14 September 2018

Treno per Suzhou

Oggi ce ne andiamo a Suzhou in treno.

Stazione nuova e ben organizzata, tranne che per i controlli di sicurezza, che sono organizzati qui, come in tutte le stazioni ferroviarie cinesi, e persino in molte stazioni della metropolitana delle grandi città, sul modello di quelli degli aeroporti.

Solo che a differenza di quelli degli aeroporti qui a Suzhou le guardie non prestano alcuna attenzione a quello che passa. La suoneria non scatta mai quando un passeggero che attraversa il cancelletto a rilevatore magnetico, nonostante non ci abbiano chiesto di toglierci le cinte o le scarpe, o di levare dalle tasche oggetti metallici. Anche i bagagli vengono infilati in una grande macchina a raggi X e qualcuno butta un occhio stanco sui monitor, ma nessun bagaglio viene controllato. Speriamo bene.

La novità oggi sono i massaggi automatici in sala l'attesa, 20 Rmb per 20 minuti su una comoda poltrona nera dentro alla quale si agitano meccanismi misteriosi che producono colpetti di piacevole pressione, a sorpresa, su varie parti del corpo, soprattutto schiena e gambe.

Ma sono i treni che sono impressionanti. Arrivano puntuali, a pochissimi minuti l'uno dall'altro, e all'avvicinamento di ogni convoglio il relativo numerino sul tabellone diventa prima giallo poi verde e via giù tutti al binario a mettersi in fila ordinata davanti al punto, preciso al centimetro, dove è indicato che ci saranno le porte quando il missile si sarà fermato.

All'arrivo prendiamo le camere nel bell'albergo Pan Pacific costruito nelle mura della città vecchia, fa parte dell'antica muraglia adesso, dormiamo dentro un pezzo di storia.



E poi via nel giardino/museo Pan con la torre di Ruiguang, adiacente, con la carta magnetica della stanza l'ingresso è gratuito. Tipico giardino cinese, rigorosamente dotato degli elementi essenziali che ogni giardino deve avere: uno o più ponti, una pagoda o a volta una struttura architettonica alternativa, una roccia con cascata d'acqua in un lago, (i pesci rossi nel lago sono un optional quasi obbligatorio) e molti fiori, tra i quali non manca mai il loto nel lago.













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