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28 January 2012

Book review/Recensione: Persepolis, by Marjane Satrapi, *****

Recensione in italiano di seguito!

Synopsis

Wise, funny, and heartbreaking, Persepolis is Marjane Satrapi’s memoir of growing up in Iran during the Islamic Revolution. In powerful black-and-white comic strip images, Satrapi tells the story of her life in Tehran from ages six to fourteen, years that saw the overthrow of the Shah’s regime, the triumph of the Islamic Revolution, and the devastating effects of war with Iraq. The intelligent and outspoken only child of committed Marxists and the great-granddaughter of one of Iran’s last emperors, Marjane bears witness to a childhood uniquely entwined with the history of her country.


25 October 2011

Recensione: Percorsi d'Amore, di Maurizio Cremasco, ****

Recensione
Questa è una serie di poesie che trasmettono lo stato d'animo irrequieto dell'autore, uno scrittore che è stato pilota da caccia e politologo, si è appassionato di vini e cucina ed ha viaggiato per il mondo. Una fertile mente che affronta l'ultima fase della sua vita con l'entusiasmo di un aitante giovanotto. Nelle poesie traspare questo afflato ansioso, la voglia di vivere, l'energia che sprizza da tutti i pori...

13 October 2011

Recensione: People from Ikea, di Andrea Pugliese, ***

Sinossi
Componendo a incastro questi tubi, ripiani, viti e bulloni, sono possibili milioni di combinazioni. Sul catalogo per tale meraviglia si sprecano i sostantivi: guardaroba, libreria, scaffalatura, separatore d'ambiente, portatutto, riassumicasino...

26 July 2011

Recensione: Sommergibili a Singapore, di Achille Rastelli, ****

Sinossi

Questo libro trae lo spunto da una serie di lettere inedite inviate alla famiglia da un sottufficiale macchinista, Pietro Appi, friulano di Cordenons, che entrò nella Regia Marina nel 1937 e alla fine del 1939 fu imbarcato sul sommergibile Bagnolini. Dopo aver partecipato a missioni di guerra in Mediterraneo e in Atlantico, nel 1943 passò sul Giuliani che, trasformato in battello subacqueo da trasporto, fu adibito con altre unità similari al trasferimento, per conto dei tedeschi, di materiale strategico tra basi navali giapponesi in Estremo Oriente e porti europei.

28 April 2011

Recensione: Benvenuti nel paese delle donne, di Francesca Rosati Freeman, ****

A sud delle nuvole
Sinossi

Un viaggio straordinario 'a sud delle nuvole', alla scoperta di Nu Guo, il paese delle donne. Qui abitano i Moso, un'etnia strutturata in grandi famiglie matriarcali. Un sistema unico, nel quale le donne 'portano sulle spalle' un'intera comunità e i valori su cui sono costruite tutte le nostre società sono rovesciati. I Moso, infatti, rifiutano il matrimonio e le coppie passano la notte insieme per separarsi all'alba.



Recensione

L'Autrice Francesca Rosati Freeman  ripercorre il viaggio di Namu, la protagonista di "Il paese delle donne" (Sperlig & Kupfer) nello Yunnan, la provincia cinese dove abitano i Moso, una piccola minoranza etnica presso la quale le donne hanno un ruolo preminente e molto speciale.

Un'interessante approfondimento sociale e poltico di una piccola realtà della Cina del sud ovest. L'autrice visita ripetutamente la regione e riesce ad entrare nelle case e dar voce a tanti Moso che altrimenti non ascolterebbe nessuno. Il libro mette a nudo i successi ma anche le contraddizioni dell'amministrazione cinese in questa regiona, dagli estremismi del maoismo alla maggiore autonomia dei giorni nostri.

Consiglio di leggere entrambi i libri, sono complementari tra di loro.


Book Review/Recensione: Leaving Mother Lake, by Namu and Christine Mathieu, *****

Recensione italiana di seguito

Synopsis

The Tibetans refer to Moso country as "The Country of Daughters" because of their unique matrilineal society. In Moso culture, daughters are favoured children. There is no word for father, marriage is considered a backward practice and property is passed on from mother to daughter. This book is the haunting memoir of a girl growing up in a remarkable place. In her village, Namu was known as the girl whose mother tried to give her away three times because she would not stop crying...

31 March 2011

Recensione: Mangia!, di Andrea Pugliese, *****

Sinossi

"Questo non è un libro di ricette. Serve a chiarire come il buon cibo dia risposte più sincere e convincenti di molti psicologi, filosofi, e guru. Al tavolo consueto di una domenica in famiglia come nella bettola più unta e polverosa di Bombay, le radici del gusto si piantano solide nella nostra memoria e fanno germogliare quello che siamo.

