Review
When they decided to leave Italy to find a better future in America, in 1905, Fred Olivi's parents surely could not imagine that their son would become famous forty years later for dropping the most powerful weapon in history on the far away Japanese Empire! This is a personal history more than war history. The personal history of one of the many million Italians who contributed to make America for what it is, both in peacetime and at war. Fred joined the Air Force and on 9 August 1945 was assigned as copilot to the "Bockscar", the B-20 bomber that was to undertake the second nuclear bombing in history, three days after that of Hiroshima.
19 June 2007
14 June 2007
Book review: Shirley Baker and the King of Tonga (1971), by Noel Rutherford, *****
Old print of Tonga, click to view in larger size |
Synopsis
Of all the Pacific island nations only Tonga has retained a degree of lasting political independence. It was Tupou I, the first king of Tonga, who established an internationally recognized nation. A shrewd and determined politician, he enlisted the aid of a rebellious Weslyan missionary. Noel Rutherford's book is an account of the life and times of this gruff, bewhiskered minister from London's East End, the Reverend Shirley Baker. A curious character ofter at odds with hs peers, Baker's achievements, whether motivated by altruism or self-preservation, contributed greatly to the Tonga as we know it today. With an introduction by 'Eseta Fusitu'a. (from the book's back cover)
Review
A passionate account of the life and work of a very atypical English missionary who arrived in Tonga in 1876 and spent years as trusted advisor to its first king. He identified with the country and learned the language. He also did more than most for the preservation of its independence and dignity. This was no easy task in the face of English and German interference in the last two decades of the XIX century. He ruffled many feathers and an assasination attempt nearly sent him to his grave. When he died in 1903 no one wanted to bury him, not even his own church, but the King flew his flag at half mast. Today, many Tongans believe they owe more for the preservation of their culture to this man than to any other.
Location:
Nukualofa, Tonga
24 April 2007
NECROLOGIO: Boris Eltsin, un gigante del XX secolo
Eltsin intima a Gorbaciov di leggere un documento al Soviet russo |
Quando arrivò a Mosca nel 1985 per guidare il potentissimo apparato del partito comunista locale, corrotto e fatiscente, ci mise poco a capire che il compito affidatogli da Gorbaciov, attuare la perestrojka (ristrutturazione) nella capitale, era una missione impossibile. Da membro del Politburo, il massimo organo decisionale dell’URSS, cercò invano di convincere i gerontocrati ed i neo-stalinisti che bisognava girare pagina.
Location:
Russia
22 April 2007
Book review: Ibn Battuta in the Maldives and Ceylon, transl. by Albert Gray, *****
Portrait of Ibn Battuta at the museum of Malè |
This edition is a reprint of the translation by Albert Gray, first published in 1882 in Ceylon.
A must read for anyone interested in understanding Maldivian history.
01 April 2007
Visit of the Vittoriale degli Italiani, home of Gabriele D'Annunzio
Gabriele D'Annunzio was an iconic writer that polarized Italian literary critics during his lifetime and continues to do so decades after his death.
His home is still an incredible collection of stuff that made his life in peace and war.
The museum is worth a detour if you are around Lake Garda.
The MAS (Mezzi d'Assalto Siluranti), a highly successful family of weapon systems of the Italian navy in WW I and II.
Here is a model from WW I.
Pictures were not allowed in most of the home so here is a few I took where I could. You can find more pictures of additional items here on Wikipedia. His home was full to the brim with all kinds of art and mementos.
I feel close to him in his abhorrence of empty spaces. Horror vacui it was called, and I share it a bit in my home.
His home is still an incredible collection of stuff that made his life in peace and war.
The museum is worth a detour if you are around Lake Garda.
The MAS (Mezzi d'Assalto Siluranti), a highly successful family of weapon systems of the Italian navy in WW I and II.
Here is a model from WW I.
Pictures were not allowed in most of the home so here is a few I took where I could. You can find more pictures of additional items here on Wikipedia. His home was full to the brim with all kinds of art and mementos.
