaggio. Fa sempre piacere trovare importanti reperti dei Romani e qui ce ne sono di eccezionali. Dopo Bosra, si può dire sia stata una giornata all'insegna dell'antica Roma.
Cena con Rick, mio collega canadese dei tempi della NATO, al ristorante Baituna, £500, ottimo, vale la spesa.
Location:
Bosra Citadel, Busra, Syria
03 January 2006
7° g - 3 GEN: Hama - Krak des Chevaliers - Damasco - 220km - 4 ore
Alle 8.00 visitiamo Hama e le famose nurie (enormi ruote in legno, molto simili ai mulini a vento, che venivano utilizzate per portare l’acqua del fiume sui canali di irrigazione). Qui sappiamo che nel 1982 le truppe governative, per sedare la rivolta dei fratelli musulmani, uccisero circa 20.000 persone.
Krak des chevaliers |
Poi a Malula, dove visitiamo la chiesa di St Tecla di rito bizantino ed ascoltiamo la recita del Padre Nostro in aramaico, la sua lingua originale, che è ancora parlata in questa zona. Interessante altare concavo di foggia pagana ripreso dai primi cristiani.
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VIAGGIO
Location:
Damascus, Syria
02 January 2006
6° g - 2 GEN: Ebla - Apamea - Sejilla - Hama, 190km, 5 ore
Partenza molto presto da Aleppo. L’albergatore fa storie sulla tariffa dell’albergo, vuole 16,5$ invece dei 14 pattuiti con l’agenzia. Dopo qualche discussione lascio perdere, il corrispondente non risponde neanche al telefono, è presto. È sconcertante come buona parte degli operatori del turismo che incontriamo siano così miopi da alienare la clientela, sapendo che altri verranno dopo di noi, per qualche spicciolo in più. Hashim è totalmente inutile anche in questa occasione.
Prima visita ad Ebla, di difficile interpretazione senza una buona spegazione, non molto spettacolare per i non addetti ai lavori. Poi interessante visita ai mosaici di Maarat-en-Numan.
Finita la visita ce ne andiamo in giro per le strade adiacenti, spiluccando spiedini, e terminando un pranzetto itinerante con dolci ottimi.
Le guide spesso vogliono portare i gruppi via da qui per infilarli nei ristoranti turistici più cari dove prendono la loro solita percentuale. Consiglio invece una bella pausa in questa piacevole strada antistante i mosaici. Cibi da strada e succhi di frutta freschi.
Infine Sejilla, città morta bizantina, bel tempo, passeggiata piacevolissima tra le case e le chiese abbandonate. Molte sono in discreto stato di conservazione.
La giornata molto intensa si conclude con un bel tramonto ad Apamea, il cui cardo romano di 1800 metri, in buona parte restaurato, per me è stato il punto culmine del viaggio.
La notte stiamo all’Hotel Riad, sulla Kouatli. Abdullah, il gestore, è molto gentile. Consigliato. A cena al ristorante Al Atlal, £250 ottimo e porzioni abbondanti, 1 basta per due persone. Mi è stato consigliato dal gestore dell’albergo.
Mosaici Maarat en Numan |
Finita la visita ce ne andiamo in giro per le strade adiacenti, spiluccando spiedini, e terminando un pranzetto itinerante con dolci ottimi.
Le guide spesso vogliono portare i gruppi via da qui per infilarli nei ristoranti turistici più cari dove prendono la loro solita percentuale. Consiglio invece una bella pausa in questa piacevole strada antistante i mosaici. Cibi da strada e succhi di frutta freschi.
Infine Sejilla, città morta bizantina, bel tempo, passeggiata piacevolissima tra le case e le chiese abbandonate. Molte sono in discreto stato di conservazione.
Sejilla |
La giornata molto intensa si conclude con un bel tramonto ad Apamea, il cui cardo romano di 1800 metri, in buona parte restaurato, per me è stato il punto culmine del viaggio.
Apamea |
La notte stiamo all’Hotel Riad, sulla Kouatli. Abdullah, il gestore, è molto gentile. Consigliato. A cena al ristorante Al Atlal, £250 ottimo e porzioni abbondanti, 1 basta per due persone. Mi è stato consigliato dal gestore dell’albergo.
Location:
Hamah, Syria
01 January 2006
5° g - 1 GEN 2006: escursione S. Simeone, Aleppo, 120km, 2 ore
San Simeone |
San Simeone |
Tè e bagno turco ad Aleppo |
Cena al ristorante Nawaz, vicino l’albergo, sconsigliato. Era a buffet, ma i piatti di servizio si sono presto svuotati e non sono stati riempiti, triste. La sconsolata cena viene allietata dalla buffa presenza di un avventore giallo. Sì proprio così, un signore distinto, pulito, di aspetto autorevole, due grandi baffoni a manubrio, tutto giallo. Ha tutti i vestiti gialli, fino al cappello, ai guanti, calze, scarpe. Poi tira fuori un telefonino giallo, un libro giallo, un portafoglio giallo. E’ serissimo, mi vien voglia di fargli qualche domanda sulle sue preferenze cromatiche, ma lascio perdere dopo che Basima mi scoraggia. Pare un cliente abituale, se per caso qualcuno torna al Nawaz e lo rivede e magari ci parla, per favore fatemelo sapere...
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Location:
Aleppo, Syria
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