19 February 2019
Lanterns Day Festival in Hong Kong
Pomeriggio a spasso per Kowloon, ci fumiamo un sigaro con un mio amico in visita dall'Italia. Mentre ce ne stiamo tranquilli su una panchina a fumare e guardare le barche che passano arriva un guardiano, o un giardiniere forse, che ci avverte che è vietato fumare. All'inizio non capiamo poi ci prende quasi per mano e ci accompagna un centinaio di metri più avanti, in una zona riservata ai fumatori. Molto gentile.
Il mio amico poi passa dal sarto che gli è stato consigliato. Ce ne sono tanti qui a Hong Kong, molti sono indiani, e fanno vestiti in 48 ore a prezzi stracciati. Io non ci capisco nulla ma il mio amico sì e dice che la qualità è ottima, i tessuti sono spesso importati dall'Italia e la manifattura è impeccabile. Se lo dice lui deve essere vero.
Carine le lanterne enormi predisposte intorno al museo delle belle arti, in rifacimento da anni.
Ma il punto forte dei festeggiamenti sono gli spettacoli teatrali. cui per fortuna riusciamo ad accedere senza troppi problemi nonostante la grande folla.
17 February 2019
Fruit market and calligraphy exhibition
Some European food for sale, interesting to see prosciutto, salami and mortadella from Italy, and Iberico from Spain.
Lots of flowers but also wood carvings, tableware, exotic (for me) fruits.
Afterward, it was time to head back to the Sun Yat-Sen memorial for the calligraphy exhibition we heard about would be taking place today.
As we arrive we are welcomed by a lively scene of families, elderly people, some with their carers,
A whole huge room of the memorial is reserved for this event.
first children, then high school students followed by professors and finally masters. It is amazing to see all this talent pooled together to honor and perpetuate the ancient art of Chinese calligraphy.
At 5 o'clock sharp the staff start packing everything up, seats tables...
As I see some blank paper, a brush and an inkpot that have not been packed away yet, I call my wife and she paints my Chinese name on a white scroll in beautiful calligraphy!
In addition to local calligraphers, there are many participants from Japan and the United States.
As we are about to leave we met Mr. Zheng, a slim and tall Chinese who was born in Malaysia but emigrated to California in 1980. He is an active member of the American Association for calligraphy...
His main hobby however is painting and he's also been performing Peking opera for over 30 years.
His brother lives in London, his sister in Australia but his 98-years-old mother is still in Malaysia. They try to get all together with her as often as possible!
Before parting ways he wants to take a picture together, then the official photographer of the event comes up and wants to shoot us too, what an honor!
16 February 2019
CKS Memorial and stroll around Taipei
CKS Memorial |
The most obviously awesome sight is the change of the guard in front of the huge statue of CKS sitting between flags of the Republic of China. It takes over ten minutes for the procedure to complete, and there always are lots of people watching.
A highly controversial man he was: the museum takes you through the various phases of his life, from a traditional Chinese background to world leader dealing with Churchill and Roosevelt.
His father died when he was very young and he grew up attached to his mother.
He was married off to his first wife at age 14! Much later he met Soong Meili, the woman of his life..... but still had a concubine in traditional Chinese royal fashion!
CKS car |
The exhibition lavishes praise on him but I would not say there is a
cult of personality. his political and military failures and defeats are also covered in text and photos.
There are other art exhibitions in the mausoleum, one about Andy Worhol and another by YawaiMeika, a young (born 1990) lady painter who belongs to an aboriginal tribe in Taiwan.
We also try our luck at the concert hall and theater but there is not much going on, the next concert is in a week's time! perhaps because of the New year celebrations, oh well.
A pleasant walk around the mausoleum, lots of people walking around, children playing, elderly watching on wheelchairs, it is a weekend family day out despite a cloudy and windy day. Many exotic plants, the grapefruit flowers gift us the most intense scent of the afternoon.
Lunch at a simple but friendly eatery just outside the memorial complex, Steamed chicken, pork intestines. Shared formica tables, paper napkins and metal chopsticks which I don't really like, too slippery. I later noticed packs of single-use wooden chopsticks but they are for takeout clients. As I was thinking to ask for permission to use them a Deliveroo driver came by to pick up an order.
pork intestines |
On the way to the hotel, past lots of lit paper balloons for CNY, a well-deserved foot and body massage, a popular feature of central Taipei, 1200 ntd, 1 hour foot and 1 hour body.
