13 June 2008

Film Review: Himalaya- the Forgotten Valleys, by Guy Cousteix, *****

A great collection of short documentaries on Ladakh, the Nubra Valley, the frozen river Chadar, Zanskar, Himachal Pradesh, Lahaul, Spiti and Kinnaur, the big caravan of Lopchak.

Unfortunately this DVD does not seem to be available anywhere at this time, I watched it in Brussels at Exploration du Monde. If anyone has any idea how to procure it please let me know!

In English and French.

See more of my reviews of films about India in this blog.

01 May 2008

Recensione: Verde e zafferano, a voce alta per la Birmania (2008), di Carmen Lasorella,***

Aung San Suu Kyi
Sinossi

La protesta dei monaci birmani contro il feroce regime del paese è scoppiata sui media nazionali nell'ottobre 2007, ma purtroppo non è così recente. Le purghe del regime cercano di cancellare da tempo i segni del bagno di sangue che è in atto da molti anni, mentre il resto dell'umanità, l'Occidente, la politica, la burocrazia, noi, restiamo sospesi fra l'indifferenza e la valutazione di un intervento. Eppure, è poi così lontana la Birmania? Il suo feroce regime militare fa affari con gli europei, gli americani, i cinesi, gli indiani, i russi... La Birmania acquista da questi paesi tecnologie e armi, e si sdebita con la droga, le gemme preziose, le prostitute-bambine, i legni pregiati


06 April 2008

Recensione: La Democrazia degli Altri, di Amartya Sen, *****

Sinossi

Le difficoltà incontrate dalla coalizione angloamericana nel secondo dopoguerra iracheno hanno portato alla ribalta il problema della possibilità di "esportare" forme di governo democratico, di matrice occidentale, in paesi che ne sono privi. Inserendosi in questo acceso dibattito Amartya Sen, premio Nobel 1998 per l'economia, illustra in queste pagine l'esistenza di secolari tradizioni democratiche in paesi attualmente oppressi da regimi totalitari, e invita a non commettere un ulteriore peccato di "imperialismo culturale": l'appropriazione indebita dell'idea di democrazia. Piuttosto, Amartya Sen ci suggerisce di esplorare e sviluppare quegli aspetti della democrazia che sono valori condivisi dalla storia dell'umanità intera.

07 March 2008

Book review: The Voyage of François Pyrard, transl. by Albert Gray, ****

Synopsis

The publications of the Hakluyt Society (founded in 1846) made available edited early accounts of exploration. The first series, which ran from 1847 to 1899, consists of 100 books containing published or previously unpublished works by authors from Christopher Columbus to Sir Francis Drake, and covering voyages to the New World, to China and Japan, to Russia and to Africa and India. Shipwrecked on the Maldives in 1602–1607, Pyrard de Laval learnt the local language and studied the culture, flora and fauna of the islands. On his escape to Goa he continued his cultural investigations in Portuguese India, before returning to France by way of Saint Helena and Brazil in 1611. His book, which included practical advice for French traders travelling to Asia and a phrase book for visitors to the Maldives, was an immediate success. This three-volume translation of the 1619 edition appeared in 1887–1890.


Review

Very useful reference by the French traveler, recently reprinted in its English translation by A. Gray. Detailed historical accounts of the islands, and lots of information on the people, fauna and flora. Obviously dated, but it remains one of the few books to cover the Maldives' ancient history up to the XVII century.







Collector's edition

20 February 2008

Film review: Apollo 13 (1995) by Ron Howard, *****


testo italiano a seguire

Synopsis

Ron Howard's Oscar-winning take on the Apollo 13 story. The mission, manned by astronauts Lovell (Tom Hanks), Swigert (Kevin Bacon) and Haise (Bill Paxton), starts out as a routine spaceflight which generates little media interest. But all that changes when an oxygen tank explosion cripples the ship and prompts the immortal line, 'Houston ... we have a problem'. Now Lovell and his crew have to struggle to keep going, while at Mission Control their colleagues Kranz (Ed Harris) and Mattingly (Gary Sinise) do everything they can to bring them home.


Review

Can a lunar mission be considered "travel"? I think so! Masterful interpretation by Tom Hanks and the other protagonists, and great direction. The movie marries human pathos for the human drama with an accurate documentation of the real events and its tecnological nuances. Excellent special effects considering the technolgy available in 1995. I was especially struck by the simulation of the absence of gravity via zero G flights that allowed sequences of only a few seconds at a time to be filmed.
The crew of Apollo 13from left – James A. Lovell, Jr, John L. Swigert, Jr., and Fred W. Haise, Jr.

