Sveglia alle 6. Appuntamento con i portatori, “chai” (thè indiano al latte e spezie come cannella – o cardamomo, o noce moscata o quant’altro viene in mente a chi lo prepara – e zucchero) e partenza alle 7.15. Importante caricare gli zaini di quanta più acqua potabile possibile (i portatori si caricano fino a 20kg ciascuno, sarà quasi la metà del loro peso corporeo; sono magri, scuri, tosti, un fascio di muscoli e nervi) perché poi non se ne trova più. Ci cominciamo ad inerpicare sul sentiero di pietra. Lasciando il paese si entra nel parco nazionale, un milite di guardia ci fa pagare l’entrata. Alcuni cavallanti ci propongono i loro servizi, ma noi abbiamo deciso di andare a piedi. Dopo 9 km siamo a Cheerbasa, poco più che una stazione di ristoro, alcuni piumoni scoloriti del locale rifugio sono stesi al sole ad asciugarsi. Il cammino è facile, il tempo ottimale, siamo partiti intirizziti all’alba avvolti da strati di felpe, poi ci sbucciamo gradualmente e per le 10 siamo in maglietta a maniche corte!
20 October 2003
19 October 2003
3° g - 19 OTT: Da Uttarkashi a Gangotri
Sveglia, facciamo quella che sarà l’ultima doccia per vari giorni e iniziamo il trasferimento verso il cuore dell’Himalaya, inerpicandoci attraverso montagne di grande maestosità. Sosta a Jahla, piccolo villaggio sul percorso, e breve trek di 1 ora fino al villaggio vecchio per sgranchirci le gambe e ammorbidire gli scarponi, alcune vecchie case presentano interessanti lavori di intaglio sulle porte, incontriamo i contadini locali, socievoli, ma è ovviamente impossibile comunicare.
18 October 2003
2° g - 18 OTT: Haridwar e in strada per Uttarkashi
Mattinata in visita a Haridwar. I due principali templi, Manda Devi e Chanda Devi, si raggiungono in funivia, i pellegrini sono pochi, siamo alla fine della stagione, tanti invece i mendicanti, gran panorama. Proseguiamo per Rishikesh, la mitica Rishi degli anni sessanta e settanta, oggi molto commercializzata, qualche residuato dei figli dei fiori, oggi sulla sessantina, i capelli grigi ma sempre lunghissimi, si aggira senza meta per le strade con un’aria di decadimento e di triste abbandono... ci fermiamo poco, è un capitolo chiuso nell’approccio alternativo all’India da parte della protesta occidentale.
Location:
Uttarkashi, Uttarakhand, India
17 October 2003
1° g - 17 OTT: Partenza per le sorgenti del Gange
Eravamo in India centrale, avevamo appena lasciato Varanasi, e dirigevamo verso Aurangabad. Il fumo delle cremazioni viste in riva al Gange ci spiralava ancora davanti agli occhi, l’odore acre della carne umana bruciata ristagnava nelle narici. Il bus si era fermato per l’ennesima volta per una delle periodiche riparazioni lungo la strada, non avremmo capito mai se fosse il radiatore o una sospensione, un giunto... inutile fare troppe domande. Fabrizio, informatico padovano, era sceso a fumarsi una sigaretta e insieme notammo che, sul parabrezza, il nostro autista Kumar aveva apposto un grande adesivo raffigurante un misterioso santone. Interrogato, ci spiegò che lo aveva messo lì quando aveva portato un gruppo di pellegrini alle sorgenti del Gange, nel Garhwal. Già, il Gange, il fiume più sacro dell’induisimo, ...
Location:
New Delhi, Delhi, India
30 September 2003
Bibliography: Books on India
ETERNAL WORK IN PROGRESS!!
There is just way too much published on India to even begin to make a bibliography. This is just my totally arbitrary list of stuff I found interesting or just stumbled upon and considered you might enjoy too. Your comments and suggestions are welcome!
See also my specific bibliography on India's Western Himalaya in this blog.