15 February 2019
National Palace Museum and Shilin night Market
14 February 2019
San Valentino a Taipei: pranzo e Sun Yatsen memorial
Leggiamo che l'architetto dell'edificio ebbe il suo da fare a convincere Chiang Kai-shek ad approvare un progetto moderno anche se richiamante motivi tradizionali cinesi. Il Generalissimo voleva un edificio nello stile imperiale Qing. Forse per mania di grandezza, forse perché pensava che la repubblica non sarebbe stato il destino della Cina.
13 February 2019
Taipei tour, food and baths
Giro guidato con Chen (non il suo vero nome) una guida di "Toursbylocals", un'originale agenzia che mette in contatto turisti e guide locali.
Spesso queste non sono professionisti, ma persone che conoscono la propria città e desiderano presentarla ai visitatori nel migliore dei modi. Non sono professionisti, a volte sono pensionati.
Con Chen abbiamo parlato un po' di tutto nel corso della giornata. Ci racconta come i taiwanesi si autodefiniscono "locali", per distinguersi non solo dai cinesi della repubblica popolare (la "terra madre") ma anche da quelli che da lì sono venuti qui con Chiang Kai-shek e nei decenni a seguire.
In effetti, dopo la morte del dittatore, con il consolidarsi della democrazia a Taiwan, i "locali", precedentemente sottoposti ai cinesi, hanno cominciato a far valere le loro ragioni culturali, politiche ed economiche.
I "cinesi" vengono in gran parte, per il 70 percento dice Chen, dalla provincia del Fujian. Invece ci sono 16 tribu aborigene di Taiwan.
Adesso il partito DPP (Partito Popolare Democratico) ha rallentato molto i contatti con la Repubblica Popolare, e di conseguenza il turismo dei cinesi a Taiwan, che negli anni precedenti era costantemente cresciuto, è crollato. Lui è un ex militare, in pensione da qualche anno e gli piace portare in giro i turisti. Parla un ottimo inglese.
Dice che fa fatica a far capire ai suoi figli che le loro due generazioni sono state fortunate a godere di 70 anni di pace. I figli lo danno per scontato, e sbagliano. Naturalmente è preoccupato dalla possibilità di un conflitto con la Cina, l'unica possibile minaccia per Taiwan nel contesto geopolitico attuale.
A Taiwan esiste un problema demografico, si fanno pochi figli, ben al di sotto della soglia minima, necessaria a mantenere il livello della popolazione, di 2.1 bambini per ogni donna. Di conseguenza la popolazione si riduce di numero e invecchia.
Arrivano fortunatamente immigrati dal sud-est asiatico, dall'Indonesia e dalle Filippine. Molti sono preparati, studiano anche il cinese prima di venire, per non trovarsi spiazzati.
Visitiamo il ponte sospeso di Jiufen, dove ci fanno salire al massimo in 100 persone alla volta.
Mangiamo un curioso frutto, un misto tra una mela e una banana!
Poi un frutto Sakyamuni, molto dolce (metti foto)
A seguire una "giada dell'amore", della quale si mangiano solo i semi, e con cui si fa una gelatina quasi liquida, da bere. Gusto di limone un po’ acido per bilanciare il quale si aggiunge, a piacere, zucchero di canna integrale.
Il piatto principale oggi sono 5 polpette assortite, di maiale, pesce, calamaro, manzo e bamboo, grigliate sulla carbonella in un bugigattolo tra i tanti che ci capitano davanti. Chen lo conosce e ce lo consiglia, quindi noi ovviamente ci accomodiamo. Lui è molto gentile, ci consiglia e ci serve.
It is an old-fashioned cinema, it reminds me of the theatre of Nuovo Cinema Paradiso the Oscar-winning film by Tornatore.
There is no toilet paper in bathroom, I asked lady guardian and she said they took paper rolls out because there are too many Koreans! I looked at her slightly perplexed... She said they use too much and throw it all over the place and also steal rolls! To be honest I find it hard to believe her, but then who knows.
La prossima tappa della giornata è al museo dell'oro. Furono i giapponesi a iniziare l'estrazione in grande scala dell'oro, anche se i locali avevano sfruttato le mine per secoli. Ci fanno anche visitare la casa del direttore dei tempi dell'occupazione giapponese, mezzo secolo giusto dal 1895 alla fine della guerra mondiale, nel 1945.