The viewer is led to live through the adventure of a lunar trip, an exceptional event even though at the time (this was the third planned manned landing) it had come to be considered routine... until the accident, that is!
A passionate movie on an episode that today is famous only because the three men almost met tragedy. To me it taught the superficiality of many journalists who look for news only when danger looms. But also the morbid character of much of the TV audience, that is looking for excitement in danger and accidents, a bit like those who only watch car racing when someone dies as if it were a goal scored ina soccer match.

Excellent extras on the history of the Apollo program and interesting interviews with the real astronauts among others.



Sinossi

L'11 aprile 1970, il gigantesco razzo vettore Saturno V viene lanciato da Cape Kennedy e mette in orbita terrestre tre astronauti: il veterano Jim Lovell, comandante della spedizione, il pilota del modulo di allunaggio "LEM" Fred Haise, il pilota del "modulo di comando" Jack Swigert che, alla prima missione come Haise, è dovuto subentrare all'ultimo momento al collega Ken Mattingly, impedito per motivi di malattia. Il volo procede regolarmente e gli astronauti si apprestano a discendere sulla Luna: improvvisamente una forte esplosione, seguita da un subitaneo calo di pressione in uno dei serbatoi di ossigeno liquido del "modulo di comando", mette in allarme l'equipaggio e il centro di controllo diretto da Gene Kranz. Nessuno capisce cosa sia successo, e la missione deve in breve essere trasformata in un rischioso recupero, con il "LEM" divenuto una sorta di scialuppa di salvataggio cosmica, da cui i tre osservano con malinconia la Luna, mentre le ruotano attorno per ritornare sulla Terra. Le televisioni, disinteressate al momento del lancio, ora trasmettono moltissimi servizi sul pericoloso recupero. Mattingly viene convocato d'urgenza per simulare a terra tutte le manovre possibili nel "modulo di comando" per risparmiare energia e facilitare l'ammaraggio. Al dramma in cielo si aggiunge quello in terra dei familiari. Tutte le nazioni offrono il loro aiuto agli Stati Uniti. Anche il pontefice Paolo VI prega in piazza San Pietro per i tre uomini che devono affrontare anche lo stress del freddo, dovuto al risparmio di energia imposto da terra, e devono improvvisarsi artigiani confezionando un rudimentale filtro al litio per ridurre il tasso di anidride carbonica, salito a livelli intollerabili. Dopo aver per l'ultima volta acceso i motori del provvidenziale "LEM", per allinearsi con la Terra per il rientro, si trasferiscono nella capsula. Espellendo il "modulo di comando" vedono finalmente il danno: un intero pannello è saltato per l'esplosione. Capiscono, prima di ammarare regolarmente, quanti rischi abbiano corso.


Recensione

Una missione spaziale verso la luna può essere considerata un viaggio? Direi proprio di sì!

Interpretazione magistrale di Tom Hanks ma anche dei suoi colleghi e ottima regia. Il film coniuga perfettamente il pathos umano per il dramma che si svolge con una documentazione accurata degli aspetti tecnologici della vicenda. Ottimi effetti speciali per la tecnologia del 1995, e mi ha colpito in particolare come abbiano simulato l'assenza di gravità con voli a zero G che permettevano di filmare sequenze di solo una ventina di secondi per volta.

L'avventura di un viaggio verso la luna, in sé un fatto eccezionale che però al tempo (era la terza missione a prevedere un allunaggio umano) venne vissuta, anzi trascurata, fino al momento dell'incidente. Un film appassionante su una vicenda oggi famosa che tale non sarebbe stata se non si fosse sfiorata la tragedia. La vicenda di Apollo 13 mette a nudo la superficialità di tanti giornalisti che cercano la notizia solo nella tragedia. Ma anche di quel tipo di pubblico che vuol vedere gli incidenti come se fossero i gol di una partita.

Eccellenti gli extra sulla storia del programma Apollo e le interviste ai veri protagonisti della vicenda.