14 September 2003
Bibliography: Books on Iran
Just a small selections of books I found interesting, your suggestions are welcome.
I am reviewing these books one at the time...click on the links to read my reviews.
Guidebooks/Maps
Baker, Patricia: "Iran" (Bucks, England: Bradt Guides, 2001, and subsequent editions). Recensione della traduzione italiana su questo blog. Attenzione a comprare l'edizione più aggiornata.
Travelogues
Brandi, Cesare : “Persia Mirabile”, racconti di viaggi nella regione.
Hastam, Mostafer: “Viaggio in Iran”, racconto di viaggio, superficiale, scritto male e poco informativo: NON consiglio di leggerlo.
Pellegatta, Alessandro: “Taqiyya: Alla Scoperta dell'Iran”(Milano, FBE: 2009). Racconto di un viaggio nel 2009, con utili appendici.
Stark, Freya : “Le Valli degli Assassini”, racconto della grande viaggiatrice delgli anni trenta.
Wearing, Alison: "Honeymoon in Purdah", (London: Pan macmillan, 2000). An odd and funny travelogue of an odd couple in Iran.
History and Culture
Ghirsham, Roman: “Arte Persiana” in due volumi, bellissimo ma difficile da trovare.
Kapuscinski, Riszard : “The Shah of Shahs”a great journalist tells the story of the fall of the Shah in 1979. Ho anche recensito la traduzione in italiano.
Wiesehofer, Joseph : “La Persia Antica”, classico di storia, un po’ pesantino da leggere.
From inside the country
Howard, Jane : “Inside Iran: Women’s Lives” the story of a British woman who lived in Iran in the late 1990s.
Mahmoody, Betty: “Not Without My Daughter”, the story of an American woman married to an Iranian doctor in the U.S. Everything is fine until they travel to Iran with their daughter to visit his family.
Pizzuti, Nadia : “Mille e un giorni con gli Ayatollah”, resoconto della triennale permanenza (1997-2000) della prima giornalista occidentale in Iran dopo la Rivoluzione. Ben scritto, informativo e molto lucido.
Satrapi, Marjane: "Persepolis" (London: Jonathan Cape, 2003).
I am reviewing these books one at the time...click on the links to read my reviews.
Guidebooks/Maps
Baker, Patricia: "Iran" (Bucks, England: Bradt Guides, 2001, and subsequent editions). Recensione della traduzione italiana su questo blog. Attenzione a comprare l'edizione più aggiornata.
Travelogues
Brandi, Cesare : “Persia Mirabile”, racconti di viaggi nella regione.
Hastam, Mostafer: “Viaggio in Iran”, racconto di viaggio, superficiale, scritto male e poco informativo: NON consiglio di leggerlo.
Pellegatta, Alessandro: “Taqiyya: Alla Scoperta dell'Iran”(Milano, FBE: 2009). Racconto di un viaggio nel 2009, con utili appendici.
Stark, Freya : “Le Valli degli Assassini”, racconto della grande viaggiatrice delgli anni trenta.
Wearing, Alison: "Honeymoon in Purdah", (London: Pan macmillan, 2000). An odd and funny travelogue of an odd couple in Iran.
History and Culture
Ghirsham, Roman: “Arte Persiana” in due volumi, bellissimo ma difficile da trovare.
Kapuscinski, Riszard : “The Shah of Shahs”a great journalist tells the story of the fall of the Shah in 1979. Ho anche recensito la traduzione in italiano.
Wiesehofer, Joseph : “La Persia Antica”, classico di storia, un po’ pesantino da leggere.
From inside the country
Howard, Jane : “Inside Iran: Women’s Lives” the story of a British woman who lived in Iran in the late 1990s.
Mahmoody, Betty: “Not Without My Daughter”, the story of an American woman married to an Iranian doctor in the U.S. Everything is fine until they travel to Iran with their daughter to visit his family.
Pizzuti, Nadia : “Mille e un giorni con gli Ayatollah”, resoconto della triennale permanenza (1997-2000) della prima giornalista occidentale in Iran dopo la Rivoluzione. Ben scritto, informativo e molto lucido.
