Giornata in albergo, scrivendo e lottando con varie segretarie cercando di combinare appuntamenti per i prossimi giorni. Non mi aiuta nessuno, né dall'ambasciata sovietica in Italia, che tanto aveva promesso, né dall'istituto di cui sono ospite qui. Devo fare tutto da solo. Riesco a contattare l'editor della versione in inglese di Moskovskie Novosti il quale all'inizio è freddino e disinteressato, poi quando gli dico che sono appena tornato da Tallinn mi propone di vederci domani mattina alle 10! Forse farà più domande lui a me che io a lui.
Cena il albergo, poi a prendere un caffè (con formaggio, salame, pane nero e vodka, insomma un'altra cenetta) a casa della moglie di Peter Vares (un accademico estone che vive a Mosta ma che è andato in Svezia per un convegno). Mi chiede se mi piace il caffè forte e quando le dico di sì, la vedo che prende il barattolo di caffè e con un cucchiaio comincia a riempire lo scompartimento del caffè della Moka; mi aspetto che lo riempia ben colmo, magari pressandolo un po', come facciamo noi. Invece ne mette un paio di cucchiaini e si ferma quando è colma la macchinetta è piena solo a metà! Il caffè è merce rara a Mosca...
Comunque già il fatto di essere qui in questo appartamento è notevole, segno dei tempi che cambiano. Gli inviti a casa agli stranieri in passato erano prima vietati e poi malvisti; adesso sono permessi ma ancora molti russi non ci sono abituati.
Parliamo dell'Estonia. Mi dice che la cautela può essere controproducente. Gli Estoni sanno che ora hanno un'occasione di concludere qualcosa, fra qualche anno, se cambia la situazione a Mosca, e tornano al potere i conservatori, potrebbero richiudersi tutte le possibili vie di evoluzione. Ora o mai più.
Gorbaciov superstar
Il telegiornale della sera è interamente dedicato alla visita di Gorbaciov in Cina. Non ci sono altre notizie (eccezion fatta per le previsioni del tempo). Al telegiornale segue la differita della conferenza stampa di Gorbaciov a Pechino. Totale: quasi due ore initerrotte di monologo del grande capo, interrotto solo dalle brevi domande dei giornalisti. Non una parola da nessun altro dei membri della delegazioni sovietica in Cina, e neanche da nessun cinese: solo Gorbaciov con i giovani, con i lavoratori, sulla grande muraglia, ecc. Raissa farfuglia qualcosa, unica eccezione, parlando coon alcuni lavoratori cinesi di ceramica... Mi dice Valentina che non si era mai verificato in passato, anche se c'erano stati lunghi servizi sulle visite in USA, per esempio.
Gorbaciov è ovviamente molto diverso dai suoi predecessori, ma ne sta adottando i metodi di comunicazione, la logorrea infinita in primis. Sembrano i primi sintomi di un pericolo per la perestrojka stessa: sta nascendo un nuovo culto della personalità.
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