Si cucina e si mangia per sedurre, per compiacere (e compiacersi), per stimolare l'invidia di chi è negato ai fornelli ma vorrebbe essere diverso. Il cibo diventa propedeutico al sesso e surrogato del sesso stesso, finché è il sesso a essere relegato a completamento del cibo."


Recensione

Seconda edizione dopo 5 anni di una divertente collezione di brevi storie che raccontano le esperienze dell'autore a tavola, dalla tavola italiana tradizionale della mamma a quella dei più disparati angoli del mondo, con amici, amanti e sconosciuti. Con particolare enfasi sulla relazione tra cibo e passione, sesso, innamoramento. Cibo come cumulo di esperienza sensoriale direi quasi... multimediale! Ironico ed autoironico, diverte ma informa allo stesso tempo sul profondo significato che ha per gli italiani lo stare a tavola. Un filosofo diceva che siamo quello che mangiamo, ma qui traspare anche che "mangiamo quello che siamo"! Dimmi cosa mangi (e come lo mangi, e con chi, e come lo cucini) e ti dirò chi sei!

13 March 2011

Recensione: Storie Africane. Viaggio in Tanzania, di Andrea Berrini, ***

Sinossi
"Presto non so più quanta strada ho fatto, quanta ne manca. E' un sentiero qualsiasi, in una campagna qualsiasi, ma il caldo è umido e appiccicoso, e nella foschia in fondo si intravede il lago Vittoria. Sono in mezzo all'Africa, da solo."

30 December 2010

Recensione: La sublime pazzia della rivolta. L'insurrezione ungherese del 1956, di Indro Montanelli, *****

Sinossi
Inviato dal "Corriere della Sera" a seguire le drammatiche giornate della rivolta in Ungheria, Indro Montanelli arriva a Budapest il l° novembre, mentre i carri armati russi abbandonano la città; vi rientreranno però pochi giorni dopo. Raccoglie gli entusiasmi dei patrioti, certi di un futuro "indipendente, neutrale e occidentale". Assiste poi alla fulminea occupazione sovietica della città con cinquemila carri armati; alle "cento ore di disperata battaglia" e, infine, alla repressione violenta.

Costretto a liberarsi dei propri appunti si rifugia a Vienna dove comincia a stendere il suo racconto. In primo piano, la cronaca in diretta della battaglia di Budapest; sullo sfondo gli intrighi della politica internazionale: le incertezze di Tito, i raggiri di Kruscev, le cautele di Nixon, lo stallo delle democrazie occidentali. La riflessione politica dei suoi scritti, raccolti in questo volume, individua i semi del collasso del comunismo, che sopraggiungerà più di trent'anni dopo.

Recensione
Questa non è una meticolosa analisi storica o politica dei fatti di Budapest del 1956. Per questo ci sono altri libri. Ma quello che Montanelli qui fa, con il suo solito piglio e la sua proverbiale onestà, è di descrivere i fatti di una delle tragedie del XX secolo in Europa. Tra i pochissimi giornalisti stranieri presenti al momento dell'invasione, egli registra gli avvenimenti ed i sentimenti dei principali attori, sovietici ed ungheresi. Con lucidità ma anche con compassione, sia per le vittime dell'invasione sia per i poveri soldati sovietici, sconcertati della missione loro affidata dai governanti di Mosca. La sua preveggenza è sconcertante: infatti egli scrive, più di trenta anni priima della caduta del muro di Berlino, che dopo il 1956 si potrà avere ancora paura delle forze armate russe, ma non più del comunismo, che qui svela di aver esaurito la sua forza propulsiva. Agghiacciante come tanti in Occidente si ostinassero a negare quello che stava accadendo in Ungheria. Un'ispirazione per tutti noi che amiamo la libertà ma non abbiamo dovuto combattere per conquistarcela.


10 December 2010

Recensione: Nerone: Duemila anni di calunnie (Oscar storia), di Massimo Fini, *****

Un mito sfatato, un imperatore riabilitato

Il lavoro di Fini è eccellente. Particolareggiato e documentato quanto uno studio di quell'epoca può essere, il libro mantiene però una narrativa piacevole e divulgativa anche per i non addetti ai lavori. Nerone è stato un personaggio controverso, contraddittorio, contrastato ma mai noioso e scontato. Le calunnie che ne hanno macchiato la reputazione nei secoli sono qui smontate ad una ad una, meticolosamente e con la passione dello storico, che resta distaccato dalla materia della sua ricerca per mantenere per quanto possibile una sostanziale oggettività. Nerone è stato un grande imperatore, "democratico" per i parametri di allora, e deve essere riscoperto. A quando la dedica di un "Viale Nerone" a Roma?