Satrapi, Marjane: "Persepolis" (London: Jonathan Cape, 2003).
Location:
Iran
13 September 2003
Book Review: Not Without My Daughter, by Betty Mahmoody, *****
Synopsis
'You are here for the rest of your life. Do you understand? You are not leaving Iran. You are here until you die.'
Betty Mahmoody and her husband, Dr Sayyed Bozorg Mahmoody ('Moody'), came to Iran from the USA to meet Moody's family. With them was their four-year-old daughter, Mahtob. Appalled by the squalor of their living conditions, horrified by what she saw of a country where women are merely chattels and Westerners are despised, Betty soon became desperate to return to the States. But Moody, and his often vicious family, had other plans. Mother and daughter became prisoners of an alien culture, hostages of an increasingly tyrannical and violent man.
'You are here for the rest of your life. Do you understand? You are not leaving Iran. You are here until you die.'
Betty Mahmoody and her husband, Dr Sayyed Bozorg Mahmoody ('Moody'), came to Iran from the USA to meet Moody's family. With them was their four-year-old daughter, Mahtob. Appalled by the squalor of their living conditions, horrified by what she saw of a country where women are merely chattels and Westerners are despised, Betty soon became desperate to return to the States. But Moody, and his often vicious family, had other plans. Mother and daughter became prisoners of an alien culture, hostages of an increasingly tyrannical and violent man.
Location:
Iran
10 September 2003
Recensione: Iran, di Patricia Baker, *****
Sinossi
L'Iran è situato tra l'Iraq e l'Afghanistan, in una delle zone del mondo dove gli equilibri politici sono tra i più fragili. Queste stesse antiche terre sono anche comunemente riconosciute come il gioiello dell'Asia Centrale. Le sue città sono costellate da moschee e da santuari impreziositi con mosaici di colore azzurro, eretti in nome di grandi personaggi della storia locale. La sua gente è generosa e amabile e i suoi paesaggi molteplici, dagli impianti sciistici di Teheran alle sabbie del Mar Caspio. Abbandonate i vostri pregiudizi prima di partire, prendete una copia di questa approfondita guida, alla sua terza edizione, e immergetevi in questi luoghi: tornerete arricchiti dal vostro viaggio.
Recensione
Questa è un'ottima guida per informazioni culturali e storiche sul paese, ed anche per tanti suggerimenti di esperienze da provare ...fuori del sentiero più battuto. Il libro è ben rilegato e di dimensioni pratiche per stare in tasca. Questa guida, come tutte le guide Bradt, NON è concepita per fornire dettagli su alberghi, ristoranti, trasporti. Per questo scopo è molto meglio la Lonely Planet, ed io consiglierei di comprare entrambe le guide e portarle in viaggio con sé. Le due opere sono assolutamente complementari fra di loro.
L'Iran è situato tra l'Iraq e l'Afghanistan, in una delle zone del mondo dove gli equilibri politici sono tra i più fragili. Queste stesse antiche terre sono anche comunemente riconosciute come il gioiello dell'Asia Centrale. Le sue città sono costellate da moschee e da santuari impreziositi con mosaici di colore azzurro, eretti in nome di grandi personaggi della storia locale. La sua gente è generosa e amabile e i suoi paesaggi molteplici, dagli impianti sciistici di Teheran alle sabbie del Mar Caspio. Abbandonate i vostri pregiudizi prima di partire, prendete una copia di questa approfondita guida, alla sua terza edizione, e immergetevi in questi luoghi: tornerete arricchiti dal vostro viaggio.
Recensione
Questa è un'ottima guida per informazioni culturali e storiche sul paese, ed anche per tanti suggerimenti di esperienze da provare ...fuori del sentiero più battuto. Il libro è ben rilegato e di dimensioni pratiche per stare in tasca. Questa guida, come tutte le guide Bradt, NON è concepita per fornire dettagli su alberghi, ristoranti, trasporti. Per questo scopo è molto meglio la Lonely Planet, ed io consiglierei di comprare entrambe le guide e portarle in viaggio con sé. Le due opere sono assolutamente complementari fra di loro.