I feel close to him in his abhorrence of empty spaces. Horror vacui it was called, and I share it a bit in my home.
Italian warship Puglia |
Location:
Salò Province of Brescia, Italy
15 March 2007
Recensione: Bolivia, di Anna Maspero, ****
Sinossi
Una guida per andare alla scoperta di una terra cui la Pachamama ha regalato alcuni fra i paesaggi più spettacolari del pianeta.
Racchiusa fra le alte cime delle Ande e la natura esuberante dell'Amazzonia, la Bolivia è riuscita a conservare un'incredibile biodiversità grazie a un'enorme varietà di ecosistemi: dalle distese giallo oro dell'altopiano, al bianco accecante dei salares, alle centinaia di lagune nelle cui acque popolate da fenicotteri si riflettono le cime innevate dei vulcani, alla selva tropicale e alle savane dell'Oriente, dove i maggiori parchi del Paese custodiscono un'incredibile varietà di vita animale e vegetale.
Per gli amanti della storia non mancano preziose città coloniali e siti archeologici di primaria importanza, come quello di Tiahuanaco, centro cerimoniale e politico dì una raffinata civiltà che esercitò un enorme influenza sull'evoluzione delle culture andine e su quella inca in particolare. Ma soprattutto la Bolivia ha conservato la sua forte identità culturale e un patrimonio di tradizioni indigene fra i più ricchi e autentici dell'America del Sud, ancora non trasformato in folclore ad uso turistico. Atmosfere che si respirano soprattutto durante le feste, come quella famosissima della Virgen de Urkupiña, e nei coloratissimi mercati, di cui il più conosciuto è sicuramente quello di Tarabuco.
Un capitolo è dedicato a La Paz, una città davvero unica nella sua incredibile topografia multilivello, che si sviluppa dai quartieri indigeni sul fianco alto e scosceso della montagna, attraverso il centro coloniale fino alla ricca area residenziale sul fondo della conca al riparo dai gelidi venti dell'altopiano.
La guida intende affrontare in modo approfondito la natura, la storia, la cultura e le tradizioni della Bolivia, offrendo nella seconda parte diversi e accurati itinerari per muoversi in libertà e sicurezza nella complessa e varia geografia del paese, itinerari che possono essere modificati, collegati fra loro e personalizzati in base agli interessi di ciascuno.
Il tutto è raccontato in prima persona nello stile che caratterizza le guide Polaris, con consigli utili, box di approfondimento, un ricco corredo fotografico e un'esauriente cartografia. Scopo della guida è soprattutto offrire al viaggiatore delle chiavi di lettura per catturare l'essenza più profonda di questa terra e della sua gente.
Recensione
Senza dubbio la migliore guida sulla Bolivia disponibile in italiano, anche se per i suggerimenti di dove mangiare e dormire suggerirei forse le Lonely Planet o comunque il web. Polaris non è conosciuta per eccellere in questo aspetto più pratico del viaggio. Traspare l'approccio culturalmente impegnato dell'autrice. Unico svantaggio è che il formato e la carta pesante, per quando di pregevole fattura, risultano un po' pesanti da portare in viaggio. Comunque il libro è ben rilegato e resiste bene allo strapazzamento di un viaggio un po' avventuroso per le montagne del paese.
Potrebbero essere migliorate la cartine geografiche, anche se alcune piccole mappe sono utili per gli itinerari locali delle principali zone di visita. Infine, l'autrice è anche fotografa ed il libro è ben infarcito di fotografie a colori ed in bianco e nero che rendono molto bene l'atmosfera dei luoghi.
Si può approfondire la lettura sulla Bolivia visitando questo portale dedicato cui contribuisce l'autrice.
