28 October 2003

12° g - 28 OTT: Auli, Pipalkoti, lasciamo il Garwal e trasferimento in Kumaon

Mattinata ad Auli, stazione sciistica per la classe media indiana, impianti rudimentali ed scassatelli ma paesaggio da sogno. Si prende una funivia (un po’ cigolante, ma ci fidiamo) da Joshimath e si raggiunge in cima un’ampia radura che domina la valle e dalla quale si vede, stagliata nel blu cristallino del cielo, la maestosa cima del Nanda Devi, la più alta montagna interamente in India, quasi 8000 metri. Chiacchieriamo con una famiglia di Goa, marito curioso di noi stranieri, moglie grassottella, bambini anch’essi ipernutriti e iperabbigliati, un po’ come in Italia, solo che qui fanno più impressione perché contrastano con i fisici asciuttissimi della maggior parte dei pellegrini che abbiamo incontrato in queste terre – e degli Indiani in generale, che tra i tanti problemi che hanno non annoverano certo, per ora, quello dell’eccesso adiposo! Per loro, che vengono dalla regione costiera e sono abituati a palme e temperature tropicali, stare qui è ancora più strabiliante di quanto non lo sia per noi, che in fondo siamo abituati alle Alpi e all’Appennino. Il panorama è veramente eccezionale, volendo si possono fare passeggiate in quota ma il tempo è sempre tiranno e se vogliamo arrivare in Kumaon prima che faccia buio dobbiamo ripartire.

Ridiscesi con la funivia, proseguiamo in auto, sosta pranzo ancora al botteghino di fronte al barbiere di Pipalkoti (soprannominato da Fabrizio la “pakhoda place” date le quantità industriali che ne abbiamo consumato sui tavolini disposti un po’ a casaccio sulla strada e puliti occasionalmente dalle leccate delle vacche!) e poi via per Kausani. Lungo la strada incontriamo centinaia di donne, in gruppi di 10-12, in lunghe file indiane ben coreografate per i sentieri, e sfarzosamente abbigliate di sari colorati, con i caratteristici anelli d’oro al naso, che portano enormi cesti di letame sulla testa verso i campi da seminare; non saprei dire perché, ma stona vedere giovani donne abbigliate ed ingioellate di tutto punto spargere sterco nei campi... Lasciamo alle nostre spalle la parte spirituale del viaggio e dell’Uttaranchal Pradesh (il Garhwal) per entrare in quella più turistica (il Kumaon).

Qui è tutto più organizzato, pulito, accogliente e naturalmente costoso; al posto dei pellegrini ci sono gli ... Indiani metropolitani in vacanza, in fondo siamo a solo 3-4 ore da Delhi. Si mangia decisamente meglio, e meno male!, dato che le nostre riserve di nutella e affettati sono finite... Si possono fare fantastiche camminate tra le montagne, ma manca l’aspetto religioso che è invece prevalente alle sorgenti del Gange.

No comments:

Post a Comment

All relevant comments are welcome and will be published asap, but offensive language will be removed.