27 December 2003

4° g - 27 DIC: AMMAN – MADABA (S. GIORGIO), MONTE NEBO, WADI MUJIB, CASTELLO KARAK – RISERVA DI DHANA, 250KM ORE 4

In mattinata partiamo per Madaba, che necessita di un’ora per vedere l’essenziale, meglio due ore per girarla con calma. I mosaici sono da non perdere.

Proseguiamo per il Monte Nebo (1 ora) ed il castello di Karak (2 ore) per finire la giornata alla riserva di Dhana, dove arriviamo nel pomeriggio e passiamo piacevoli ore davanti al camino dell’albergo, semplice ma gradevolissimo. Alloggiamo e mangiamo all’ottimo Dhana Center.

26 December 2003

3° g - 26 DIC: AMMAN – CASTELLI DESERTO – AMMAN, 300KM ORE 5

Giro di tutta la giornata ai castelli dei crociati. Tutto sommato deludente, i siti non sono niente di speciale e neanche il deserto circostante è particolarmente suggestivo.

Rientriamo in tempo per visitare il teatro romano di Amman, molto ben preservato, il sito più importante della città, e la cittadella in cima alla collina. Girando vediamo anche alcune chiese, non ci sono problemi in questo paese per la comunità cristiana.

In serata andiamo a fare sauna e massaggi da “Al Pasha Turkish Bath” 15 JD per il trattamento completo, fantastico, rilassante, molto piacevole ed è anche interessante l’ambiente (un vero Hammam turco!) e gli incontri che ci si possono fare. Uomini e donne separati ma possono andare insieme se siete un gruppo consistente e prenotate tutto il locale, mettersi d’accordo con Ammar e riconfermare le prenotazioni.

25 December 2003

2° g - 25 DIC: AMMAN – UMM QUAIS – JERASH – AJLUN – AMMAN, 300KM ORE 5

Partenza in alle 7:30, la strada è buona, in 1h30 siamo a Umm Quais, che merita una visita con calma.

Proseguiamo per Jerash, dove restiamo varie ore (attenzione cercheranno di appiopparvi una guida “obbligatoria” ma in realtà non c’è obbligo dunque prendetela solo se la volete). Rimane sempre un motivo di malcelato orgoglio vedere ricchezza culturale romana in giro per il mondo, anche per me che non sopportu più Roma e non ci voglio più tornare a vivere. Ma i Romani che hanno portato la romanità per tutto il mediterraneo non sono i romani di oggi.

Pranzetto lungo la strada in un ristorantino consigliato dall’autista, niente male.

Ultima visita della giornata ad Ajlun, molto suggestivo! Rientriamo per le 7.

Cena di Natale al ristorante Fakr El Din, ottimo, molte portate di assaggi diversi di carne, pesce, ortaggi, frutta, anche un vinello giordano tutto sommato bevibile; consiglio fortemente, vale i suoi 15JD. E’ interessante anche per come è frequentato: la Amman benestante, i borghesi cosmopoliti che non vediamo in televisione durante le manifestazioni... donne a capo scoperto, e non solo quello... Bellina soprattutto la sala da tè.

Iran: La fortezza di Bam tra il ricordo e la speranza

Dicembre 2003: sono in Giordania per un breve viaggio natalizio quando una guida mi riferisce le prime incerte notizie: “Terremoto in Iran, migliaia di morti, è crollata una fortezza.” Chiedo dettagli, quale fortezza? “Non so, non ho capito il nome, una fortezza con una doppia cinta di mura.” Non ce ne sono molte, in Iran... La conferma arriva inesorabile con il notiziario serale della BBC sulla radiolina ad onde corte: il sisma ha obliterato Bam dalla carta geografica...

24 December 2003

1° g - 24 DIC: ROMA – AMMAN

Riunione del gruppo a Fiumicino. Partenza in ritardo per guasto tecnico, ma a parte questo inconveniente Royal Jordanian da un buon servizio. All’arrivo c’è ad attenderci Nadir, il corrispondente con i due pullmini che useremo nei prossimi giorni che ci accompagna in albergo, lo Sheperd, a 13 JD colazione compresa. Gli impiegati sono abbastanza antipatichelli ma l’albergo è buono e la colazione pure.