05 January 2008

La testuggine di Guraidhoo, atollo di Malé sud, Maldive

Continuo ad addentrarmi nei vicoli ed arrivo infine sulla strada principale del villaggio, immediatamente riconoscibile dai tanti negozi di articoli per turisti. Alle Maldive non c’è molto da comprare, e molto di ciò che è in vendita non è prodotto localmente, e dunque non mi interessa. Entro in uno di questi negozi dove ho notato una mia compagna di crociera, Filomena, detta Filo, intenta a contrattare l’acquisto di gioiellini di corallo, parei e conchiglie. Fu amore a prima vista. Appena messo piede sulle fredde maioliche del negozio, noto, per terra, tutte impolverate, quasi nessuno l’avesse neanche degnate di uno sguardo da anni, due grandi testuggini di legno. Ammetto di avere un debole per le sculture di legno, ne ho riportate a casa da un sacco di paesi in giro per il mondo, ma queste testuggini mi hanno subito colpito in modo speciale.

02 January 2008

Bodu Beru a Rakeedhoo, atollo di Felidhoo, Maldive

Lasciamo la barca ancorata in rada e in due gruppetti con il barchino d’appoggio e raggiungiamo il piccolo molo di legno di Rakeedhoo, dove siamo subito accolti da un gruppo di ragazzotti locali, chiaramente ma bonariamente compiaciuti del fatto che siamo solo quattro ragazzi con dodici ragazze al seguito. Chiedo retoricamente dove siano le loro ragazze, già sapendo la risposta, ma stavolta voglio proprio provare ad andare un po’ più a fondo con l’argomento. Mi dicono che le chiameranno per ascoltare la musica insieme a noi ed in effetti così sarà, anche se non proprio come mi sarei aspettato.

In attesa dell’esibizione faccio due passi per i vialetti bui. Non c’è un cane per strada. Nel senso, stavolta, che non c’è nessuno. Poi qualcosa si muove ad una trentina di metri da me e scorgo in lontananza qualche ragazza che passeggia, sono completamente coperte di nero tranne che per il volto. Un’abitudine diffusa nei villaggi, come potrò constatare ripetutamente, anche perché una recente legge maldiviana fa divieto a tutti i cittadini di circolare con un abbigliamento che nasconda l’identità dell’individuo, dunque volto scoperto. Forse un segnale di secolarizzazione, o forse un modo per la polizia di controllare meglio manifestanti scomodi. Comunque c’è anche in tanti altri paesi questa legge, ed anche da noi in Italia, retaggio degli anni di piombo, ma tutto sommato mi pare una legge giusta.

I ragazzi ci conducono verso alcune case e ci sistemiamo su tre lati di un’aula vuota di una scuola vicino al porto. Dopo poco arrivano i musicisti, una banda un po’ raccogliticcia ma simpatica di ragazzi di età diverse e qualche signore più attempato. Qualcuno ha un bel tamburo in mano ma la maggior parte di loro non ha strumenti, son vestiti come tutti i giorni, e si siedono lungo la parete dell’aula che noi abbiamo lasciato libera, sotto due finestre che danno su un cortile interno.

Nel quadro di queste finestre si notano i visi di alcune giovani donne, incappucciate di nero, che guardano dall’esterno cosa succede dentro l’aula. Una di loro tiene un neonato in braccio. Esco dall’aula, giro intorno all’isolato ed arrivo alla sala della festa da dietro, e posso così avvicinarmi alle ragazze che sono ancora alla finestra, a guardare divertite il pandemonio che succede dentro. Dopo qualche sguardo e qualche parola arriva un tizio, che se ne stava lì dietro nell’ombra, probabilmente un parente delle donne, che mi dice che è inutile parlarle perché tanto non parlano inglese. OK messaggio recepito... faccio qualche fotografia e me ne torno indietro. Forse mi sarei dovuto avvicinare accompagnato da una donna italiana, chissà, magari sarebbero state più a loro agio, o magari il torvo parente si sarebbe preoccupato di meno, ma non credo avrebbe fatto alcuna differenza.

Una decina dei ragazzi portano un bodu beru ciascuno e si sistemano davanti ai primi, cinque a destra e cinque a sinistra, in due file indiane contrapposte una di fronte all’altra. Appena tutti hanno preso posto, si scatenano le percussioni. Cominciano subito a suonare ritmi forsennati, accompagnandoli di canti e incitamenti. A turno, uno o due alla volta, i ragazzi senza strumenti si alzano in piedi e saltano verso il centro dell’aula cominciando danze vorticose, esuberanti, quasi esplosive. I nostri membri dell’equipaggio si uniscono presto ai locali. Dopo un po’ qualcuno di loro cerca di rompere il ghiaccio ed invitare le nostre ragazze a ballare...

Questo post è un estratto del mio libro sulle Maldive. Per comprare il libro in brossura o ebook formato kindle su Amazon clicca qui sotto.

