05 October 2016

Migrazioni e maglev back to Hong Kong

Colazione molto proteica con gli avanzi di ieri: il mio preferito è il tortino di pesce. Anche l'anatra. Lo stufato di cane francamente non fa per me, sapore e aroma non mi convincono. E tanto riso, come sempre servito, anzi preso da ciascuno per sé nel cucinariso in cucina, durante la seconda metà del pasto. non dovrò mangiare per molte ore! 

Saluti sbrigativi con la famiglia, non usa abbracciarsi, tantomeno baciarsi, neanche tra genitori e figli. Il contrario diametrale di quello che sarebbe stata una partenza simile in Italia. O in Belgio, dove ho vissuto tanti anni, e i baci sulle guance sono addirittura tre invece di due. Io ci ho provato ad abbracciarli, un po' perché ci sono abituato, un po' perché gli voglio bene, hanno fatto tanto per Lifang, e un po' per vedere come reagivano. Sono stati gentili, hanno accennato a ricambiare l'abbraccio ma sono rimasti distaccati, quasi come se volessero fare attenzione a non farmi male! Credo non ci ripoverò, bisogna rispettare il loro modo di fare.

Ma non ho dubbi che nel cuore i genitori di Lifang siano altrettanto dispiaciuti di vederla partire come lo sarebbero genitori italiani. Anche se ci sono abituati, è da quando ha 12 anni che parte di casa, per studio, per lavoro, e adesso anche per amore, per me.


Poi via in Didi, l'Uber cinese, fino alla modernissima stazione ferroviaria di Chenzhou, da dove prendo il treno veloce per Changsha. La stazione è molto ben organizzata, a parte i controlli a raggi x dei bagagli cui le guardie della sicurezza non sembrano prestare alcuna attenzione. C'è moltissima gente, la prima settimana di ottobre è di festa in Cina, il 1° Ottobre infatti cade l'anniversario della fondazione della Repubblica Popolare, nel 1949, e tutta la settimana è di festa. 

La folla è ordinata, si sta tutti stretti nella enorme sala d'attesa aspettando che il tabellone indichi con caratteri verdi il numero e la destinazione del proprio treno, e solo allora è permesso scendere al binario. Ordinata ma non sempre educata: c'è chi occupa due posti, magari con il bagaglio di qualcuno che è andato al ristorante, mentre altri sono costretti a stare in piedi. Mamme che mettono i bambini a dormire occupando tre posti e guardano dall'altra parte se qualcuno si avvicina, magari un'altra mamma con bambino: è la giungla!

Una volta giù al binario devo trovare sa scritta del mio treno, ciascuna carrozza di ciascun treno è indicata con un diverso colore. Tutti in fila davanti al punto dove si apriranno le porte, e puntualissimo il treno si ferma con precisione millimetrica proprio lì. Un po' di trambusto per sistemare i bagagli (non c'è mai abbastanza posto, abbiamo tutti tante valigie, regali per le famiglie, cibarie fatte in casa che i cinesi amano riportarsi verso il luogo di lavoro.

E non solo i cinesi: anche io ho la valigia piena di noccioline coltivate dai miei suoceri (imbattibile per fragranza e croccantezza), bottiglie di salsa piccante al peperoncino, aglio e zenzero, germogli di bambù selvatici raccolti con fatica in mezzo a rovi spinosi dalla mia suocera nelle colline circostanti il villaggio di famiglia di YanJia. Stamattina me ne hanno dato più di quanto potessi farne entrare in valigia, il resto li porterà Lifang che resta qualche giorno in più per aspettare il compleanno del padre.

E poi tutti seduti e  via il treno accelera con decisione verso nord. L'annunciatrice ci spiega in perfetto inglese che siamo benvenuti sul treno "Dell'armonia" della compagnia CHR (China High-speed Railways). Poi ci raccomanda anche di non fumare, "perché come tutti sanno il fumo fa male alla salute e  potrebbe attivare l'annunciatore e causare l'arresto del treno. Poi finisce con il raccomandare a tutti di fare attenzione al momento di lasciare il treno e aiutare gli anziani ed i bambini. In caso di incidente, infine, esorta a non uscire da treno e soprattutto a non fumare. Peccato che l'annunciatrice non dica che non è consentito ascoltare video con il volume a palla durante tutto il tragitto perché questa è l'attività piuttosto fastidiosa (per me!) che sembra accomunare tutti i miei compagni di vagone!

A Changsha scelta amletica: come andare in aeroporto? Bus o trenino navetta? Scelgo senz'altro il secondo, perché sono curioso di provare le carrozze a levitazione magnetica. A parte il fatto che ovviamente ci mettiamo molto meno tempo del bus, devo dire che però mi aspettavo più velocità, più silenziosità, mentre il trenino è sì comodo ma sobbalza un po', insomma non sembra così speciale, ma forse sono un incontentabile!

All'arrivo a Hong Kong si nota subito che la temperatura è decisamente più alta, direi tropicale, anche se siamo relativamente vicini, ma le montagne dello Hunan isolano la provincia anche climaticamente. E c'è che è preoccupato anche della temperatura corporea dei viaggiatori in arrivo: alcuni di noi, credo a caso, vengono avvicinati da impiegati dell'aeroporto con un termometro che viene mirato alla fronte, ma per fortuna siamo tutti sani e  possiamo passare.

Mi sistemo all'hotel Cordis, a Mong Kok, gran bel posto senza i prezzi dei concorrenti più famosi di Kowloon.

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