27 December 2002

10° g - 27 DIC: Varanasi

Giornata iniziata presto, prima dell’alba ci vengono a prendere i rickshaw e andiamo ai ghat, che sono poi le rive del fiume.

Percorso in barca a remi per tre ore su e giù per il Gange, sembra un girone dantesco con le fiamme sulle pire che bucano la bruma grigia.

Quindi andiamo al forte di Ramnagar.

Quindi in giro in rickshaw per templi e infine giro di acquisti ed ulteriori passeggiate nella zona vecchia. Ad un certo punto Mirko, uno dei miei compagni di viaggio, vede che il pedalatore del nostro rickshaw è molto stanco e si offre di prendere il suo posto! Il tizio è incredulo poi con un certo imbarazzo gli lascia la sella e viene a sedersi sulla carrozzina con noi. Probabilmente l'unica volta nella sua carriera che è pagato per essere trasportato!

Le due giapponesi che abbiamo accettato di ospitare sulla nostra barca (vedi ieri) volevano lasciare una ulteriore mancia di 100 Rs ai rematori, ma questi sorprendentemente non hanno accettato, dicendo che erano stati già pagati e bastava così!

Rickshaw

A motore o a pedali, utilissimi per spostamenti nelle città, indispensabili a Varanasi. Contrattare chiaramente il prezzo prima, 15 Rs per mezzo (2-3 persone) bastano per percorsi brevi , fino a 30 per quelli più lunghi. A volte conviene pattuire un forfait per tutta la giornata, o la mezza giornata, p.es. per fare un giro dei principali siti da visitare a Varanasi.

Molti cercano si offrono di portarci gratis a patto che a) andiamo in certi ristoranti che “poi danno da mangiare anche a loro” (come a Agra, ma in un caso abbiamo visto che si sono presi la percentuale percentuale dal ristorante, che vi viene caricata sul conto) o che b) visitiate il solito negozio (percentuale). Perdita di tempo e discussioni quando al negozio nessuno compra nulla. Alla fine è meglio contrattare un prezzo per andare dove si vuole e basta.

Cremazioni

Uno dei momenti più intensi del viaggio, vale la pena vederle sia la mattina presto, con le fiamme che si intravedono nella bruma dell’alba dalla barca; sia durante il giorno, da terra, nella concitazione generale.

Ufficialmente è vietato fotografare, ma alle famiglie dei defunti non importa molto se state a distanza. Invece sarete assediati da mafiosetti locali che minacciano di chiamare la polizia se fate fotografie …senza pagarli! I più meschini chiedono soldi non per sé, non sia mai!, ma per i vecchietti moribondi degli ospizi sul fiume, o per comprare legna per aiutare i roghi delle famiglie povere.

Io mi sono regolato così: ho fotografato a distanza e senza esagerare; ho dato qualcosa ai vecchietti dell’ospizio dal cui balcone si vede bene tutta la scena, ma direttamente nelle loro mani, non ai mafiosetti; ho lasciato in pace le famiglie dei defunti; e ho mandato a quel paese i mafiosetti che mi hanno inseguito cercando soldi, o al massimo ho loro dato qualche rupia per evitare discussioni. Cautela comunque, e meglio non essere soli con questi lestofanti intorno.

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