In bella vista c'è un lingotto che ci dicono essere il più grande del mondo, e non faccio fatica a crederci dato che pesa 220 kg. La regola è che si può toccare, accarezzare e fotografare attraverso due grandi buchi sulla bacheca. E chi riesce a sollevarlo può portarselo a casa!
Chiang, oltre ai tanti reperti del National Palace Museum, portò via da Pechino anche tanto oro, che ora fa parte delle riserve della banca centrale di Taiwan.
Non lontano dal museo aureo il nostro Chen ci vuol far sostare alle cosiddetta "Cascate d'oro". No, non sono d'oro, solo la roccia è giallognola per sedimenti minerali che fuoriescono dalle falde, ma comunque spettacolare!
La giornata finisce nella zona di Beitou, famosa per le terme. Prima però facciamo una passeggiata nel bel giardino antistante le terme. Flora lussureggiante, bacino d’acqua con pesci, insomma un vero giardino tradizionale cinese. Ci voleva, rilassante dopo il trambusto di oggi.
Il punto di forza è la prima biblioteca "verde" di Taiwan, aperta nel 2006, opera speciale perché usa pannelli solari per l'elettricità e acqua piovana per i bagni. Legno sostenibile e molta luce naturale durante il giorno, cosa non sempre riscontrabile nelle biblioteche tradizionali, che spesso sono buie e pesanti.
Finiamo la giornata in una delle terme di Beitou, anche se il nostro obiettivo di visitare la più vecchia salta perché è chiusa il mercoledì. Così ci accontentiamo della "Gold bathhouse", dove ci danno una stanza con vasca, aromi e idromassaggi per 90 minuti al prezzo di 1198 NTD, circa 35 euro.
Notare sempre il finale 8 nei prezzi cinesi, di buon auspicio. In questo caso di buon auspicio soprattutto per loro, è piuttosto caro rispetto alla media locale, e sono molto severi in viso quando ci dicono che se staremo oltre i 90 minuti ci sarà addebitato il tempo extra.
Comunque la saletta è accogliente, una bella vasca con capiente e luci soffuse. C’è anche una teiera con due tazze per un'infusione di erbe che nel contesto ...ci sta! Dalla finestra, stando a mollo nella vasca di acque sulfuree, si vede il giardino della biblioteca. Piove.
Quando usciamo abbiamo fame! Per fortuna ha smesso di piovere e possiamo fare due passi in direzione della stazione della metropolitana, decideremo poi se prendere un Uber, ma intanto buttiamo un occhio nei mille ristorantini che ci si propongono davanti. Alla fine decidiamo per una zuppa di noodles e maiale!
12 February 2019
Tempi di Confucio e Dalondong Baoan, Taipei
Oggi giornata di templi. Dapprima il Tempio di Confucio. Mi pareva strano leggere che ci sia un tempio, edificio adibito al culto religioso, per un personaggio come Confucio, che per tutti i suoi indiscussi meriti non è una divinità. All'ingresso, un cartello in inglese e cinese ci informa della tribolata storia del pensiero del grande saggio:
La scuola confuciana è stata fondata da Confucio stesso. Questo evento ha segnato la prima volta che il sistema educativo delle classi dirigenti è stato scardinato in tutta la storia cinese. Il sistema "L'apprendimento è prerogativa dei governanti" è stato ribaltato perché "l'istruzione non conosce discriminazioni pregiudizievoli", consentendo all'apprendimento e alla cultura di diffondersi a strati sempre più ampi della popolazione.
Qinshihuang, il primo imperatore della Cina unificata, rispettava però i "legalisti" alla vecchia maniera, e ordinò di bruciare libri e seppellire gli studiosi, praticamente eliminando il pensiero confuciano. Fu solo durante la dinastia Han, quando si comprese che il governo benevolo era il fondamento per una stabilità duratura, che il pensiero confuciano prese ancora una volta piede nel paese. Dal momento in cui la scuola confuciana divenne mainstream, i Quattro libri e i Cinque classici sono stati oggetto di ampie ricerche.
Tempio di Confucio |
La Sala Dacheng è l'edificio principale del Tempio, progettato da un maestro falegname, Yishun Wang, di Quanzhou nel 1925 e completato nel 1929. Qui sono custodite le tavolette di Confucio, insieme con le spoglie di quattro "santi" e 12 filosofi. Lo stile architettonico è stato ispirato dall'arte tradizionale del sud della Cina. Costruita con 42 enormi pilastri in pietra, la sala è stata pensata per essere grandiosa. Sul soffitto ottagonale, 24 mensole concentriche, dette "ragnatela". Questo design delicato e allo stesso tempo imponente è una delle opere architettoniche distintive di Yishun Wang.