L'Autrice
Laureata in lingue e letterature straniere con specializzazione in letteratura anglosassone e iberoamericana, ha fatto del viaggio -la sua passione di sempre- un modo di vita. E quando non è in giro per il mondo, si rifugia nel suo buen retiro in una fattoria sulle colline sopra il lago di Como, per scrivere reportages per riviste di viaggio e programmare nuove partenze. Ha visitato innumerevoli paesi, privilegiando l’America del Sud e l’Asia. Seguendo le orme del nonno che vi emigrò cento anni fa, ha visitato il Perù e proseguendo verso sud si è innamorata della Bolivia. Mettendo a frutto la sua più che ventennale esperienza lungo i sentieri meno battuti del mondo, viaggiando sola o accompagnando gruppi, dopo aver percorso la Bolivia dall’alto delle montagne innevate fino alle distese lunari dei salares e alla selva amazzonica, propone qui gli itinerari e i luoghi che possono meglio mostrarne la grande ricchezza naturale e culturale e aiutare a catturarne l’essenza più profonda, con la speranza che questa guida possa essere per il lettore un prezioso compagno di viaggio.
Tutti i proventi derivati dai diritti d'autore della guida saranno devoluti direttamente a favore dell'Associazione Magie delle Ande per contribuire alla costruzione di un Centro per Disabili nel villaggio andino di Huaro.
Una guida per andare alla scoperta di una terra cui la Pachamama ha regalato alcuni fra i paesaggi più spettacolari del pianeta.
Racchiusa fra le alte cime delle Ande e la natura esuberante dell'Amazzonia, la Bolivia è riuscita a conservare un'incredibile biodiversità grazie a un'enorme varietà di ecosistemi: dalle distese giallo oro dell'altopiano, al bianco accecante dei salares, alle centinaia di lagune nelle cui acque popolate da fenicotteri si riflettono le cime innevate dei vulcani, alla selva tropicale e alle savane dell'Oriente, dove i maggiori parchi del Paese custodiscono un'incredibile varietà di vita animale e vegetale.
Per gli amanti della storia non mancano preziose città coloniali e siti archeologici di primaria importanza, come quello di Tiahuanaco, centro cerimoniale e politico dì una raffinata civiltà che esercitò un enorme influenza sull'evoluzione delle culture andine e su quella inca in particolare. Ma soprattutto la Bolivia ha conservato la sua forte identità culturale e un patrimonio di tradizioni indigene fra i più ricchi e autentici dell'America del Sud, ancora non trasformato in folclore ad uso turistico. Atmosfere che si respirano soprattutto durante le feste, come quella famosissima della Virgen de Urkupiña, e nei coloratissimi mercati, di cui il più conosciuto è sicuramente quello di Tarabuco.
Un capitolo è dedicato a La Paz, una città davvero unica nella sua incredibile topografia multilivello, che si sviluppa dai quartieri indigeni sul fianco alto e scosceso della montagna, attraverso il centro coloniale fino alla ricca area residenziale sul fondo della conca al riparo dai gelidi venti dell'altopiano.
La guida intende affrontare in modo approfondito la natura, la storia, la cultura e le tradizioni della Bolivia, offrendo nella seconda parte diversi e accurati itinerari per muoversi in libertà e sicurezza nella complessa e varia geografia del paese, itinerari che possono essere modificati, collegati fra loro e personalizzati in base agli interessi di ciascuno.
Il tutto è raccontato in prima persona nello stile che caratterizza le guide Polaris, con consigli utili, box di approfondimento, un ricco corredo fotografico e un'esauriente cartografia. Scopo della guida è soprattutto offrire al viaggiatore delle chiavi di lettura per catturare l'essenza più profonda di questa terra e della sua gente.
Recensione
Senza dubbio la migliore guida sulla Bolivia disponibile in italiano, anche se per i suggerimenti di dove mangiare e dormire suggerirei forse le Lonely Planet o comunque il web. Polaris non è conosciuta per eccellere in questo aspetto più pratico del viaggio. Traspare l'approccio culturalmente impegnato dell'autrice. Unico svantaggio è che il formato e la carta pesante, per quando di pregevole fattura, risultano un po' pesanti da portare in viaggio. Comunque il libro è ben rilegato e resiste bene allo strapazzamento di un viaggio un po' avventuroso per le montagne del paese.