03 December 2010

Recensione: Il Paradiso non è più qui, di Andrea Pugliese, ****

Sinossi
Carloforte è l'unico centro abitato di una piccola isola dove si respira sardo e si parla genovese. Tra vicoli stretti, tralci di rose, vento teso di fine febbraio, il profumo di macchia mediterranea arriva fin dentro le case. In mare, i pescatori con le loro lampare ripetono i gesti dei padri attendendo i turisti che arriveranno solo coi primi caldi. Corrado Pittaluga ha scelto Carloforte come approdo finale ai suoi anni da pensionato. È un ex metronotte che avrebbe voluto fare il poliziotto. È amico dei pescatori e del fornaio che, come lui, sono abituati a un'esistenza notturna. Una notte, mezzo corpo di una sconosciuta rimane agganciato nelle reti gettate davanti al paese.

02 October 2010

Recensione: Tecnosciamani, di Carlo Pizzati, ***

Sinossi

La spiritualità può coesistere con le macchine? Gli androidi sono il nostro futura o sono già tra noi? I robot possono provare il piacere del sesso o possono solo essere programmati per simularlo? Perché un uomo applica sui denti dei propri pazienti dei granuli bianchi per curare il mal di schiena? "Tecnosciamani" è un iranico ed esaustivo libro che cerca di dare delle risposte a questi e a molti altri quesiti, perlustrando il mondo alla ricerca di luoghi dove la tecnologia e la spiritualità s'intersecano. La forza motrice è la ricerca di una cura per il mal di schiena cronico dell'autore, che lo tortura da vent'anni. Armato di un taccuino e della sua lunga esperienza di reporter, Carlo Pizzati, con la mente e il cuore aperti a qualsiasi cura, incomincia il suo viaggio nell'ambulatorio di un posturologo di Vicenza; la curiosità lo spinge a girare il mondo, in una specie di ricerca medica picaresca post-moderna che lo porterà dalle Cinque Terre all'India.



Recensione

Originalissimo l'approccio dell'autore, a metà strada tra il curioso, lo scanzonato ed il dissacratore trasgressivo, che però non perde la sua lucidità quando si imbarca in avventure al limite del credibile.

L'essenza del libro è in due citazioni che appaiono a pagina 71:

"L'Esistenza è infinita, quindi non può essere definita", di Lao Tzu.

"Il misticismo è una scappatoia. Se trovi che le teorie della fisica e della matematica sono troppo difficili, ti rivolgi al misticismo", di Stephen Hawking.

A queste io ne aggiungerei una terza: "La scienza non è un illusione, ma un'illusione sarebbe cercare altrove ciò che essa non ci può dare", di Sigmund Freud.

Se la scienza non può curare il mal di schiena, è futile cercare rimedi altrove, ed il libro snocciola racconti di una serie di incontri, divertenti quanto inconcludenti, dell'autore con guaritori, sciamani, medici alternativi e millantatori vari. Alla fine è la tecnologia a risolvere il problema del mal di schiena, in modo razionale, semplice ed economico...







23 September 2010

Recensione: Filippo Tommaso Marinetti. Invenzioni, avventure e passioni di un rivoluzionario (2010), di Giordano Bruno Guerri, *****

Sinossi

Dopo il Rinascimento, la creazione culturale italiana più originale e importante è stata il futurismo: avanguardia di tutte le avanguardie del Novecento, ha cambiato per sempre il modo di intendere l'arte e il rapporto arte-società. Da non molto la critica ha cominciato a riconoscere la forza dirompente di questo movimento che nel 2009, centenario del Manifesto, ha avuto la sua apoteosi, in un diluvio di mostre, studi e celebrazioni. Eppure si continua a trascurare la figura e l'opera del geniale inventore del futurismo. Filippo Tommaso Marinetti ebbe una vita affascinante di artista e rivoluzionario.