Ci si pone il problema del pranzo, non ci sono ristoranti in vista e non vorremmo allontanarci troppo dalla zona: abbiamo in programma per il pomeriggio il tempio di Dalongdong, o Baoan, dedicato alle religioni tradizionali di Taiwan, appartenenti alla cultura delle etnie che abitavano qui prima che arrivassero i cinesi.
Dalondong |
Offriamo incenso che compriamo da una signora dallo sguardo molto serio, è un rito che mi tocca ogni volta quello di accendere i bastoncini e infilarli nella cenere delle migliaia di altri bastoncini che riempie i grandi calderoni di bronzo.
Subito fuori il tempio si staglia verso il cielo una grande torre, alla base della quale è ricavato un grande foro che potrebbe sembrare un forno a legna, nel profondo del quale si scorgono le vampate di un grande fuoco, vivacissimo, nel quale i fedeli bruciano finte banconote in omaggio agli antenati. Cosa che naturalmente facciamo anche noi.
Troviamo un buchetto di ristorantino che ci prepara un vassoio di riso e carne da asporto, e ce l'andiamo a mangiare in un giardino accanto al tempio di Confucio, attrezzato con comodi tavolini sistemati sotto alcune tettoie rosse tipo pagoda. Piacevole mangiare al fresco davanti ad allegri zampilli lanciati dalle paurose bocche di dragoni che troneggiano nel bel mezzo di fontane multiformi.
11 February 2019
Taipei Tianhou and Qingshui temples
Il tempio è talmente seppellito in anonimi palazzoni moderni che quasi non si vede, anzi senza quasi, non si vede proprio se uno non lo cerca. Quando ci siamo arrivati non lo abbiamo neanche notato, mi credevo di aver sbagliato con il mio navigatore. Ma avendo notato su Googlemaps che c'era un importante tempio sulla nostra strada abbiamo cercato meglio.
Il tempio è talmente seppellito in anonimi palazzoni moderni che quasi non si vede, anzi senza quasi, non si vede proprio se uno non lo cerca. Noi stavamo andando altrove (vedi sotto) e confesso che lo abbiamo trovato solo quando ho aguzzato gli occhi, avendo notato su Googlemaps che c'era un importante tempio sulla nostra strada.
Nello stesso edificio c'è un museo della moda, che per un attimo ci ha distratto ma poi abbiamo lasciato perdere.
Un posto dove si respira misticismo. Molte donne.
Alcune offrono il tradizionale incenso, ma ce n'è un gruppo che canta preghiere.
Taipei si conferma il paradiso dello "street food", ma il meglio verrà più tardi.
Bangla Qingshui temple found by chance on my way to Bangka old street.
Infine Lunshan temple, bombes mosquitoes people escaped Buddha not hurt (to be completed)
Cena al mercato notturno di Huazi: jiao zi, raviolone al vapore con grasso di maiae e noccioline grattugiate e spolverato di coriandolo. E poi ... "deretani di gallina allo spiedo"! Ottimo, caldo e croccante, anche se c'è molta pelle del pollo, che il mio dottore mi ha detto di non mangiare se possibile, ma stasera il mio dottore non c'è e ho deciso che non glielo dirò!
10 February 2019
Taipei, Jade market and night food
Liaoning night food market for dinner. Taipei is famous for its night markets, again it can be a touristy experience but the food is good and generally cheap.
Tonight for me it's goose intestine with chili, ginger and spring onion. All washed down with cool local beer.
04 February 2019
Peleliu island, Republic of Palau
On a liveaboard in Palau, away from home
Daniela (not her real name) works as a maid on the boat, she is from the Philippines, is 32, and misses her 12 years old son who is back home. Her husband is working in Saudi Arabia. She goes home once a year, Palau is not so far from the Philippines, to see her son.
But she can only meet her husband every four years as it's more difficult for him to take time off and Saudi Arabia is a much longer and expensive trip for him.
They are trying to get together and work in the same country so as to be able to have a normal family life with their son but not easy. However, "for now just have to be faithful and make sacrifices," she says.
Roxy, her colleague and one of the greatest masseuses ever, says it's better like this because she knows both of them and when they were together they were fighting all the time!
