17 September 2018
Suzhou to Hangzhou by fast train, tea ceremony
In fact there is someone around: the lifeguard, who looked kind of bored on top of his high chair until he approached me and said something that I did not understand but then pointed to his head and it was clear he wanted me to wear a swimming cap. Most pools require that in China these days. I tried to explain in my broken Chinese that I am completely bald, and rubbed my clean cupola with both hands to drive the point home. He insisted a couple of times, pointing to a sign on the wall that made it clear it was mandatory, but I insisted even more and in the end he smiled, climbed back up his high chair, and left me alone.
In the afternoon we take a trusted didi cab to the station, but when we reach the modern building I realize I forgot Lifang's necklace in the hotel's safe, even though she had asked me twice to check the safe before check-out. Now, if I had forgotten to check, that would be bad. But I HAD checked, and still forgot the necklace, so that made me feel even worse. Leaving it behind was not an option, this was a special one I had bought her in New York.
But my wife is not someone who gives up easily. She almost got upset, but regained her cool quickly and while calling the hotel, she told me to wait and stay put with both eyes peeled on our bags while she rushed back to the hotel. She made it quite fast and found the necklace, but we now had another problem. We would have missed out train, and we had a dinner appointment with one of her former English students in Hangzhou tonight. It would have been regrettable and impolite to cancel.
No worries: on the taxi back to the station she changed our reservation to a later train, though this one would depart from another station, so we had to rush across town with the local underground, which was slightly stressful but we made it! Just before boarding we even managed to grab a bit of black pepper beef and pork belly with white rice.
The train ride was smooth, the new CHR (China High-speed Rail) trains are quiet and very fast, over 300km/h. The passengers however do not always meet expectations one has on such luxury service. Most people are either on their cell phone, or streaming videos, without earphones, or both at the same time and at high volume. Some passengers even smoke though it is strictly forbidden!
In the end we made it on time to meet our friend, who took us for a tea ceremony in an upscale teahouse by the West Lake. here is a short video. He was a soft-spoken person, a manager in a large automotive company who said little but always made a lot of sense. He quoted Confucius to us: "Is it not a pleasure to have friends visiting from afar?"
In Chinese 有朋自远方来,不亦乐乎? (yǒu péng zì yuǎnfāng lái, bú yì lè hū?)
16 September 2018
Suzhou garden and merchants
Mattinata al famoso Giardino dell'umile amministratore. Sito Unesco come patrimonio dell'umanità, è un immancabile punto di riferimento di ogni visitatore della città. Architetture tradizionali perfettamente restaurate, bacini d'acqua con pesci rossi enormi, verde lussureggiante ovunque.
Un cartellone ci informa che ci sono state anche 9000 persone qui dentro a visitare questa enorme casa che proprio tanto umile non sembra. Oggi però siamo solo 1600. Nonostante l'affollamento si respira un'aria pacifica, l'atmosfera resta serena. Fa molto caldo. La prossima volta spero di venirci la mattina presto, appena apre, con meno gente e aria fresca.
Quando abbiamo finito chiamiamo un Didi per andare a casa. Didi è l'equivalente cinese di Uber, anzi ha rilevato Uber in Cina due anni fa, pagando con azioni. Pare anche sotto pressione politica, infatti in queste settimane Didi ha annunciato un programma chiamato "Volante della bandiera rossa", che vuol dire promessa di assumere qualche migliaio di autisti membri del partito comunista. Non solo, ha promesso anche di metterli in evidenza nella fila per l'assegnazione delle corse, dando priorità rispetto agli autisti che non hanno la tessera del partito. Non proprio un criterio meritocratico. Ma per ora funziona benissimo, lo usiamo spesso. Costa poco, sono di solito puntuali e gentili, o almeno più gentili degli autisti dei taxi. Per esempio aiutano con le valigie.
A quel punto si avvicina un taxi e ci chiede dove vogliamo andare. Al che ci offre la stessa tariffa di Didi, quindi accettiamo e cancelliamo la prenotazione Didi. Mentre ci porta in albergo si lamenta della concorrenza di Didi, proprio come i tassisti romani si lamentano di quella di Uber. Però, a differenza dei colleghi romani, i tassisti cinesi si rimboccano le maniche e affrontano il mercato che cambia. E soprattutto, a differenza dei tassisti romani, conoscono le strade e sanno usare il navigatore.
