24 September 2016

Depart to Zhangjiajie

Oggi ci spostiamo su Zhangjiajie, il secondo polo turistico della provincia dell'Hunan. Decidiamo di prendere un'auto privata invece che affidarci ai mezzi pubblici, che avrebbero tempi lunghi e non ci porterebbero fino all'albergo che abbiamo prenotato. Sarebbe comunque necessario un taxi, quindi prenotiamo un Didi, l'Uber cinese. Una startup cresciuta rapidamente con ingenti finanziamenti, nazionali ed esteri. Anche Apple ha investito in Didi.

Anzi per essere precisi l'ex Uber cinese: proprio poche settimane fa l'azienda americana infatti ha venduto la sua branca americana, Uber China, a Didi, per 35 miliardi di dollari. Non in contanti ma in cambio di una compartecipazione, e Didi ha a sua volta ottenuto una piccola quota di Uber. Il tutto, pare, perché Uber perdeva soldi anche se sperava in una crescita a medio termine ed anche per pressione politica. Al partito non piace un'azienda straniera che sia venuta a conquistare un mercato immenso come quello dei taxi in Cina. Comunque alla fine tutti contenti, più o meno, Uber continua a far soldi con le sue azioni di questa società ex concorrente destinata a dominare il mercato più grande del mondo.

Didi adesso spopola: la usano tutti, si prenota e si paga come con un'app, proprio come Uber, si paga con Alipay o Wechatpay. Sono arrivati dopo ma hanno copiato bene. Adesso sta nascendo un universo informatico cinese,  spero non sarà staccato da quello del resto del mondo, sarebbe un peccato per tutti.

Per ridurre i costi accettiamo di condividere l'auto con una coppia cinese che va nella nostra stessa direzione. Il tutto organizzato da Xiao Tao (Piccola Onda) un simpatico ragazzone che abbiamo conosciuto ieri assieme alla sua ragazza durante il giro in barca. Non abbiamo lingue in comune, neanche mezza, ma comunichiamo! Credo che abbia negoziato una tariffa non ufficiale con un autista Didi, senza passare per la app, non so bene come, forse ha prenotato e poi cancellato, non faccio troppe domande.

Ce la caviamo con 268Rmb, o almeno così pensavamo. L'autista all'inizio è gentile, ci ha persino portato una bottiglia d'acqua a testa, e ci aiuta a caricare i bagagli, cosa non scontata in Cina. (O a Londra dove vivo: i Black Cab drivers sono carissimi e non staccano le chiappe dal sedile per aiutare con i bagagli neanche morti!)

La corsa è piuttosto scomoda, anche se ho avuto la fortuna di sedere davanti, accanto all'autista. Abbiamo tutti borse e bagagli tra le gambe, in braccio, persino dietro la testa di quelli seduti dietro. I due cinesi per fortuna parlano poco, sono presi con i loro telefonini a chattare con chissà chi, ma sono di stazza . Autostrada ottima, liscia e pulita. Si paga pedaggio, c'è un botteghino giusto fuori dalla città di Fenghuang. Accanto al quale svetta un enorme poster di Xi Jinping che esorta il popolo a costruire il socialismo, o qualcosa del genere, siamo partiti troppo in fretta perché mia moglie potesse tradurmelo. Ne vedremo altri. Uno recita "Everyone helps build and manage our home. A canyon of culture in Xianxi (un altro nome della provincia di Hunan)." Culto della personalità in fieri forse?

Arrivati in periferia di Zhangjiajie le due ragazze scendono, credo siano arrivate o prenderanno un bus. E lui si rifiuta di andare oltre. Noi siamo ancora ad almeno 45 minuti dal nostro albergo, fa caldo, abbiamo un bel po' di bagagli. Non capiamo, avevamo concordato 268 Rmb (sempre una cifra che finisce in 8, porta fortuna...) ma adesso vuole di più. Non ho ovviamente capito nulla della discussione tra lui e mia moglie, ma so che dopo qualche minuto eravamo da soli, io e lei, sul marciapiede, in mezzo ad una campagna, sotto un sole a picco. Non abbiamo pagato l'autista ovviamente. Non so come abbia fatto con Didi, la corsa è registrata sulla app. Comunque non importa, adesso dobbiamo trovare un'altra auto. Per fortuna l'app di Didi funziona bene e troviamo un'altra auto, 90Rmb e siamo in albergo!

Bagno ristoratore in piscina del Pullmann Hotel, la multinazionale è arrivata qui ma ha mantenuto il carattere cinese di questo albergo. Sul bordo della piscina leggo  "No Rough and Tumble and wear a swimming cap"!


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