23 December 2003

Itinerario di un viaggio in Giordania, 24 DIC 2003 / 2 GEN 2004




Viaggio in Giordania

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Data
Visita
Arrivo / Notte
KM
Ore BUS
1
Amman
0
0
2
Amman
300
5
3
Amman
300
5
4
Dana
250
4
5
Wadi Rum
150
3
6
Wadi Musa
100
2
7
Wadi Musa
10
0
8
Wadi Musa
0
0

9
Amman
300
5
10
Italia





TOTALE
1.410
22

03 November 2003

Bibliography: Books on the Western Himalayan regions of India

A selection of my readings on this region, which I visited four times beetween 2003 and 2010. They are divided according to the administrative division of India: Jammu and Kashmir, Uttarankhand and Himachal Pradesh. Click on the links to read my reviews and buy these books.

01 November 2003

Book Review: Trekking in the Indian Himalaya, by Garry Weare, *****

Synopsis
Our expert author, trekking the Indian Himalaya since 1970, will be your guide to some of the world's most awesome trekking. This book covers the region's top treks, through the Buddhist villages and high passes of Ladakh, the spectacular mountains and verdant valley of Himachal Pradesh, and the sacred pilgrimage sites and high-altitude meadows of Uttarakhand. Whether you are an experienced trekker or a first-timer, you're sure to find the ultimate trekking experience here.

31 October 2003

15° g - 31 OTT: Fine del viaggio

Giornata di riposo, riflessioni finali e bagno di sole. Facciamo una gita per i laghetti delle valli adiacenti, un uno di questi affittiamo anche una barca a remi e su di essa ci godiamo un paio d’ore di quiete totale sgranocchiando noccioline e ripensando un po’ a tutto il viaggio che si sta per concludere e naturalmente al prossimo... con Fabrizio consideriamo che, avendo visto qui dove nasce il Gange, e già prima il suo massimo sviluppo, il suo cuore pulsante, a Varanasi, potremmo pensare ad un terzo viaggio in India dove esso muore nell’oceano, in Bengala...

30 October 2003

14° g - 30 OTT: Ranikhet e trasferimento a Nainital

In mattinata altra camminata per le montagne afforestate di Ranikhet, circa 8km in 4 ore. Il paesaggio è idilliaco, il clima ideale per una camminata. Alcune scimmie ci accompagnano per la strada, bisogna stare attenti che non si avvicinino troppo perché potrebbero essere tentate di sgraffignare qualcosa!

Alla fine raggiungiamo i Chaubatia Gardens, dove volendo si può pernottare in una caratteristica casa coloniale ristrutturata ad albergo. La posizione è imbattibile e sono molto gentili. Noi però, tanto per cambiare, non abbiamo tempo, e tiriamo dritto.

A Chaubatia ci aspetta Pappu e proseguiamo per Nainital senza problemi, strade con molti tornanti ma ben asfaltate, ormai ci pare tutto facile, tutto procede rapidamente, inizia un rilassamento generale che a fine viaggio ci sta proprio bene!

29 October 2003

13° g - 29 OTT: trek da Kausani a Bajinath

In mattinata trek in discesa dalla cima di Kausani, dove si trova l’albergo, a Bajinath, in fondo valle. Si attraversano fattorie, campi coltivati, incontri occasionali con contadini e studenti. Si alternano dirupi e terrazzamenti, fiumiciattoli e burroni, ed anche sezioni di foresta vergine. Ci mettiamo circa 3 ore e mezzo a fare gli 11 km di discesa. Ci avevano offerto una guida, che noi abbiamo deciso di non utilizzare, ed in effetti in un paio di occasioni forse non abbiamo fatto la strada più diretta o sicura, tra i campi è facile perdersi; ma alla fine anche perdersi tra le colline fa parte di questo viaggio.

Incontriamo molte donne intente al lavoro dei campi, a me sorprende sempre come le indiane siano sempre in qualche modo eleganti nei loro vestiti sgargianti, anche quando lavorano la terra o trasportano sterco per combustibile! Hanno un'espressione serena, qualche volta persino sorridente.

Anche molti ragazzi nelle loro uniformi scolastiche si riavviano verso casa nella luce calda del sole calante. Continuiamo anche se su percorso incerto, basta scendere sempre e si arriva a valle! In serata siamo a Ranikhet.