Potrebbero essere migliorate la cartine geografiche, anche se alcune piccole mappe sono utili per gli itinerari locali delle principali zone di visita. Infine, l'autrice è anche fotografa ed il libro è ben infarcito di fotografie a colori ed in bianco e nero che rendono molto bene l'atmosfera dei luoghi.
Si può approfondire la lettura sulla Bolivia visitando questo portale dedicato cui contribuisce l'autrice.
L'Autrice
Laureata in lingue e letterature straniere con specializzazione in letteratura anglosassone e iberoamericana, ha fatto del viaggio -la sua passione di sempre- un modo di vita. E quando non è in giro per il mondo, si rifugia nel suo buen retiro in una fattoria sulle colline sopra il lago di Como, per scrivere reportages per riviste di viaggio e programmare nuove partenze. Ha visitato innumerevoli paesi, privilegiando l’America del Sud e l’Asia. Seguendo le orme del nonno che vi emigrò cento anni fa, ha visitato il Perù e proseguendo verso sud si è innamorata della Bolivia. Mettendo a frutto la sua più che ventennale esperienza lungo i sentieri meno battuti del mondo, viaggiando sola o accompagnando gruppi, dopo aver percorso la Bolivia dall’alto delle montagne innevate fino alle distese lunari dei salares e alla selva amazzonica, propone qui gli itinerari e i luoghi che possono meglio mostrarne la grande ricchezza naturale e culturale e aiutare a catturarne l’essenza più profonda, con la speranza che questa guida possa essere per il lettore un prezioso compagno di viaggio.
Tutti i proventi derivati dai diritti d'autore della guida saranno devoluti direttamente a favore dell'Associazione Magie delle Ande per contribuire alla costruzione di un Centro per Disabili nel villaggio andino di Huaro.
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Location:
Bolivia
Recensione: A come Avventura, di Anna Maspero, *****
Sinossi
Ventuno lettere dell’alfabeto per altrettanti racconti e riflessioni legati al viaggio. Un alfabeto che mescola vita vissuta, storie, popoli e costumi su temi diversi, offrendo spunti per nuovi percorsi reali e mentali a chi nel viaggio cerca l’esperienza di ambienti naturali e di culture differenti, ma anche un diverso punto di osservazione sul mondo.
A ciascuna lettera corrisponde un tema che offre lo spunto per i moderni viaggiatori che vogliono vivere la vera esperienza dell’andare, cercando di ricomporre quel complesso puzzle di interculture che stanno alla base della filosofia del moderno pellegrino.
Per ciascuna riflessione un frammento di viaggio, immagini, narrazioni lungo sentieri fuori dai percorsi più battuti e attraverso i più svariati “altrove”, senza cedere alla tentazione di un falso esotismo, né inseguire avventure impossibili.
Un libro di e sul viaggio, ma anche "da" viaggio perché può essere letto di un fiato o assaggiato un poco per volta, partendo dalla fine o dall'inizio, aprendolo a caso o scegliendo l'argomento che più aggrada. Un atto d'amore per il viaggio e per il mondo, pur senza nasconderne le contraddizioni, dove si fondono culture tradizionali e falsi esotismi autonomia e condizionamenti, creatività e ripetitività, riduzione dei bisogni e consumismo.
Non importa se il viaggio è lungo o breve, lontano o vicino, individuale o di gruppo, itinerante o stanziale. Ciò che conta è la motivazione che ci spinge a partire e la nostra attitudine verso le realtà che incontriamo lungo il cammino. Ritorno dopo ritorno, sentiremo di appartenere a una sorta di "società dei viaggiatori" che possiede delle mappe meno assolutistiche, ma più ampie e flessibili per orientarsi nella vita e per osservare noi stessi, l'altro e il diverso. Perché ognuno di noi è il frutto dei luoghi cui appartiene, ma anche delle strade che percorre.
