04 November 2019

Ci qo kou, "città vecchia" di Chongqing

Piccola zona di Chongqing, preservata più o meno come era prima della modernizzazione della Cina, una specie di museo a cielo aperto.

Non c'è moltissimo, se non un piacevole passeggio con tanti turisti cinesi e un sacco di leccornie da mangiare, cucinate e servite in banconi e ristorantini lungo la strada.

Quasi tutti i cuochi dimostrano dal vivo come si preparano le specialità che hanno da offrire.

Mi piacciono molto i torroni con arachidi e tè verde.

Si vendono anche strani (per me!) impasti piccanti che servono per condire la cucina del Sichuan, nota per essere tra le più piccanti di tutta la Cina.



Tè di tutti i colori letteralmente!

Spezie in polvere macinate al momento da graziose ragazze.



Qualche negozio vende peperoncino, che qui si consuma in quantità industriali, e lo preparano davanti a tutti in enormi wok in cui lo girano usando delle vanghe da giardino al posto dei mestoli!



Mi incuriosisce una piccola libreria di fumetti dell'epoca maoista, molti sono di storie della guerra contro i giapponesi, ne compro qualcuno.

Nel negozio anche molte illustrazioni di Mao, manifesti, riviste un po' dovunque, compro un manifesto con Mao e il Dalai Lama, quando si parlavano, in effetti sono immagini di quando erano molto giovani, ne è passato di tempo...

Moltissima gente in giro anche se oggi è giorno lavorativo, non posso pensare ad un fine settimana.

C'è anche un tempio buddhista, si salgono un bel po’ di scale per arrivarci, ma non c'è quasi nessuno. Molte sale di preghiera, c'è sempre un monaco o monaca in attesa di offerte o comunque a far da guardia alle sale del tempio.

Stranamente ci sono cartelli di divieto di fotografare un po' ovunque. Facciamo qualche piccolo voto e lasciamo delle offerte.

In cima alla collinetta del tempio c'è una sala da tè con un bel terrazzo, ci sediamo a idratarci con un tè verde e uno rosso, fermentato?, noccioline e semi di girasole. Difficili da mangiare, bisogna sbucciarli con i denti e far cadere il seme in bocca per poi buttar via la buccia. Lifang ha cercato di insegnarmi tante volte ma non ci riesco, quindi me li mangio interi, con tutta la buccia, non è male soprattutto quando è speziata.

Ci sono molte zanzare e la barista ci porta uno zampirone, che ci permette di restare un po’ a goderci il tè e il panorama senza essere massacrati dagli insetti.

03 November 2019

Dazu caves

 I have been here before, see my post of 2011 in this blog.

Dazu, Niche of Sakyamuni Entering Nirvana, end XII cent. AD

01 November 2019

Apple maps of the world

This is an Apple map of the world I saw on my Macbook while in China. Interesting that there are no names of countries, except for China. For all other countries, you can only see the names of the capital cities. In the South China Sea, the Nine-Dash Line is clearly visible.


And this is the Apple map of the world I could see on my same Macbook while in Europe. You can read the names of all countries and territories as well as their capital cities. And the nine-dash line is nowhere to be seen.



And this is the coffee mug I bought in Guiyang and use every day...




31 October 2019

Condominio a Chongqing

Oggi passa da casa la nostra donna delle pulizie, una ragazza semplice e gentile. Non è proprio una specialista, anzi abbastanza approssimativa nelle pulizie, specialmente bagno e cucina, ma per un mese va bene così. Mentre lavora non si fa scrupolo di scatarrare e sputazzare. Io sto lavorando nel salotto, la sento ma non la vedo, immagino sputi nel cesso o almeno nel lavandino, chissà. Occhio non vede...

Esco a fare una passeggiata, il quartiere non è il massimo del fascino ma mi piace immergermi nella megalopoli cinese come un locale e non come un turista.

Al piano terra c'è una guardia per la sicurezza del condominio, cosa abbastanza comune qui, ma non fa nulla. Non chiede documenti a chi entra e chi esce, non chiede neanche dove vanno. Però ha una bella uniforme blu compreso cappello con visiera. È molto preso nel suo ruolo.

Nell'ascensore c'è una TV ma trasmette solo pubblicità. Le pareti sono tappezzate di manifestini pubblicitari dei ristoranti del vicinato. Mai perdere un'opportunità per fare soldi!

Cerco sempre un contatto visivo con chi capita in ascensore, così per scambiarsi un sorriso, oppure per provare qualche parola del mio cinese, ma guardano sempre fissi il telefonino o per terra, chiaramente evitano la comunicazione. Un po’ come capitava in Italia nel palazzo dove abitavo con i miei a Roma, quando il lentissimo ascensore ci metteva 40 secondi (senza soste) a fare i sette piani. Se capitava qualcuno non si parlava mai, si schiacciavano i bottoni dei rispettivi piani e poi guardavano tutto il soffitto. Io guardavo loro, specialmente da bambino.

Nei corridoi ai piani le luci sono normalmente spente, si accendono con il rumore, per cui si sentono tutto il giorno le persone che arrivano o escono di casa che urlano o sbattono i piedi per terra per accendere! Lo faccio anche io, funziona! E si risparmia corrente.

Le porte degli appartamenti non hanno chiave ma solo lucchetti elettronici a combinazione. Così il proprietario la può cambiare ogni volta anche a distanza con una app sul telefonino. utilissimo per dare codice temporaneo ad amici, donna pulizie, inquilini, che poi viene disattivato e cambiato quando vanno via.

Subito fuori dal palazzo c'è il giardinetto di una scuola con bambini che giocano, la mattina scandiscono un uno-due-tre senza pausa per varie ore, un po’ monotono, non so cosa contino, forse è una specie di marcia anche se sono fermi in fila al loro posto.

Accanto all'entrata ci sono grandi cassette di sicurezza, anch'esse con lucchetto a combinazione, che servono per le consegne degli acquisti online. Il postino inserisce i pacchi e chiude. Poi la sera quando il compratore torna a casa scansiona il codice a barre della cassetta che gli è stata comunicata via una speciale app e lo sportello si apre. Il compratore ritira il pacco e richiude, e la cassetta è pronta a ricevere il prossimo pacco. Ingegnoso.

Poi però, forse non bastano i loculi, c'è anche negozietto buio e un po’ sudicio con consegna dei pacchi a mano. Anche qui si arriva con un codice a barre e l'impiegata trova il pacco tra i mille accatastati solo apparentemente alla rinfusa e lo consegna. C'è sempre anche un cane che scodinzola qui e lì, credo sia dell'impiegata. C'è sempre anche un bambino che gioca con il cane, forse il figlio. Pare che gli asili siano costosi a Chongqing, e non sempre è facile trovare posto.