Giornata libera... spiaggia, nuotate, kayak in giro per la laguna. Ottima “baguette” per pranzo, un paninone di fragrante pane alla francese imbottito di verdure e frutti di mare che all'inizio mi mette un po' di soggezione, ma poi si scioglie in bocca e sembra più grande di quanto non sia sostanzioso. Inoltre ci procuriamo alcune noci di cocco appena cadute dagli alberi che il marito di Janine ci aiuta ad aprire. ATTENZIONE mai mettersi a riposare sotto le palme da cocco, può essere fatale!
Janine mi racconta la storia del ciclone di Pae 'ao. Era il 1991, e lei aveva appena aperto la sua prima pensioncina, quando arrivò il ciclone da nord, che investì Pae 'ao in pieno. Janine, con il figlio, la sorella, il genero ed il loro figlioletto di due mesi e lo zio si rifugiarono in un casotto per gli attrezzi del giardino. La loro casa però è troppo vicina al mare e viene sommersa dalle onde. Il ciclone è lento a muoversi, e quindi di intensità fortissima (quelli che transitano più velocemente sono di intensità minore) e spazza via tutto. Si teme il peggio. La barca dello zio, nuova di zecca, rompe gli ormeggi e si allontana verso la laguna. Disperazione! Era nuovissimo, ci aveva investito tutti i risparmi. Intanto loro restano accovacciati nel casotto degli attrezzi. Dopo 24 ore circa il ciclone finisce, c’è ancora acqua alta dapportutto e da dentro si sente un rintocco sul casotto, è la barca che è tornata, da sola! Mi dice convinta che sono stati sicuramente gli antenati che sono intervenuti!
Altrimenti, canoa, nuoto, passeggiate.... che sofferenza!! Non c’è molto di eclatante da raccontare ma non ce ne vorremmo più andare via di qui!
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