Recensione
Un libro unico nel suo genere. L'autrice è una viaggiatrice di lungo corso, spacializzata in alcuni paesi, tra cui la Bolivia, di cui ho recensito qui la guida scritta da lei, ma a suo agio a tutte le latitudini. Sempre in cerca di capire l'essenza dei paesi e soprattutto dei popoli che incontra. Anna ha viaggiato da sola, con amici e come guida di gruppi, sempre alla ricerca di percorsi fuori dai sentieri più scontati.
Si può non essere d'accordo con Anna, ma ogni capitolo di questo libro fornisce spunti di riflessione e dibattito sul come e perché oggi si viaggia. Ben scritto, problematico, aperto, critico, impegnato quel che basta per far concentrare il lettore senza stressarlo!
I lettori possono anche seguire il lavoro di Anna Maspero sul suo blog.
Ventuno lettere dell’alfabeto per altrettanti racconti e riflessioni legati al viaggio. Un alfabeto che mescola vita vissuta, storie, popoli e costumi su temi diversi, offrendo spunti per nuovi percorsi reali e mentali a chi nel viaggio cerca l’esperienza di ambienti naturali e di culture differenti, ma anche un diverso punto di osservazione sul mondo.
A ciascuna lettera corrisponde un tema che offre lo spunto per i moderni viaggiatori che vogliono vivere la vera esperienza dell’andare, cercando di ricomporre quel complesso puzzle di interculture che stanno alla base della filosofia del moderno pellegrino.
Per ciascuna riflessione un frammento di viaggio, immagini, narrazioni lungo sentieri fuori dai percorsi più battuti e attraverso i più svariati “altrove”, senza cedere alla tentazione di un falso esotismo, né inseguire avventure impossibili.
Un libro di e sul viaggio, ma anche "da" viaggio perché può essere letto di un fiato o assaggiato un poco per volta, partendo dalla fine o dall'inizio, aprendolo a caso o scegliendo l'argomento che più aggrada. Un atto d'amore per il viaggio e per il mondo, pur senza nasconderne le contraddizioni, dove si fondono culture tradizionali e falsi esotismi autonomia e condizionamenti, creatività e ripetitività, riduzione dei bisogni e consumismo.
Non importa se il viaggio è lungo o breve, lontano o vicino, individuale o di gruppo, itinerante o stanziale. Ciò che conta è la motivazione che ci spinge a partire e la nostra attitudine verso le realtà che incontriamo lungo il cammino. Ritorno dopo ritorno, sentiremo di appartenere a una sorta di "società dei viaggiatori" che possiede delle mappe meno assolutistiche, ma più ampie e flessibili per orientarsi nella vita e per osservare noi stessi, l'altro e il diverso. Perché ognuno di noi è il frutto dei luoghi cui appartiene, ma anche delle strade che percorre.
Recensione
Un libro unico nel suo genere. L'autrice è una viaggiatrice di lungo corso, spacializzata in alcuni paesi, tra cui la Bolivia, di cui ho recensito qui la guida scritta da lei, ma a suo agio a tutte le latitudini. Sempre in cerca di capire l'essenza dei paesi e soprattutto dei popoli che incontra. Anna ha viaggiato da sola, con amici e come guida di gruppi, sempre alla ricerca di percorsi fuori dai sentieri più scontati.
Si può non essere d'accordo con Anna, ma ogni capitolo di questo libro fornisce spunti di riflessione e dibattito sul come e perché oggi si viaggia. Ben scritto, problematico, aperto, critico, impegnato quel che basta per far concentrare il lettore senza stressarlo!
I lettori possono anche seguire il lavoro di Anna Maspero sul suo blog.
