25 April 1989

2° g - 25 Apr: Mosca - sulla Germania, in metropolitana

Incontro con Irina S., IMEMO (Istituto delle Relazioni Internazionali e l'Economia Mondiale dell'Accademia delle Scienze dell'URSS).
 Esperta dei problemi tedeschi (parla tedesco bene, inglese male). Mi dice che la questione tedesca non è mai stata chiusa; perché avrebbe dovuto esserlo? Tuttavia è stato un errore pensare alla questione tedesca solo in termini di riunificazione. Ci sono altri aspetti: il ruolo di RFT e RDT, le relazioni intertedesche. La riunificazione ci sarà, non ci sono dubbi, forse in 50 o 100 anni, ma ci sarà. Tuttavia l'URSS, nell'era della parità nucleare, non la teme. Bisogna inoltre tenere in considerazione il fattore umano della questione: i tedeschi non sono solo oggetti, ma anche soggetti delle relazioni internazionali. Come esperta di questioni intertedesche mi sembra un po' deboluccia...
Alla mia domanda se lei apparteneva al gruppo di quelli che dicono che la Dottrina Brezhnev è morta o a quelli che dicono non sia mai esistita dice "senza dubbio alla prima". Ha scritto un articolo sulla questione di cui mi legge uno stralcio, ma non me lo può dare perché "sarà pubblicato in Occidente, forse dal New York Times o dal Washington Post". Vedremo.

La metropolitana di Mosca
 La metropolitana "Lenin" è molto efficiente oltre che architettonicamente interessante, almeno in alcune stazioni. Costruita negli anni trenta resta un simbolo della città. Forse assieme al sistema di comando e controllo delle armi nucleari sovietiche, gestito dal KGB, è la cosa che funziona meglio nel paese. Passa un treno ogni minuto circa, carrozze spartane ma adeguate. Non è molto economica per gli stipendi di qui: abbonamento mensile 6 rubli, biglietto singolo 5 kop. su uno stipendio medio di 160-170 rubli. Per i corridoi delle stazioni abbondano vecchiette ricurve a novanta gradi (come fanno a non cadere?) che chiedono l'elemosina. Noto che non c'è praticamente nessuno che sorride. Fiumi di visi pietrificati scorrono per le scale mobili velocissime. Solo alcune coppie, in genere sui 20-30 anni, hanno l'usanza di abbracciarsi in pubblico con l'uomo che appoggia, quasi con atteggiamento disperato, la testa sul collo della donna, occhi chiusi, e lei che invece guarda avanti, seria e composta (anche perché se no quando la scala mobile arriva alla fine cadrebbero tutt'e due!). Una volta ne ho viste tre di seguito di queste coppiette, su una scala mobile altrimenti deserta dopo la mezzanotte, ed è uno spettacolo assai curioso.

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