Location:
Iran
Book Review: Iran, by Patricia Baker, *****
Synopsis
Bradt’s Iran has both a cultural and historical focus. It covers world-famous sites such as Persepolis, but it also delves into the lesser-known monuments and little-recognized figures of this vast and ancient land. Additionally, the guide covers clothing conundrums (women – buy a $20 manteau as soon as you arrive; men’s shirts should not be garish) and taboos, including the intricacies of when and how to remove your shoes. It suggests what to eat and where to shop, including more serene alternatives to the country’s boisterous bazaars. And, it advises, should you accidentally run up against the authorities, “Women, forget all feminist scruples and cry.”
Bradt’s Iran has both a cultural and historical focus. It covers world-famous sites such as Persepolis, but it also delves into the lesser-known monuments and little-recognized figures of this vast and ancient land. Additionally, the guide covers clothing conundrums (women – buy a $20 manteau as soon as you arrive; men’s shirts should not be garish) and taboos, including the intricacies of when and how to remove your shoes. It suggests what to eat and where to shop, including more serene alternatives to the country’s boisterous bazaars. And, it advises, should you accidentally run up against the authorities, “Women, forget all feminist scruples and cry.”
Location:
Iran
02 September 2003
Book Review: Inside Iran: Womens' Lives, by Jane Howard, ***
Synopsis
TV crews and foreign correspondents come and go, but former BBC correspondent Jane Howard made her home in Iran for five years (1996-2000), raising her two young children there. Her experience took her beyond the headlines and horror stories and into the lives of everyday Iranian women. Her report takes readers from dinner in a presidential palace to tea in a nomad's tent.
TV crews and foreign correspondents come and go, but former BBC correspondent Jane Howard made her home in Iran for five years (1996-2000), raising her two young children there. Her experience took her beyond the headlines and horror stories and into the lives of everyday Iranian women. Her report takes readers from dinner in a presidential palace to tea in a nomad's tent.
Location:
Iran
01 September 2003
26° g - 1 SET: Tehran, partenza per l'Italia e fine del viaggio
Ultimo giorno a Tehran, vado al grande bazar, vorrei comprare qualche tappeto. Mi porta M. un iraniano che ho conosciuto tramite amici comuni e che ora vive in Italia ma ora è qui in vacanza. Mi presenta alcuni negozianti suoi amici e dopo un po' di inevitabile negoziato con uno di loro decido per tre tappeti, ma non posso pagare in contanti, e qui in Iran non funzionano le carte di credito. Allora ci mettiamo d'accordo sul prezzo, dico che gli manderò i soldi dall'Italia e lui mi spedirà i tappeti.
Location:
Tehran, Iran
31 August 2003
25° g - 31 AGO: Tehran, American Embassy
Oggi vado a spasso per Tehran. Passeggio davanti all'ambasciata americana, o ex ambasciata, quella occupata da sedicenti studenti iraniani nel 1979 dentro la quale furono tenuti in ostaggio 52 americani per 444 giorni. Successivamente, con la rottura delle relazioni diplomatiche tra i due paesi, l'ambasciata è stata usata come scuola dei Pasdaran, la milizia politica del regime.
Location:
Tehran, Iran
30 August 2003
24° g - 30 AGO: Tehran, volo in parapendio
Oggi ho avuto un'esperienza interessantissima, sia in sé sia per il contatto umano che mi ha permesso di sviluppare con colleghi piloti.
Qualche mese fa avevo visto a Bruxelles un documentario sulle donne che in Iran vogliono imparare a volare in parapendio. Mi ero riproposto di cercare il loro club, e dopo aver chiesto un po' in giro sono riuscito a trovarlo, alla periferia nord di Tehran, su di una collina sovrastante la città, proprio alle pendici dei monti alle spalle della grande megalopoli.
