Partiamo alle 7, rapida salita verso il Khardung-la, secondo alcune fonti il passo carrozzabile più alto del mondo ad oltre 5600mslm. Dal passo saliamo a piedi sul cucuzzolo più alto, e lasciamo le bandierine votive con i mantra. Io ne lascio due, una per me ed una per conto del Sig. Karma del negozio di Leh che me lo ha chiesto. Al passo molti militari, non pochi di loro sono Sikh. Elisabeth sta un po’ male per l’altitudine dopo aver salito in fretta il cucuzzolo, ma si riprende subito. Molti turisti indiani. Un baretto sul passo serve un caffè e latte discreto, biscotti al cioccolato. La strada procede a senso alternato, bisogna rispettare gli orari e ci tocca aspettare. Ripartiamo dopo un po’ e ci fermiamo presso un bettolina più in basso, verso la Nubra, dove sgranocchiamo un po’ di parantha con legumi. Un albergo in costruzione lascia presagire un aumento dei flussi turistici, bene, vuol dire sviluppo e meno isolamento per questa gente. A Khalser, un paesino in fondo alla valle, si notano seri danni provocati da una recente alluvione con conseguenti frane e smottamenti di terra.
Proseguiamo per Hunder. Il gompa è chiuso, qualcuno dice che il solo monaco che sta qui è andato in paese per una preghiera, mah! L’autista della nostra jeep chiede le chiavi ai militari che presidiano il ponte che, a poche decine di metri, segna la fine della zona accessibile ai civili, un km e mezzo oltre c’è la linea di controllo ed i militari pakistani. Il gompa mi piace molto, la piccola sala è ricca di affreschi ben preservati, non c’è nessuno. Lo stile dei dipindi richiama chiaramente motivi cinesi, alcuni disegni sono in bianco su sfondo nero.
Torniamo indietro verso Diskit, e lasciate le auto a valle proseguiamo per 20 min a piedi fino al gompa che gode di un’ottima vista sulla valle. Ci sono molti lavori di restauro in corso. In una sala un teschio ed un avambraccio di un soldato tibetano, ucciso durante il tentativo di invasione del xvii secolo (controllare) è retto un po’ surrealisticamente da una statua di un Budda. Non c’è quasi nessuno nel monastero.
La valle di sotto è peculiare, in parte verdeggiante, in parte desertica con dune di sabbia e cammelli selvatici. Una parte del gruppo va con una della auto a vedere i cammelli, riescono anche a farci un giro in groppa. Dopo ci avviamo al campeggio di Sumur, passando altri posti di controllo militari. Il ns campeggio, Lharimo North, è in una posizione incantevole. Passiamo le ultime ore del pomeriggio piacevolmente nei giardini, sorseggiando birra.
La sera cena buffet compresa nel forfait pagato, ottimo buffet vegetariano con pollo.
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