05 March 2007
Recensione: I Nullafacenti (2008), di Pietro Ichino, ****
Sinossi
"Perché, mentre si discute di tagli dolorosi alla spesa pubblica per risanare i conti dello Stato, nessuno propone di cominciare a tagliare l'odiosa rendita parassitaria dei nullafacenti?" Il 24 agosto 2006, dalle colonne del "Corriere della Sera", Pietro Ichino lancia una proposta che scuote il mondo politico e sindacale...
"Perché, mentre si discute di tagli dolorosi alla spesa pubblica per risanare i conti dello Stato, nessuno propone di cominciare a tagliare l'odiosa rendita parassitaria dei nullafacenti?" Il 24 agosto 2006, dalle colonne del "Corriere della Sera", Pietro Ichino lancia una proposta che scuote il mondo politico e sindacale...
Location:
Italy
04 March 2007
Recensione: Novecento, di Alessandro Baricco, *****
Sinossi
Il libro racchiude la storia, raccontata dall'amico suonatore di tromba, sotto forma di monologo, di Danny Boodmann T. D. Lemon Novecento, pianista sul transatlantico Virginian. Abbandonato sulla nave da emigranti, viene allevato da uno dei componenti dell'orchestra. I suoi elementi naturali divengono il transatlantico, il mare e la musica. Non è mai sceso a terra e vive ed esiste solo sul Virginian dove presto diventa un pianista di successo. Anche se non ha mai visto che mare e porti, viaggia moltissimo, con la fantasia, carpendo le notizie dai passeggeri che incontra. A 32 anni decide di scendere a terra, ma all'ultimo momento ci ripensa e corre a rifugiarsi nuovamente nell'antro della nave.
Recensione
Breve libro concepito come pièce teatrale da recitare sotto forma di monologo. Io ho anche assistito ad una rappresentazione, e consiglio di farlo ma solo dopo aver letto il libro. Invece il film di Tornatore è cosa molto diversa: pur essendo un ottimo film, con azzeccatissima colonna sonora di Ennio Morricone, a mio avviso non può sostituire la lettura del libro.
Il libro racchiude la storia, raccontata dall'amico suonatore di tromba, sotto forma di monologo, di Danny Boodmann T. D. Lemon Novecento, pianista sul transatlantico Virginian. Abbandonato sulla nave da emigranti, viene allevato da uno dei componenti dell'orchestra. I suoi elementi naturali divengono il transatlantico, il mare e la musica. Non è mai sceso a terra e vive ed esiste solo sul Virginian dove presto diventa un pianista di successo. Anche se non ha mai visto che mare e porti, viaggia moltissimo, con la fantasia, carpendo le notizie dai passeggeri che incontra. A 32 anni decide di scendere a terra, ma all'ultimo momento ci ripensa e corre a rifugiarsi nuovamente nell'antro della nave.
Recensione
Breve libro concepito come pièce teatrale da recitare sotto forma di monologo. Io ho anche assistito ad una rappresentazione, e consiglio di farlo ma solo dopo aver letto il libro. Invece il film di Tornatore è cosa molto diversa: pur essendo un ottimo film, con azzeccatissima colonna sonora di Ennio Morricone, a mio avviso non può sostituire la lettura del libro.
Location:
Atlantic Ocean
14 February 2007
Negazionismo e libertà di opinione
La Germania, presidente di turno dell’Unione Europea per il primo semestre del 2007, ha riproposto a Gennaio, in occasione del 62° anniversario della liberazione di Auschwitz, di rendere la negazione dell’Olocausto (il negazionismo) e il mettere in mostra i simboli del nazismo, in primis la svastica, un reato in tutta Europa. Dico ri-proposto perché l’idea fu già avanzata due anni fa, e fu bloccata proprio dall’allora governo di centro-destra italiano, d’intesa con i laburisti inglesi di Blair, in quanto lesiva della libertà di espressione. Un’opposizione non di destra o di sinistra dunque, ma di due governi che ritenevano la libertà di opinione un bene supremo ed intoccabile.
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