Lì sono stato accolto da Hamid, che parla pochissimo inglese, un simpatico istruttore dell’aeroclub Aseman Abi (Cielo Azzurro), all’estremo nord della città. la sua email è sarajan_h@hotmail.com, cell 0911-201-0789, anche questa è un’occasione per conoscere iraniani (piloti ...e pilotesse in questo caso, interessante vederle volare tutte coperte dai veli) e passare qualche piacevolissima ora.
Qualche mese fa avevo visto a Bruxelles un documentario sulle donne che in Iran vogliono imparare a volare in parapendio. Mi ero riproposto di cercare il loro club, e dopo aver chiesto un po' in giro sono riuscito a trovarlo, alla periferia nord di Tehran, su di una collina sovrastante la città, proprio alle pendici dei monti alle spalle della grande megalopoli.
Lì sono stato accolto da Hamid, che parla pochissimo inglese, un simpatico istruttore dell’aeroclub Aseman Abi (Cielo Azzurro), all’estremo nord della città. la sua email è sarajan_h@hotmail.com, cell 0911-201-0789, anche questa è un’occasione per conoscere iraniani (piloti ...e pilotesse in questo caso, interessante vederle volare tutte coperte dai veli) e passare qualche piacevolissima ora.
Location:
Tehran, Iran
29 August 2003
23° g - 29 AGO: Tehran, Darakeh
Se siete a Tehran il Venerdì è interessante andare a passeggiare a Darakeh, al nord della città, dove ci si può mischiare a migliaia di giovani iraniani, bere thè, fumare qalyan, far due chiacchiere con chi capita. Vado da solo ma fraternizzo subito con un sacco di gente, tante foto e risate. In qualche caso anche con ragazze anche se la maggior parte dei gruppetti di ragazzi che fanno casino lunto il fiumiciattolo sono divisi per genere, maschi e femmine in gruppi separati.
Giornata stupenda di sole, mette di buon umore vedere tanta gente divertirsi con rilassatezza. Un ragazzo mi racconta che ogni tanti i Basij vengono a ...rompere anche qui, ma in questo periodo, con il “liberale” Khatami alla presidenza, c’è più tolleranza.
Giornata stupenda di sole, mette di buon umore vedere tanta gente divertirsi con rilassatezza. Un ragazzo mi racconta che ogni tanti i Basij vengono a ...rompere anche qui, ma in questo periodo, con il “liberale” Khatami alla presidenza, c’è più tolleranza.
Location:
Tehran, Iran
28 August 2003
22° g - 28 AGO: Tehran, ambasciata italiana
Oggi sono andato a far visita ad un amico che lavora alla residenza dell’ambasciatore d’Italia, una sfarzosa villa aquisita dal nostro paese in epoca fascista. Impressionante! L'Ambasciata d'Italia possiede due sedi magnifiche, edificate nel XIX secolo in due dei più antichi giardini di Teheran, entrambi di proprietà, per diverse vicende, dell'aristocratica famiglia Farmanfarma imparentata con la dinastia dei Qajar.
Poi mi incontro con S. ed alcuni suoi amici, alcune donne si presentano a casa sua in ciadòr nero, viso coperto e atteggiamento modesto al limite del timido, per poi svelare biancherie molto scollate, direi perfino aggressive! Naturalmente c'è da bere e da fumare... un po' di tutto! Meno male che le finestre erano ben sprangate.
Addendum del 2012:
A distanza di 10 anni, ecco un commento sulla situazione iraniana dall'allora ambasciatore.
Poi mi incontro con S. ed alcuni suoi amici, alcune donne si presentano a casa sua in ciadòr nero, viso coperto e atteggiamento modesto al limite del timido, per poi svelare biancherie molto scollate, direi perfino aggressive! Naturalmente c'è da bere e da fumare... un po' di tutto! Meno male che le finestre erano ben sprangate.
Addendum del 2012:
A distanza di 10 anni, ecco un commento sulla situazione iraniana dall'allora ambasciatore.
Location:
Tehran, Iran
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