Mattinata al famoso Giardino dell'umile amministratore. Sito Unesco come patrimonio dell'umanità, è un immancabile punto di riferimento di ogni visitatore della città. Architetture tradizionali perfettamente restaurate, bacini d'acqua con pesci rossi enormi, verde lussureggiante ovunque.
Un cartellone ci informa che ci sono state anche 9000 persone qui dentro a visitare questa enorme casa che proprio tanto umile non sembra. Oggi però siamo solo 1600. Nonostante l'affollamento si respira un'aria pacifica, l'atmosfera resta serena. Fa molto caldo. La prossima volta spero di venirci la mattina presto, appena apre, con meno gente e aria fresca.
Quando abbiamo finito chiamiamo un Didi per andare a casa. Didi è l'equivalente cinese di Uber, anzi ha rilevato Uber in Cina due anni fa, pagando con azioni. Pare anche sotto pressione politica, infatti in queste settimane Didi ha annunciato un programma chiamato "Volante della bandiera rossa", che vuol dire promessa di assumere qualche migliaio di autisti membri del partito comunista. Non solo, ha promesso anche di metterli in evidenza nella fila per l'assegnazione delle corse, dando priorità rispetto agli autisti che non hanno la tessera del partito. Non proprio un criterio meritocratico. Ma per ora funziona benissimo, lo usiamo spesso. Costa poco, sono di solito puntuali e gentili, o almeno più gentili degli autisti dei taxi. Per esempio aiutano con le valigie.
A quel punto si avvicina un taxi e ci chiede dove vogliamo andare. Al che ci offre la stessa tariffa di Didi, quindi accettiamo e cancelliamo la prenotazione Didi. Mentre ci porta in albergo si lamenta della concorrenza di Didi, proprio come i tassisti romani si lamentano di quella di Uber. Però, a differenza dei colleghi romani, i tassisti cinesi si rimboccano le maniche e affrontano il mercato che cambia. E soprattutto, a differenza dei tassisti romani, conoscono le strade e sanno usare il navigatore.
La sera, dopo cena, a spasso per gli ampi spazi dell'albergo. C'è un grande negozio di giada e antichità, il proprietario ci offre forti sconti, dice che vuole liquidare tutto e aprire un ristorante di "noodles", si fanno più soldi. Per finire la serata andiamo a fare una passeggiata per una delle vecchie strade "hutong" restate a Suzhou. Anche qui entriamo in un negozio di giada e antichità e, sorpresa: il proprietario ci offre forti sconti, dice che vuole liquidare tutto e aprire un ristorante di "noodles", si fanno più soldi!
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