05 October 2016

Primi inviti nel nostro appartamento e Parco della Cultura

Mattinata a casa a ricevere amici e soprattutto parenti che vengono a far visita per vedere il nostro appartamento. Un paio di dozzine di persone vanno e vengono, in ordine sparso. I più giovani non sono (e si capisce!) particolarmente interessati, giocano con i loro telefonini o guardano la TV. Gli adulti salutano e ci porgono, rigorosamente con due mani, le tradizionali buste rosse con dentro un po' di denaro, porta fortuna.

Commenti pacati, non particolarmente entusiasti anche se in fondo il nostro è proprio un gran bell'appartamento. Forse proprio per questo. Sono gelosi? Difficile capire. Solo uno zio, fratello di mio suocero, sembra sincero nel complimentarsi. Strano però che gli altri, quelli più freddini, invece tessano le lodi del nostro attico quando sono al telefono con chissà chi, amici, parenti, vicini di casa, colleghi. Forse pensano di far bella figura dicendo ad altri che in famiglia c'è una bella casa, sopra la media, ma non vogliono dare soddisfazione a noi direttamente. Piccolezze, la cosa non mi disturba poi tanto, anzi per nulla ma i miei familiari sono un po' delusi.

Il comportamento la dice lunga su come sia ancora importante in questa società cosa pensano e cosa dicono quelli che ci circondano. È un argomento che tornerà spesso nelle conversazioni che io posso beatamente ignorare perché non capisco nulla, ma Lifang mi traduce quel che basta per intuire uno spiraglio della mentalità.

Grande pranzo sul tardi, verso le 2 del pomeriggio, che si protrasse per un paio d'ore. Finalmente (dico finalmente perché cominciavo ad essere un po' stufo delle formalità) verso le 16.30 andiamo al Parco della Cultura, un enorme spazio verde pubblico ad una quindicina di minuti a piedi da casa.

Non è ancora finito, ci dicono che l'investimento sia stato di circa 500 milioni di Rmb (60 milioni di euro, più o meno) e il parco si estenderà per 144 ettari. Stanno completando una grande pagoda ed alcune piccole strutture accessorie, dicono un teatro, un tempio, vedremo, ma già si passeggia lungo sentieri curatissimi e puliti, fiancheggiati da aiuole fiorite. Piccoli altoparlanti nascosti nei cespugli irraggiano dolci melodie. 


Ci sono sculture di pietra di saggi del passato ed una grande statua di Shennong, il "Contadino Divino" cui la mitologia da lungo tempo ha attribuito il merito di aver introdotto le prime tecniche agricultura in Cina.

Shennong

Un grande lago curvilineo si spiega per forse un chilometro, e si può attraversare con ponticelli in stile tradizionale o pietre piatte disposte a pelo d'acqua. Non c'è pericolo, ci saranno massimo 50 centimetri di profondità, ma quello che basta per far nuotare beatamente migliaia di enormi pesci rossi che i bambini si divertono a nutrire con cibo venduto in bustine all'entrata. Un luogo sereno.


Tutto intorno grandi condomini, di almeno venti piani, forse di più, molti ancora in costruzione. Guiyang cresce. Avevamo pensato di comprare qui, ma alla fine Lifang saggiamente ha pensato che la nostra posizione sia migliore. Tanto per cominciare qui i prezzi sono molto più alti, edifici nuovissimi e location più sfarzosa, specialmente per gli appartamenti con vista sul parco. Ma la nostra è più vicina a tutti i principali servizi  e mercati, e comunque in un quarto d'ora a piedi possiamo comunque venire qui. Inoltre proprio accanto a casa nostra c'è il Parco della Giada, più piccolo ma altrettanto carino, di cui racconterò un'altra volta.


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