09 August 2007

5° g - 9 AGO: TONGATAPU – VAVAU (Blue Lagoon)

Partiti da Los Angeles la sera del 7 Agosto, dopo una dozzina di ore di volo non stop siamo arrivati a Tongatapu (l'isola dove si trova la capitale Nukualofa e l'aeroporto internazionale) in orario la mattina del 9 Agosto! Avendo superato verso ovest la linea del cambio data... non abbiamo mai vissuto il giorno 8 Agosto 2007! Finalemente a Tonga, meta del nostro viaggio. La prima tappa è nel gruppo delle isole Vava 'u, e precisamente al Blue Lagoon di Feleti, a Foeata.

Per i voli interni c’è un problema. L'agenzia non ha potuto bigliettare i voli interni dall’Italia e le loro istruzioni di prepagamento non sono arrivate a buon fine. Dunque devo fare io i biglietti per tutti anticipando con la carta di credito. Ma la biglietteria di Airlines Tonga in aeroporto non accetta carte di credito. Devo andare quindi in città presso un’agenzia designata. Il tutto prende molto tempo, almeno 3 ore. Poi non ci sono posti per tutti sull'aereo del pomeriggio che avevo prenotato. Allora mando due compagni di viaggio con il primo volo disponibile pagando solo i loro due biglietti in contanti, così tutti gli altri potremo prendere quello del primo pomeriggio ed arrivare a Vava’u con la luce – altrimenti si rischia di non poter più prendere la barca per l’isola che ci aspetta dato che i barca-taxi non viaggiano di notte.

Dunque ci dividiamo su due aerei diversi ma verso le 4 del pomeriggio ci riuniamo tutti all’aeroporto di Vava’u. Ad attenderci c’è Ma’ata, la moglie di Feleti, il proprietario del Blue Lagoon, dove ho prenotato le prime 5 notti. Con due minivan andiamo in paese a Neiafu per comprare carte SIM, ma non prima di aver fatto un breve giro panoramico sul versante nord dell’isola, con bei paesaggi a picco sul mare. A Neiafu porto ci aspetta la barca del Blue Lagoon, che in circa 1 ora ci porta a destinazione sull’isola di Foe’ata, dove ci attende Feleti, un omone colossale con barba bionda formato cespuglio, vestito come uno barbone e con uno spacco ancora sanguinante in testa – ci spiegherà che se lo è procurato facendo dei lavori in casa. La prima impressione ci lascia un po’ perplessi ma l’accoglienza è calorosa.

La sera prima cena, deliziosa, sulla grande sala aperta (senza pareti) del fale' principale dove Feleti ha la cucina, suo habitat naturale per quasi tutte le ore in cui è sveglio. Una delicata zuppa di verdura apri i giochi, seguita da maestosi pesci alla griglia, buoni vini, contorni di patate e tuberi locali, dolce. Feleti ama cucinare più di ogni altra cosa, e domani mi racconterà in dettaglio (vedi post del 10 Agosto). Siamo tutti stracontenti di cominciare così questo viaggio in una terra improbabile. Solo Benny sbraita qualcosa quando vede la verdura. Lui detesta pesce e verdure, ma mentre per il pesce avevo avvisato Feleti che gli aveva preparato una bistecca, per la verdura mi ero dimenticato. Francesca però lo conosce bene e lo riporta a più miti consigli.

Questo lunghissimo giorno finisce con una passeggiata sulla spiaggia, poi crolliamo tutti nei letti che per questa notte sono riuniti tutti e nove in due fale, ma da domani vanno via gli altri ospiti e ci potremo allargare!

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