08 August 2017

Mercato, supermercato e karaoke a Guiyang


Oggi torniamo al mercato n.2 a comprare carne. Andiamo subito dopo colazione, verso le 8, mia suocera si dice che si compra meglio ed anche io sono contento perché c'è più vita, meglio per osservare e fotografare.

Sulla strada verso il mercato, prima di arrivare alla zona dei banconi propriamente designata alla compravendita, sfiliamo davanti a decine di venditori informali, piccoli contadini delle campagne vicine che vengono a vendere i loro prodotti. Agricoltura di sussistenza che qualche volta regala troppo raccolto e allora perché non venderlo e racimolare qualche yuan in più? Si trova un po’ di tutto: fagioli, frutta secca assortita, ortaggi.

Lo fanno anche i miei suoceri, che sono bravissimi a coltivare la loro terra e producono regolarmente più di quanto consumiamo in famiglia. Dopo aver fatto un po’ di regali a vicini e parenti ne resta da vendere. Le arachidi in particolare, sono saporitissime, croccanti e fragranti, e vanno a ruba. 

Dopo gli ortaggi c'è il marciapiede del pollame. Galline, galli, anatre di tutte el taglie e colori, e un'infinità di uova.

Poi arriviamo al mercato vero e proprio, coperto. C'è anche la polizia a sorvegliare. Un ufficiale in uniforme si avvicina e mi dice con tono amichevole di non fotografarlo. In realtà non avevo nessuna intenzione e nessun interesse a farlo, molto più interessanti gli agricoltori e i loro prodotti.

Qui i protagonisti sono i macellai e i pescivendoli. Semplici banconi di legno, gran vociare delle contrattazioni e violenti colpi di mannaia che echeggiano da tutte le direzioni.

I pescivendoli, una minoranza, sono tutti provvisti di vasche di polistirolo piede di acqua in cui nuotano i pesci, tutti rigorosamente vivi. Sono anche attrezzati con piccole pompe elettriche che arieggiano l'acqua per fornire ossigeno alle branchie degli animali. Non ho visto neanche un pesce morto in vendita in tutto il mercato. Sono tutti pesci di acqua dolce, il mare è lontano. Maggioranza di pesci gatto, dai tipici baffoni, e tanti altri che non so riconoscere. Qualcuno vende lumache di fiume, chioccioline nere con delicato mollusco che si cucina al vapore o i padella con spezie.

La maggioranza dei commercianti sono macellai. I cinesi sono super carnivori, e soprattutto amano la carne di maiale. In cinese dire "carne" vuol dire carne di maiale. Un po’ come in Argentina dire "carne" vuol dire carne bovina. I macellai espongono la mercanzia in bella vista, su tavolacci di legno, senza refrigerazione e senza vetrine per proteggere dagli insetti e dalla polvere.


Un venditore di carne (suina quindi) è molto indaffarato con una fiamma a bruciare i peli dalla cotenna dell'animale. E poi da una scottata anche al lardo, lasciando una patina dorata sui tranci di grasso. Scena comune, l'ho vista anche in qualche supermercato. Non so perché non lo facciano prima di esporre la carne per la vendita al dettaglio, ma forse c'è un motivo.

Stavolta decidiamo per un'anatra. Viva, naturalmente. La scegliamo in una grande gabbia tra tante, a me sembrano tutte uguali. La pesano con una antica bilancia tradizionale a contrappeso.

Ce la macellano davanti a noi, tutto sommato in modo abbastanza rapido e incruento. Le piegano il collo a 180 gradi e la sgozzano, facendo fuoriuscire il sangue. Dopo poco l'uccello è esanime e viene preparato per la cottura: prima viene passata in acqua bollente e poi si spiuma; infine si tolgono le interiora, che però si mettono da parte e si mangiano fritte.



Poi in giretto al supermercato, dove mi soffermo al dipartimento camera da letto. Vendono le stuoie di vimini che in Cina sono usate d'estate al posto dei materassi. Ce l'abbiamo anche noi.

Quando siamo arrivati, qualche giorno fa, Lifang mi ha detto che suo fratello ci aveva preparato il letto. "Che carino," pensai, "arriviamo stanchi del viaggio e troviamo il letto fatto."

Fui stupito non poco, entrando in camera da letto, nel vedere due stuoie di vimini affiancate, con un lenzuolo piegato da una parte.

Ma allora dobbiamo farcelo noi il letto, pensai tra me e me, ma non dissi nulla. Ero un po’ deluso date le aspettative ma non era poi così grave. Invece mia moglie entra sorridente e mi dice compiacente: visto che bel letto fresco?

Materassi estivi cinesi


Al supermercato vado a curiosare al dipartimento dei vini e vedo molte etichette cinesi. Qualche nome conosciuto (Dynasty, Great Wall, Changyu, sono tra i principali produttori di vino in Cina) e molti mai sentiti prima e piuttosto bizzarri. Il mio preferito è il "Re Selvatico" (Wild King). Prezzi da supermercato, intorno a 30-50 Rmb la bottiglia, tra i 4 e i 7 euro circa, comunque non poco per le tasche cinesi.


La curiosità del giorno (per me, per loro è normale) sono i vassoi di zampe di gallina bollite. Uno spuntino prelibato. Devo dire che ho avuto la fortuna di assaggiarle varie volte e sono piacevoli, per esempio come aperitivo, invece delle olive e noccioline. Non si mangia molto, soprattutto si sgranocchia la cartilagine, ma piacevole.

Zampe di pollame bollite



Infine la lunga giornata prevede un'altra esperienza molto cinese. Veramente di origine giapponese, ma adesso adottata ovunque in Cina. Un gruppo di amici ha prenotato una stanzetta privata per noi. Siamo una mezza dozzina, conoscenti casuali e indiretti piuttosto che amici. Ma non fa molta differenza. Nella stanzetta buia tutti prendono posto, qualcuno beve, qualcuno fuma, nessuno parla! Il signor Zhang comincia: si avvicina ad uno schermo su cui appaiono immagini di cantanti, ne sceglie uno, si accomoda su un trespolo sistemato su di una piccola piattaforma che fa da palcoscenico e comincia a cantare. E fumare allo stesso tempo!

Intanto gli altri fanno tutti i fatti propri, soprattutto con il telefonino: chattano, fanno acquisti, chissà? Nessuno lo ascolta. Anzi no, lo ascolto io, per un po’, poi devo smettere perché le mie orecchie protestano alle stecche di Zhang!

Scegliamo una canzone




Dopo Zhang tocca ad un'altra "amica", che proprio non ha voce ma si impegna. Faccio uno sforzo per starla a guardare e farle capire che apprezzo il tentativo! Due altre amiche ballano una specie di imitazione-valzer. Non seguono il tempo e sono molto serie in viso, mi chiedono se si stiano divertendo.


Devo dire, con un pizzico di orgoglio, che la migliore voce della serata appartiene a mia moglie Lifang, che si esibisce per ultima ma proprio non c'è paragone con le altre! Ce ne andiamo a casa dopo un'oretta, Zhang ha insistito per offrire da bere anche se abbiamo poi bevuto tutti acqua, fa molto, troppo caldo per l'alcol!

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