24 August 2003

18° g - 24 AGO: Shiraz (Gita a Persepoli e Pasargade)

Intera giornata dedicata all’archeologia, partire presto, c’è tanto da vedere e non si possono non prevedere delle soste di ristoro e di riposo. Pasargade, Naqsh-è-Rostam, Naqsh-è-Rajab. Noi abbiamo lasciato Persepoli alla fine, con il tramonto, ed è stata una buona idea, sia per la luce più favorevole ad apprezzare le rovine, ed a fotografare, sia per la temperatura che altrimenti sarebbe stata insopportabile. Abbiamo deciso di tralasciare Shapur e passare la seconda giornata a disposizione a Shiraz città.

Siccome il bus si è rotto siamo costretti a non rientrare a Shiraz e mangiare a Persepolis mentre lo riparano. Il ristorante si chiama Parsian, e si trova uscendo dal sito di Persepoli, si cammina sempre dritto forse 1 km o poco più ed è sulla sinistra. Arredamento incredibilmente kitsch, con animali ed alberi di gesso colorato, ma a me è piaciuto! Cucina buona, anche il servizio. 4 USD a testa.

23 August 2003

17° g - 23 AGO: Kerman – Shiraz

Lunghissimo trasferimento in bus attraverso paesaggi desertici, desolati ma a tratti affascinanti. Ci fermiamo per strada a comprare fichi secchi e freschi.

Come albergo stiamo allo Shiraz Eram, ottimo, centrale, 35 USD la doppia, TLF, ottima colazione compresa. A cena in uno dei tanti lungo la strada Chamran, affollata dai locali, sulle colline sovrastanti la città verso nord - ovest. Piacevole ed interessante, si mangia tra migliaia di iraniani che fanno il picnic sulle aiuole, e ci sono spesso mercatini e mostre lungo la strada.

22 August 2003

16° g - 22 AGO: Kerman (gita a Mahan)

Kerman non prende più di mezza giornata, ma Mahan è un gioiellino e vale varie ore. Da segnalare soprattutto il mausoleo di Ali ed i famosissimi giardini, dove si può pranzare con frutta, bere, fumare il qalyan, molto piacevole.

Interessante il Bazar per tappeti, tessuti vari, spezie. A cena in un ristorantino sulla sinistra dell’albergo, verso la piazza Azadi, dall’altra parte della strada, grande sala con musica dal vivo, gradevoli salette intime con tapperi ed arredamenti molto iraniani.

Book Review: Honeymoon in Purdah, by Alison Wearing, ***

Synopsis
With a love of travel, Alison Wearing invites us to journey with her to Iran. She went looking for what lay beneath the media's representation of Iran and found a country made up of welcoming, curious, warmhearted, ambitious men and women. With humor and compassion, Wearing gives Iranians the chance to wander beyond headlines and stereotypes.

21 August 2003

15° g - 21 AGO: Yazd – Bam – Kerman

Lunghissimo trasferimento attraverso il deserto, attraversiamo Rafsanjan, città dei pistacchi, eccellenti, ne facciamo scorta. Proseguiamo quindi per Bam, la patria dei datteri (mai, ma veramente mai mangiati così buoni) e sede della fortezza del film “Il Deserto dei Tartari” di Zurlini, ispirato al libro di Dino Buzzati. Arriviamo in tempo per visitarla per circa un’ora e mezzo, sarebbe stato meglio averne avuto un po’ di più. A Bam ci sono pochissimi alberghi, sono piccoli e spesso, come nel nostro caso, pieni. Dunque prenotare prima per telefono, ma con il cambio dei numeri telefonici noi non ci siamo riusciti, oppure preventivare un rientro a Kerman, come abbiamo fatto noi. Dormiamo all’hotel Akhavan, camere doppie a 26 USD compresa la colazione. Ottime camere, e c’è accesso a internet, anche se lento. A cena in albergo per 4 dollari a testa, buona e abbondante.



[Sulla visita alla fortezza di Bam, crollata per un terremoto pochi mesi dopo, ho scritto questo post speciale.]

20 August 2003

14° g - 20 AGO: Yazd

Giornata a spasso per i vari siti di Yazd, finiamo nel pomeriggio alle torri del silenzio, un po’ fuori città, impressionanti, da non mancare, anche se dagli anni ’50 è stato proibito agli Zoroastriani di far “purificare” i corpi dei loro cari defunti facendoli sbranare dagli avvoltoi.

Al tramonto siamo di nuovo in città, bella la vista dalla “casa di Hussein”, dotate di un sistema naturale di aria condizionata per cui una specie di camino viene costruito sopra una fontana ed in cima ad esso il vento crea una depressione che favorisce l’evaporazione dell’acqua con conseguente rinfrescamento dell’ambiente circostante, ingegnoso!

Prelibatissimi i prodotti della storica fabbrica di dolci Khalifeh Ali Rahbar, in centro, sulla Amir Chaghmagh, bello lo spettacolo della preparazione dei dolci, che si possono anche assaggiare: ottimi per scorte di calorie in bus!