Biglietteria automatica n. 1 |
Rieccomi a cercare di fare un biglietto alla stazione del trenino che da Fiumicino mi porterà in città. Ci avevo già provato, senza successo, l'ultima volta che ero venuto a Roma, qualche settimana fa. Stavolta la terribile macchina bigliettatrice automatica mi ha accolto così come si può vedere nella foto qui sopra. Nessuna connessione al sistema. Almeno non mi ha chiesto se volevo comunque pagare il prezzo del biglietto senza riceverlo, come l'altra volta.
Biglietteria automatica n. 2 |
A quel punto ho notato due biglietterie umane e mi sono avvicinato. Davanti alla prima una lunga fila, mentre nessuno davanti all'altra. Provo a comprare un biglietto dalla bigliettaia senza fila e la gentile signorina mi chiede 16 euro. Sapevo che il biglietto costava 14 euro, e le ho chiesto spiegazioni. Mi ha risposto che quello è il prezzo della biglietteria pubblica, noi siamo privati e lo vendiamo a 16 euro! Per chi fosse interessato a spendere 2 euro in più per il biglietto l'agenzia si chiama "365".
Rassegnato, ho fatto la fila alla biglietteria pubblica, impiegando circa dieci minuti. Infatti il bigliettaio di turno, con il suo stentato inglese, stava cercando di rimorchiare due ragazze russe che gli chiedevano informazioni. Il tutto mi ha fatto perdere il primo treno per Termini, che la lasciato il binario davanti al mio naso. Ho dovuto aspettare ancora mezz'ora, in piedi, nel terminal non riscaldato, prima di salire sull'agognato trenino Leonardo Express.
Per rasserenarci ecco un paio di bei libri sui treni del tempo che fu!