Non c'è moltissimo, se non un piacevole passeggio con tanti turisti cinesi e un sacco di leccornie da mangiare, cucinate e servite in banconi e ristorantini lungo la strada.
Quasi tutti i cuochi dimostrano dal vivo come si preparano le specialità che hanno da offrire.
Mi piacciono molto i torroni con arachidi e tè verde.
Si vendono anche strani (per me!) impasti piccanti che servono per condire la cucina del Sichuan, nota per essere tra le più piccanti di tutta la Cina.
Tè di tutti i colori letteralmente!
Spezie in polvere macinate al momento da graziose ragazze.
Qualche negozio vende peperoncino, che qui si consuma in quantità industriali, e lo preparano davanti a tutti in enormi wok in cui lo girano usando delle vanghe da giardino al posto dei mestoli!
Mi incuriosisce una piccola libreria di fumetti dell'epoca maoista, molti sono di storie della guerra contro i giapponesi, ne compro qualcuno.
Nel negozio anche molte illustrazioni di Mao, manifesti, riviste un po' dovunque, compro un manifesto con Mao e il Dalai Lama, quando si parlavano, in effetti sono immagini di quando erano molto giovani, ne è passato di tempo...
Moltissima gente in giro anche se oggi è giorno lavorativo, non posso pensare ad un fine settimana.
C'è anche un tempio buddhista, si salgono un bel po’ di scale per arrivarci, ma non c'è quasi nessuno. Molte sale di preghiera, c'è sempre un monaco o monaca in attesa di offerte o comunque a far da guardia alle sale del tempio.
Stranamente ci sono cartelli di divieto di fotografare un po' ovunque. Facciamo qualche piccolo voto e lasciamo delle offerte.
In cima alla collinetta del tempio c'è una sala da tè con un bel terrazzo, ci sediamo a idratarci con un tè verde e uno rosso, fermentato?, noccioline e semi di girasole. Difficili da mangiare, bisogna sbucciarli con i denti e far cadere il seme in bocca per poi buttar via la buccia. Lifang ha cercato di insegnarmi tante volte ma non ci riesco, quindi me li mangio interi, con tutta la buccia, non è male soprattutto quando è speziata.
Ci sono molte zanzare e la barista ci porta uno zampirone, che ci permette di restare un po’ a goderci il tè e il panorama senza essere massacrati dagli insetti.
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