La sera, dopo cena, a spasso per gli ampi spazi dell'albergo. C'è un grande negozio di giada e antichità, il proprietario ci offre forti sconti, dice che vuole liquidare tutto e aprire un ristorante di "noodles", si fanno più soldi. Per finire la serata andiamo a fare una passeggiata per una delle vecchie strade "hutong" restate a Suzhou. Anche qui entriamo in un negozio di giada e antichità e, sorpresa: il proprietario ci offre forti sconti, dice che vuole liquidare tutto e aprire un ristorante di "noodles", si fanno più soldi!
15 September 2018
Suzhou colazione, seta e perle
Al nostro albergo scendiamo per colazione ed un bel tavolo accanto ad una luminosissima finestra sul giardino è libero. Facciamo per prendere posto ma arriva un cameriere che ci dice che il tavolo è riservato, così come un altro tavolo accanto. Sono i due più bei tavoli del ristorante. Io/ mi sarei pure accomodato altrove, ma naturalmente Lifang non accetta la spiegazione, insiste e alla fine il manager cede e ci fa accomodare al tavolo.
Mentre facciamo colazione noto che almeno una dozzina di altri clienti dell'albergo provano a sedersi al tavolo con vista n.2, accanto al nostro, ma vengono tutti cortesemente allontanati dal manager. Nessuno osa contraddirlo come ha fatto Lifang. Sono fortunato ad averla come moglie, per tanti motivi, cui oggi si aggiunge quello di poter fare colazione al miglior tavolo dell'albergo! E comunque, durante l'ora abbondante in cui ci siamo gustati l'ottima colazione al buffet, nessun cliente con la "prenotazione" si è presentato al tavolo accanto al nostro, che è rimasto vuoto. E nessuno, manco a dirlo, ha reclamato una prenotazione per il nostro, di tavolo! Chiaramente era una finzione, non c'erano prenotazioni.
Probabilmente il manager tiene i due migliori tavoli liberi senza prenotazione, in caso si presentasse qualche cliente notabile, qualche suo superiore, oppure, verosimilmente, un dirigente del partito comunista. Non ho prove di questo, ma so che succedeva spesso nei paesi comunisti dell'Europa orientale. Ai ristoranti come al teatro, qualche posto veniva tenuto libero per i grandi capi, just in case...
Solo vero la fine dell'orario di colazione, mi pare fossero le 10.30, quando il buffet stava per chiudere, ad una coppia di tedeschi ritardatari fu acconsentito di sedersi all'agognato tavolo con vista vicino alla finestra!
Oggi saliamo su un piccolo bus per fare un giro guidato della città. Non è il mio modo preferito di viaggiare ma abbiamo poco tempo e per una prima infarinata della città si può fare.
Prima fermata al "Lingering Garden". Giardino tradizionale cinese ben curato e preservato con strutture in legno e sculture in bronzo di notevole interesse.
Ripartiamo per il fiume e sul bus la guida parla ininterrottamente per 45 minuti. Nessuno lo ascolta, tutto sono presi a chiacchierare o guardare i loro telefonini, ma pare qui sia usanza - mi è capitato varie volte - che la guida comunque parli senza pause, soprattutto per fare pubblicità a prodotti commerciali. Ogni tanto fa qualche osservazione sulla vita di coppia (mi traduce Lifang) si come vivere serenamente insieme per tanti anni. Non so come faccia, quasi non respira, parla velocissimo senza pause per tre quarti d'ora.
Anche sulla barca, stessa cosa. Una guida che accende la bocca e non la spegne per tutto il tragitto, cercando di vendere qualche cartolina o souvenir che fa vedere e poi lanciando qua e là alcuni patetici aneddoti sulla città, che Lifang mi traduce ma che risparmio al lettore! Qualche volta fa una risatina per le sue proprie battutine, ma nessuno dei passeggeri reagisce in alcun modo.
Mentre scendiamo un funzionario della compagnia di navigazione, con tanto di mostrina che legge, a scanso di equivoci in inglese, "Chinese Crew", come se qualcuno potesse avere dubbi, cerca di venderci mazzi di carte da poker. Vai a capire.
