26 December 2002

9° g - 26 DIC: Varanasi e dintorni: Sarnath e Jaunpur

Giornata in visita col nostro bus nei dintorni di Varanasi (decido di posticipare la visita alla città stessa, dove il bus non serve, per poter far partire lo stesso alla volta di Bhopal, dove ci riprenderà alla fine della nostra prima notte in treno).

Oggi andiamo a Sarnath, dove Buddha inizio a predicare, uno dei pochi centri buddhisti ancora attivi in India, e con un ricco museo archeologico, da non perdere. Poi Jauntar, importante centro islamico a 80km da Varanasi (2+2 ore in bus! ma ne vale la pena).

A Sarnath il fulcro dell'attenzione è un grande stupa. Ci sono moltissimi monaci che ci girano intorno, prostrandosi fino a terra e allungando le mani protette da speciali tavolette di legno in avanti.

Un monaco mi chiede in inglese se sono buddista. Gli dico che sono interessato ma non sono veramente un buddista. Mi risponde: "Forse un giorno, lentamente, lentamente."

Vari monaci conducono sessioni di preghiera e meditazione tutto intorno allo stupa, ci sono anche molti occidentali che partecipano.

Al lato dello stupa c'è anche un museo, abbastanza sgarrupato. (vedi libretto)

A seguire ci dirigiamo verso Ramnagar ma la strada è bloccata e dobbiamo rinunciare. Vedo molti bambini che lavorano raccogliendo stracci in una montagna di immondizia ai margini della città.

Il bus ci porta per le campagne per due ore e mezzo sulla via di Jaunpur. Molti piccoli villaggi di capanne fatte con mattoni di fango. Medaglioni di sterco secco sono metodicamente accumulati ai lati della strada. Hanno un diametro di circa 20 centimetri e sono il combustibile più utilizzato per cucinare e riscaldare le capanne.

Lo standard delle costruzioni contrasta con le divise colorate ed impeccabili dei bambini che vanno a scuola, ovviamente a piedi, percorrendo chilometri lungo le strade assieme a camion e vacche.

Arrivati a Jaunpur visitiamo due moschee, che una volta devono essere state molto imponenti ma oggi sono alquanto trascurate, quasi in rovina. Nugoli di bambini ci circondano, vogliono essere fotografati anche se non chiedono soldi.

La sera, tornati a Varanasi, prepariamo il grosso dei bagagli e li consegnamo al bus che si mette in marcia per Bhopal dove lo troveremo fra un paio di giorni. Noi prenderemo il treno.

Ristorante per la cena: Kamesh Hut garden restaurant, dietro il Pradeep tel 202689, lento come tutti ma buono e simpatico, stanno rimodernando il giardino.

Cerco trasporti per visitare Varanasi in serata e poi domani. Tramite il proprietario dell’albergo ho incontrato uno strano figuro, tale Prins, che di primo acchito non ispirava nulla di buono ma poi si è rivelato utile ed affidabile. Con lui quale ho concordato il seguente pacchetto: lui ci ha organizzato un giro in barca a remi sul Gange di 3 ore + servizio di barca a motore di 30 min fino al forte di Ramnagar per tutti a 400 Rp; inoltre 7 rickshaw a pedali a disposizione per tutto il giorno per girare tutta la città per 200 Rp.

Il prezzo totale (600 Rp per tutti i trasporti) è molto buono, anche troppo buono… il trucco sta nel …… indovinate un po? Esatto!! Il negozio!!! Dove ci siamo impegnati ad andare alla fine di tutto il tour. Trattasi del Indian Art Exposition di un certo Ramesh al 28-142 del Samarpan market. Lì alcuni di noi hanno comprato qualche seta (prezzi né meglio né peggio che altrove) e siamo stati tutti contenti. I barcaioli altrimenti chiedono prezzi spropositati (noi abbiamo ospitato sulla nostra barca due ragazze giapponesi cui stavano per spillare 800 Rp) e con un gruppo numeroso il negoziato ripetuto con i rickshaw ad ogni tragitto diventerebbe tedioso.

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