30 November 2007

Concert: Pieter Wispelwey, Bach's six suites for cello, *****

Johann Sebastian Bach, 6 Suites for Cello Solo (complete)

Bach's Six Suites for Solo Cello are among the greatest works for the instrument; they represent a peak that every cellist feels the need to tackle. Pieter Wispelwey has played them on a number of occasions and has also made two magnificent recordings.

I went with a couple of friends and we had tickets way in the back of the Brussels Consevatorium, nothing better was available. However I told him to follow me and we sneaked as I usually do behind the scenes of the Conservatorium and sat on the floor of the closed off balcony to the left of the stage. Perfect! Just a few meters from the soloist. One heck of a concert to remember for life. Technically perfect, precise yet passionate, warm, colorful.

I have had the CDs of his second recordings for some time, and they are always a joy to listen, on par, or almost so, with those recorded by Rostropovich and Fournier, neither of whom however I ever had a chance to listen to live.

17 November 2007

Concert: Itzhak Perlman violin - Bruno Canino piano, *****

Program:

Franz Schubert, Rondo brillant, for violin and piano, op. 70, D 895

Ludwig van Beethoven, Sonata for violin and piano no. 5, op. 24, "Spring"

Richard Strauss, Sonata for violin and piano, op. 18

Encore: Bazzini, la ronde des Lutins, an impossibly challenging virtuoso piece, which you can here played by Perlman with another pianist.


Impressions:

This great violinist is one of the most outstanding musicians of our time. Together with Bruno Canino, his long-standing musical partner, Itzhak Perlman presented a programme with a harmonious balance between early Romanticism, with Schubert and Beethoven, and late Romanticism, with Richard Strauss.

Perlman is simply out of this world.

You can buy some of his greatest hits here:


15 November 2007

Book Review: In Viaggio - En Voyage - Travelling, by Savina Tarsitano, ***

This is a catalog of Savina's main work up to 2006. Here you will find excellent color photographs and several descriptions and illustrations of her installations around the world. One section is dedicated to her "islands" project, which has taken her to various islands in Europe, Greenland and the Caribbean. Her style is soft spoken yet can project stark contrasts and shadows, and never leaves the viewer indifferent.

Other sections are devoted to Brussels, where she has lived for a few years, her native Calabria, Liguria and Finland.


You can find more about Savina's work on her web page.

The book is available for sale from her publisher.





27 September 2007

Bibliography: Books on Tonga

This is my selection of most significant books on Tonga, a country I visited in 2007: culture, history, tourism, politics, and of course travelogues, I have tried to include as much as I could. I am gradually reviewing each book on Amazon and on this blog, and you will find all reviewed titles linked from the list below. Let me know if you have suggestions of titles to include in this list!

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Guidebooks and maps

Lonely Planet e Moon Book (ma è del 1999), entrambe su Tonga e Samoa.

History, politics and culture

Bain, Kenneth: “The Friendly Islanders: a Story of Queen Salote and Her People” (Hodder and Stoughton, 1967). The story of a Commonwealth administraton officer who lived in Tonga and Samoa all his life, got married and raised a family here.

Borsani, Ambrogio: Stranieri a Samoa (Neri Pozza 2006) Racconti sulla vita a Samoa di europei ed americani più o meno illustri, ma tutte esperienze interessanti.

Cartmail, Keith..: "Art of Tonga" (Univ of Hawaii, 1957). Pretty pictures of art in Tonga.

Childress, David H.: “Ancient Tonga and the Lost City of Mu’a, including Samoa, Fiji and Rarotonga” (Adventurers Unlimited Press, 1996). Archeological research, good pictures

Dale, Paul: "The Tonga Book" (Airleaf, 2006) The adventures of William Mariner in Tonga and the South meridionale in the early 1800s. There is also a complete version of Mariner's own writings, in two volumes, but it's  probably overkill for most readers.

Garzella, Simone: "Sottosopra" (Robin, 2006) Selezione di brevi storie di autori del Pacifico del Sud.


Pratt, Hugo: Una ballata del mare salato, fumetto ambientato nella regione al tempo della Grande Guerra.

Rutherford, Noel: Shirley Baker and the King of Tonga (Pasifika, 1996) The story of a missionary who helped make Tonga what it is today. Storia di un missionario del 1800 che ha influenzato la vita politica del regno.

Wood-Ellen, Elizabeth: Queen Salote of Tonga: The Story of an Era, 1900-1965 (Auckland: Auckland University Press, 1999). The history of Tonga through the life of the queen who ruled it for most of the XX century.

