Lunga gita verso il nord, stancante ma ne vale sicuramente la pena. Le strade in Iran sono mediamente buone o molto buone. Paesaggi brulli ed aridissimi, montagne che si impennano drammaticamente dalle valli deserte. Arriviamo fino al confine con l’Azerbaijan, la polizia ci fa perdere un sacco di tempo per i necessari permessi dato che siamo in zona di frontiera. Ma la fatica viene ripagata dall'obiettivo della gita...
Incontriamo gente di varia etnia, qui siamo in una zona che gli iraniani chaimano “turca” (in realtà azera) ma ci sono anche persiani e curdi. Notevoli i costumi colorati delle popolazioni curde che vivono nella zona di S. Taddeo.
Le due chiese sono ben conservate. Kara Kilise (la chiesa nera) dedicata a San Taddeo e quella di Santo Stefano, entrambe siti designati dall’Unesco come patrimonio culturale dell’umanità. San Taddeo è ancora utilizzata per una messa una volta all’anno, il giorno appunto di San Taddeo, a Luglio, quando fedeli armeni vi affluiscono da tutto il paese per una cerimonia di alto contenuto spirituale.
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