Ci fermiamo per pranzo in un ristorante sulla strada. Un grande locale pieno di locali e turisti cinesi, mentre non si vedono stranieri. A giudicare dai profumi che provengono dalle cucine dovremmo mangiar bene. Ordiniamo un menù completo da 35 Rmb, ma la cameriera ci dice che non c'è più, esaurito. Invece ce ne propone un altro da 108 Rmb. Lifang naturalmente sente puzza di bruciato, ci sono quintali di cibo ti tutti i tipi che escono dai pentoloni, stanno solo cercando di farci spendere di più, e ce ne andiamo. A pochi passi c'è un altro ristorante, simile, e qui prendiamo un menù da 35 Rmb. Infatti i cibi sono identici al precedente, forse sono la stessa azienda. Riso con ortaggi vari ripassati al wok e un pezzo di maiale all'osso in salsa appena piccante, ottimi!
Il "museo" della seta in realtà, manco a dirlo, è un meganegozio. Ci fanno una dimostrazione di alcuni minuti su come si coltivano i bachi e su come si tesse la seta, e poi via al negozio a cercare di vendere. Bellissimi Copri-piumino, lenzuola e federe per cuscino in seta liscissima, molto invitanti, tra i 4.000 e gli 8.000 Rmb. Se compri il copri-piumino ti regalano il piumino!
I prezzi non sarebbero male se confrontati all'Europa, ma Lifang decide di non comprare. Potremo acquistare online, sui siti per grossisti, risparmiando e con consegna a casa nostra! Il commercio online ha decollato alla grande in Cina, anche se i siti sono spesso solo in cinese d dunque non ancora mirati ad una clientela straniera.
Stessa cosa alla vicina "fabbrica" di perle. Cinque minuti di presentazione dell'allevamento delle ostriche perlifere e della loro lavorazione e poi via ai banchi dell'immenso negozio, che si sviluppa su vari piani.
Perle per gioielli di colore bianco, grigio e persino oro. Poi creme di perla per la pelle, maschere facciali per rendere liscia la pelle a base di perla, polvere di perla (non mi ricordo a che serviva) e per finire... dentifricio di pasta di perla! Con la madreperla invece tanti oggetti, quello che più mi ha colpito è un cucchiaio per massaggiare.
14 September 2018
Treno per Suzhou
Oggi ce ne andiamo a Suzhou in treno.
Stazione nuova e ben organizzata, tranne che per i controlli di sicurezza, che sono organizzati qui, come in tutte le stazioni ferroviarie cinesi, e persino in molte stazioni della metropolitana delle grandi città, sul modello di quelli degli aeroporti.
Solo che a differenza di quelli degli aeroporti qui a Suzhou le guardie non prestano alcuna attenzione a quello che passa. La suoneria non scatta mai quando un passeggero che attraversa il cancelletto a rilevatore magnetico, nonostante non ci abbiano chiesto di toglierci le cinte o le scarpe, o di levare dalle tasche oggetti metallici. Anche i bagagli vengono infilati in una grande macchina a raggi X e qualcuno butta un occhio stanco sui monitor, ma nessun bagaglio viene controllato. Speriamo bene.
La novità oggi sono i massaggi automatici in sala l'attesa, 20 Rmb per 20 minuti su una comoda poltrona nera dentro alla quale si agitano meccanismi misteriosi che producono colpetti di piacevole pressione, a sorpresa, su varie parti del corpo, soprattutto schiena e gambe.
Ma sono i treni che sono impressionanti. Arrivano puntuali, a pochissimi minuti l'uno dall'altro, e all'avvicinamento di ogni convoglio il relativo numerino sul tabellone diventa prima giallo poi verde e via giù tutti al binario a mettersi in fila ordinata davanti al punto, preciso al centimetro, dove è indicato che ci saranno le porte quando il missile si sarà fermato.
All'arrivo prendiamo le camere nel bell'albergo Pan Pacific costruito nelle mura della città vecchia, fa parte dell'antica muraglia adesso, dormiamo dentro un pezzo di storia.
E poi via nel giardino/museo Pan con la torre di Ruiguang, adiacente, con la carta magnetica della stanza l'ingresso è gratuito. Tipico giardino cinese, rigorosamente dotato degli elementi essenziali che ogni giardino deve avere: uno o più ponti, una pagoda o a volta una struttura architettonica alternativa, una roccia con cascata d'acqua in un lago, (i pesci rossi nel lago sono un optional quasi obbligatorio) e molti fiori, tra i quali non manca mai il loto nel lago.