Travelogues

Ladyard, Patricia: "Friendly Island" (Davies, 1956)

Pigliasco, Guido Carlo: "Paradisi Inquieti" (Edt, 2000) Racconto di viaggio a Samoa.

Rosendal, Jorgen: “The Happy Lagoons” (London: Adventurers’ Club, 1961). Racconti di viaggio di un danese alla scoperta di Tonga.

Small, Cathy: "Voyages: From Tongan Villages to American Suburbs" (Cornell, 1997). Storie recenti di emigrazione da Tonga verso gli USA.

Whitty, Julia: "A Tortoise for the Queen of Tonga" (Mariner Books, 2002). La storia della tartaruga che si dice Cook regalò al Re di Tonga nel 1776 e che morì nel.... 1966! Ed altre storie.



Film

“Mutiny on the Bounty" Christian Fletcher actually put Captain Bligh on a lifeboat in Tonga!


26 September 2007

Recensione libro: Una ballata del mare salato (1967), di Hugo Pratt, *****


Sinossi

Novembre 1913, in tutto il mondo si sente aria di guerra a causa dell'imminente conflitto mondiale; Rasputin nel suo catamarano si dedica alla pirateria e durante un assalto fa prigionieri un ragazzo di nome Cain e una ragazza di nome Pandora, entrambi di buona famiglia, con l'intenzione di chiedere un riscatto.

Durante la navigazione incontra Corto Maltese, legato ad una zattera a causa di un ammutinamento di cui è stato vittima. Rasputin accoglie controvoglia Corto sulla sua imbarcazione e Corto ricambia collaborando con Rasputin nell'assalto ad una nave olandese che trasporta carbone, i due tuttavia vengono a lite quando Corto esprime il proprio disappunto davanti all'uccisione a sangue freddo del capitano della nave da parte di Rasputin.

L'intento dei due pirati è rivendere il carbone ai tedeschi, tuttavia per evitare complicazioni i due decidono di portare i due sequestrati fuori dalla vista dei tedeschi. Durante un fortunale il catamarano di Rasputin con a bordo Corto e i due ostaggi va a fondo e i ragazzi vengono catturati da una tribù di indigeni.

Corto e i due ragazzi rischieranno più volte la vita e vivranno diverse avventure per cercare di salvarsi. (da Wikipedia)


22 September 2007

Book review: Queen Salote of Tonga (1999), by Elizabeth Wood-Ellem, *****



Synopsis

This is an extensive biography of Queen Salote of Tonga. It is also a political and social history of the kingdom of Tonga between the years of 1900 and 1965. Researched over more than 20 years and written with the consent of the Tongan royal family, this book draws on the author's knowledge of Tongan society especially the role of rank, status and the complex marriage and kinship relations among the leading families. It is an in depth account of Queen Salote's skills in building and maintaining the loyalty of her people and the instability of the kingdom and in overcoming resistance both within and without Tonga. It is also a perceptive portrayal about individual personality, and gives a picture of ordinary people and daily people.







28 August 2007

24° g - 28 AGO (1a volta, Agente Marco nel Pacifico, si vive solo due volte!): trasferimento a Tongatapu e partenza

Sveglia alle 4 di mattina, un rapido nescafè con scatola di biscotti integrali che hanno l’aria di stare sulla mensola del balcone di Taki da qualche anno (non si vede la data di scadenza, solo che vengono dalle Figi, ma sono buoni) e poi via al traghetto. È ancora buio pesto ma le luci del traghetto sono già tutte accese e la maggior parte dei passeggeri ha già preso posto. Anzi posti. Infatti qui vale la regola che il primo che arriva bene alloggia, si sdraia ed occupa tra l’indifferenza generale tutta una panca da 4 o 5 posti a sedere. Ecco perché Taki mi aveva detto di andare presto se volevo sedermi per la traversata...

25° g – 28 AGO (2a volta): in volo per Samoa e fine del viaggio

Arrivo a Samoa alle ore 23 dopo il breve volo da Tonga, ma è la sera del ... 27 Agosto perché ho ripassato la linea del cambio della data, ma stavolta verso oriente. Dunque un’ora dopo il mio atterraggio è di nuovo il mattino del 28 Agosto 2007, giornata che mi appresto a rivivere per la seconda volta! Ma questa è tutta un’altra storia....

Ciao Tonga, a presto, sono sicuro che tornerò. Anzi la prossima volta ci potrei restare, questo potrebbe essere un bel posto per venire a finire la vita!