Lancio del manifesto futurista su Le Figaro, 1909
Nato nel 1876 a Alessandria d'Egitto, fu poeta, editore, romanziere, saggista, oltre che uno straordinario provocatore, dissacratore e motore di cultura, in ogni ambito. La sua capacità di scoprire e suscitare talenti non ha pari. Per sostenere il futurismo, disperse il patrimonio di famiglia, ma una sua caratteristica peculiare fu essere un uomo felice, cui non venne mai meno l'entusiasmo. Seduttore dalle mille avventure, ebbe un lungo e appassionato matrimonio con Benedetta, pittrice e scrittrice futurista. Fra i tanti luoghi comuni che questo libro smentisce c'è quello del "disprezzo della donna", che in realtà Marinetti voleva emancipare fino a metterla alla pari dell'uomo. In politica fu sostanzialmente un anarchico: anche nello stesso pensiero anarchico, perché considerava la Patria più importante della libertà.


23 August 2010

Recensione: Dei, demoni e oracoli, di Giuseppe Tucci, ****

Sinossi

Con cinquanta muli, sherpa, guide, cuochi, fotografi, tra frane e tempeste di neve, Tucci si addentra nella regione più impervia, pericolosa e meno conosciuta di tutto il Tibet occidentale, lo Shang Shung, la zona in cui nacque la cultura tibetana pre-buddhista, tantrica, magica e sciamanica. I paesaggi sono da sogno e da incubo, i personaggi inquietanti e affascinanti, le arti e le pratiche tantriche di culto (Dzog Chen) di cui si parla terribili e attraenti.


Recensione

Giuseppe Tucci ha effettuato un viaggio straordinario nell'Himachal che è raccontato in questo libro. Uno dei tanti... Qui ci racconta soprattutto le valli dello Spiti e del Kinnaur, i contatti con le popolazioni, le scoperte artistiche, la documentazione. Tucci aveva un'energia inesauribile, un entusiasmo senza limiti per la conoscenza e l'avventura. In questo libro questo suo atteggiamento traspare ad ogni pagina. Dovizia di dettagli, aneddoti, e osservazioni puntuali, a volte molto dirette (non esisteva il "politically correct") che sono ancora utilissime a chi voglia recarsi in quei luoghi, oggi molto più facilmente accessibili di allora.

L'itinerario del viaggio, disponibile con molta altra documentazione sul sito dell'Isiao, è questo:


Tucci è stato criticato come accaparratore, cercava di comprare tutto quello che trovava di prezioso. Io mi sento di difenderlo, perché come già allora, anche oggi spesso i tesori culturali di questa regione sono lasciati all'abbandono e destinati ad essere persi per sempre se non recuperati, protetti, catalogati. Tucci non era un predatore, aveva profondo rispetto per la cultura che studiava e non agiva a fine di lucro ma di conoscenza.

Peccato che questa pubblicazione non sia di facile consultazione: non c'è un indice, un sommario, una cartina geografica con l'itinerario el viaggio. Dato che il libro sembra esaurito, o almeno difficilmente reperibile qui su Amazon, speriamo in una prossima riedizione?

Per approfondire il lavoro di Giuseppe Tucci leggi questo blog di Enrica Garzilli: http://giuseppetucci.garzilli.com/

Puoi comprare il libro di Tucci qui



Puoi comprare la biografia scritta da Garzilli in due volumi qui:





Guarda l'introduzione al libro qui

21 May 2010

Recensione: Storie di New York, di Alessandra Mattanza, ****

Sinossi
Una New York che non si può dimenticare, capace di entrare nel sangue e scendere profondamente nell'anima. Un banchiere sull'orlo di una crisi di nervi, in piena crisi finanziaria, si accorge di aver perso letteralmente la testa. Una fotografa che si nutre della malinconia dell'uomo che ha perduto per sempre. Un romantico medico che spera un giorno di diventare musicista. Una giornalista che finisce per trovare un momento di consolazione in una sconosciuta incontrata sulla lista di Craiglist. E, come loro, tanti altri: anime alla deriva che formicolano tra grattacieli, strade, stanze di appartamenti, salotti , bar, locali e situazioni. Sono tutti, inconsapevolmente, alla ricerca dell'amore. Ma quel sogno, il sogno americano, in fondo non esiste. Una New York reale e attuale, inedita e talvolta sconcertante quella che viene descritta in queste pagine crude e sincere, forse amare, ma incredibilmente vere. Una New York borderline , al limite, uno specchio crudele della crisi di un'intera società, oltre che di un capitalismo economico che sembrava invincibile.

22 April 2010

Recensione: In barca a vela intorno al mondo, di C. Auriemma e L. Eordegh, *****

Sinossi
Le foto di questo volume documentano le avventure di Elizabetta Eordegh e Carlo Auriemma. Coraggiosamente, alla fine degli anni '80 gli autori decidono di tagliare con la routine e la vita regolare per perdersi in barca a vela negli spazi infiniti degli oceani, a contatto con persone, culture e tradizioni di cui prima ignoravano perfino l'esistenza.