31 January 2019
Hospital experience in Koror, Palau
In the middle of the night my wife woke up with food poisoning, it looks like the green long beans at the buffet maybe were not well cooked or washed. Palau produces virtually no vegetables, they are all imported from the US. I suppose it might be easier to import them from Asia or Australia, but give the special relationship I am not surprised a lot of food comes from American farming. Even eggs I am told!
We hate having to wake up our cruise director but she is feeling really sick, even coughing blood.
Luckily our boat is not far from the port, and the skiff ride to shore in the moonless night takes only a few minutes.
The hospital is a simple structure but seems alright. I register her with a receptionist and get checked by a nurse before seeing a doctor: a young petite lady who wears a white mask and gloves. She sends us to an adjacent lab for a blood test.
As I walk in the door there is no one to be seen but, after a few minutes, a really big betel-chewing guy with red gums shows up in a blue hospital apron and takes a sample of her blood. After some 20 minutes, we get the results. The soft-spoken doctor says not to worry it's not too serious and blood is just coming from her scraping her throat with the repeated vomiting.
On checking out, I'm pleasantly surprised to see a sign on the cashier's window that they accept my DAN (Diver Alert Network) insurance for their services. Except that they don't. When they see our cards they argue our policy does not include this eventuality. Insurance companies never cease to surprise. It's going to be 151 dollars for us. Could have been worse.
A poster on the wall encourages women to report domestic violence. It informs us that 37 percent of the victims in Palau don't ever tell anyone while 67 percent don't report it to the authorities.
Another poster explains ABC: babies must sleep Alone, on their Back and in a Crib. And without a pillow, but somehow the P didn't make it into the acronym. And by the way, no toys in the crib ...
Another poster warns about dengue fever: report asap any symptoms. I thought Palau was free of dengue but apparently it comes back from time to time.
On a happier note... an open box on the wall is full of condoms and a little colorful note taped to it encourages patients, or anyone passing along really, to take a free condom, "or 2 or 3..."
30 January 2019
Palau politics and passport
Palau is one of the fewer and fewer countries that still recognize Taiwan as the legitimate government of China, much to the chagrin of Beijing. And this despite the fact that Chinese tourists now provide a large amount of business.
This is because, despite the above-mentioned policy, Chinese nationals can travel to Palau visa-free, which of course makes it a very attractive destination for a tropical vacation.
China recently tried to make the point that enough is enough, and made it more difficult for tour operators to organize trips to Palau. But there are still quite a few who do come, so much so that there are a number of Chinese restaurants in Koror which cater mostly to them.
Some of these Chinese settle in Palau, some try and become naturalized citizens. For one, foreigners can't buy land or businesses alone, they can only be only co-owners with a local Palauan partner.
Another reason is that a Palau passport is one of the most coveted ones in the region, as its proud owners can travel visa-free in 118 countries around the world, including the USA. Though a far cry from Japan's 190 visa-free destinations, it is much better than most. Chinese nationals can go to 74 countries visa-free. Taiwanese can travel to 148 countries, exactly twice as many.
I should be quite happy with Italy's 188 destinations, which puts my country at the n.5 spot in the world, after Japan with 191, Germany with 190, Singapore and South Korea with 189.
29 January 2019
Iro wreck dives, Palau
The "Iro" was not a "maru", like most wrecks in the Chuuk lagoon, ie it was not a merchant transport converted to military uses. It was an oil tanker built in 1921-22 expressly for the imperial Japanese navy. Funny she was powered by coal, was a steamer, even though she carried oil for the engines of other ships. One of only 9 oilers in the Japanese navy in WWII, a major weakness.
It participated in most major WWII operations, except Pearl Harbor. During the course of the war, it was hit many times but survived.
It was finally hit by a torpedo in her bow near the Philippines which chopped off a whole bite of the hull at the very front edge. In March 1944 it was limping on her way to Chuuk to be repaired when she learned of operation Desecrate, the American attack on Palau, and she was ordered to Palau, the next maritime line of defense for the imperial navy.
There she was again attacked and finally sunk.
It was salvaged in the 1950s, the Japanese recuperated the bodies and valuable metals but... the boat bringing the remains of the Iro's sailors and any valuables back to Japan sink en route!
The Iro now rests upright, stern sank first and is deep under the sand with prop and rudder clearly visible. A most interesting set of dives.