28 October 2003

12° g - 28 OTT: Auli, Pipalkoti, lasciamo il Garwal e trasferimento in Kumaon

Mattinata ad Auli, stazione sciistica per la classe media indiana, impianti rudimentali ed scassatelli ma paesaggio da sogno. Si prende una funivia (un po’ cigolante, ma ci fidiamo) da Joshimath e si raggiunge in cima un’ampia radura che domina la valle e dalla quale si vede, stagliata nel blu cristallino del cielo, la maestosa cima del Nanda Devi, la più alta montagna interamente in India, quasi 8000 metri. Chiacchieriamo con una famiglia di Goa, marito curioso di noi stranieri, moglie grassottella, bambini anch’essi ipernutriti e iperabbigliati, un po’ come in Italia, solo che qui fanno più impressione perché contrastano con i fisici asciuttissimi della maggior parte dei pellegrini che abbiamo incontrato in queste terre – e degli Indiani in generale, che tra i tanti problemi che hanno non annoverano certo, per ora, quello dell’eccesso adiposo! Per loro, che vengono dalla regione costiera e sono abituati a palme e temperature tropicali, stare qui è ancora più strabiliante di quanto non lo sia per noi, che in fondo siamo abituati alle Alpi e all’Appennino. Il panorama è veramente eccezionale, volendo si possono fare passeggiate in quota ma il tempo è sempre tiranno e se vogliamo arrivare in Kumaon prima che faccia buio dobbiamo ripartire.

27 October 2003

11° g - 27 OTT: Escursione in auto a Badrinath, visita ai Bhotia di Mana

Lunga gita in auto su e giù per le montagne, attraversando il Saraswati (è sempre lui, il Gange, ma qui si chiama così), per arrivare al tempio di Badrinath, l’ultimo dei tre alle sorgenti. Non c’è alcun trek da fare qui, tutto in auto in un paesaggio durissimo con strapiombi da brivido e tornanti formato budello da far girare la testa, per fortuna c’è Pappu al volante, siamo tranquilli. Il tempio è chiuso e comunque, da fuori, non sembra particolarmente interessante, sicuramente meno degli altri due che abbiamo già visitato, almeno ai nostri occhi profani di visitatori e non di pellegrini. Oggi piove, e le nubi cupe rendono l’atmosfera che circonda le montagne particolarmente suggestiva.

26 October 2003

10° g - 26 OTT: trasferimento da Rudraprayag a Joshimath

Lungo, lunghissimo trasferimento, infinite frane rallentano la marcia, i tempi di percorrenza sono imprevedibili su queste strade affascinanti ma tortuosissime, evidentemente sempre senza parapetto... Sosta pranzo nella piazza principare di un simpatico paesino, Pipalkoti, dove assaggiamo un’ottima Pakhoda (frittelle ripiene) in uno dei vari ristorantini senza nome lungo la strada – è quello di fronte al barbiere, se per caso vi trovaste a passare di lì.... Arriviamo a Joshimath verso le 3 del pm, troviamo l’albergo e ci facciamo una passeggiata per il paese bardato a festa, infatti in questi giorni è il Divali, la festa delle luci, che dal punto di vista sociologico è un po’ come il nostro Natale... è la principale festa dell’anno, riunioni di famiglia, grandi mangiate, regali. E’ l’unica volta che vediamo Pappu triste, è lontano dalla moglie e dai bambini, ma ci è abituato, è il suo lavoro e lei sa che lui sta sempre in giro a scarrozzare turisti per tutta l’India.

25 October 2003

9° g - 25 OTT: Da Kedarnath a Rudraprayag

In mattinata visita al tempio di Kedarnath. Una dozzina di sadhu si godono l’ultimo sole della stagione seduti per terra nel cortile antistante. Qualche famiglia di fedeli viene a pregare, si ode a tratti il tocco della batteria di campane poste in cima alla scalinata che conduce al tempio, dove si può entrare ma non fotografare. Un netturbino raccoglie l’immondizia, la depone in una sbilenca carriola, da fuoco al tutto e si avvia tranquillo, trascinandosi dietro il suo carico incendiato! Poi ci incamminiamo verso il lago Gandhi Sarovar dove furono disperse le ceneri del Mahatma; si sale per poco più di un’ora, facile camminata tranne per un punto dove si deve attraversare una cascata al guado, togliendosi le scarpe e le calze e immergendosi fino a metà polpaccio nell’acqua cristallina e freddissima.