27 December 2009

Recensione: Seta, di Alessandro Baricco, ****

Sinossi

La Francia, i viaggi per mare, il profumo dei gelsi a Lavilledieu, i treni a vapore, la voce di Hélène. Hervé Joncour continuò a raccontare la sua vita, come mai, nella sua vita, aveva fatto. "Questo non è un romanzo. E neppure un racconto. Questa è una storia. Inizia con un uomo che attraversa il mondo, e finisce con un lago che se ne sta lì, in una giornata di vento. L'uomo si chiama Hervé Joncour. Il lago non si sa."

Recensione

Un libro che racconta con una serie infinita di viaggi, intrapresi per affari ma trasformatisi in un disperato inseguimento dell'amore. O forse di un infatuamento. Si può veramente amare una persona che non si conosce?

Il libro fornisce anche un quadro interessante del Giappone che si apre gradualmente al mondo durante la seconda metà del XIX secolo, con la restaurazione violenta dell'impero centralizzato e l'apertura dei commerci internazionali.

Un finale tragico ma, forse, istruttivo per ciascuno di noi. Anche se forse l'insegnamento non sarà uguale per tutti. Ma tutti dovremo riflettere sull'amore, sull'infatuazione, sulla responsabilità, sulle priorità fondamentali della nostra vita insomma.

La prosa di Baricco corre veloce come il protagonista nella steppa, io ho finito il libro in poche ore.

Poi ho visto anche il film che pure consiglio ma di cui al momento non vedo disponibilità di DVD o BD.

Di Alessandro Baricco ho recensito "Novecento" su questo blog.



10 December 2009

Recensione: Etiopia, di Massimo Bocale e Piera Barchetti, ***

Sinossi
La guida, scritta con lo stile degli "appunti di viaggio", fornisce tutta una serie di itinerari e percorsi, anche in trekking, che si snodano dal nord al sud del paese. Precise cartine, notizie pratiche e informazioni dettagliate aiutano il viaggiatore nel muoversi liberamente dalla valle dell'Omo alla Dancalia, dalle regioni dei popoli Mursi e Surma a quelle degli Hammer e Afar. Bellissime fotografie accompagnano il testo in modo da rendere la lettura piacevole e maggiormente interessante.

Recensione
La guida è indubbiamente un bel libro, carta di qualità e rilegatura resistente. Molto informativo sugli aspetti culturali, è provvisto anche di ricche schede su argomenti specifici. Buone anche se non proprio entusiasmanti le fotografie, molte in bianco e nero ed alcune a colori. Non so perché ma spesso le foto sono inserite in parti del volume diverse da quelle dei soggetti rappresentati, il che crea un po' di confusione.

La guida è a metà la classica guida con le informazioni che uno si aspetta, e per metà racconto di viaggio dell'autore che ci riferisce esperienze ed aneddoti dei suoi viaggi.

Tutto sommato un bel libro da legger prima di partire piuttosto che da portarsi in viaggio, come spesso per le Polaris.

18 September 2009

Recensione: Taqiyya, Alla Scoperta dell'Iran, di Alessandro Pellegatta, ****

Sinossi
Nella tradizione islamica taqiyya significa "paura, stare in guardia, circospezione, ambiguità o dissimulazione" e ha indicato storicamente la possibilità per gli sciiti di rinnegare esteriormente la fede per sfuggire alla persecuzione sunnita. E da qui che parte questo viaggio in Iran, un Paese sospeso tra passato e presente, crocevia di culture e luogo d'origine di imperi millenari, ritenuto un Paese poco sicuro e troppo integralista.

01 August 2009

Recensione: Monsieur Ibrahim e i Fiori del Corano, du Eric-Emmanuel Schmitt, ****

Sinossi
Il breve intreccio di strade di un popolare quartiere parigino annovera vie che hanno il sapore delle favole: Rue Bleue, Rue de Paradis. Il quartiere dove abita l'adolescente Mose detto Momo, è pieno di vita e di luce, percorso da un'animazione popolare colorita e gaia, proprio l'opposto dell'appartamento in cui Momo vive con un padre, perennemente immerso nella penombra, eccettuato per il cono di luce serale che avvolge l'avvocato, senza affari e senza moglie, intento a leggere uno dei ponderosi volumi. Nonostante l'atmosfera pesante di una casa dalla quale l'amore sembra fuggito, Momo è un ragazzo dallo spirito aperto e curioso, ferito dalle accuse del padre e dalla sua indifferenza ma capace di reagire con una serie di spensierate trasgressioni.