20 September 2016

A passeggio per Fenghuang

Fettuccine cinesi, tipica colazione

Colazione molto cinese oggi, ma ormai ci sono (quasi) abituato e anzi quando mi alzo la mattina non vedo l'ora di scegliere specialità che non ho ancora avuto modo di provare. Lasciata la pensioncina che avevo trovato su Airbnb (piuttosto trasandata e sciatta, e in più chiede un supplemento di prezzo, la lasceremo) andiamo a cercare un ristorantino locale e ne troviamo uno vicino all'antica porta sulle antiche mura della città. Stavolta scelgo intestini di maiale e zuppa di fettuccine di grano  e grano con spezzatino di manzo e peperoncino rosso. 

Fettuccine in brodo con spezzatino di manzo

Mattinata in giro per la città, prima di tutto a trovare una nuova pensione. La proprietaria di quella che lasciamo mi insegue quando esco con la valigia per dirmi di non mettere recensioni negative su Airbnb, ma di scrivere invece che io non mi sono presentato perché ho dovuto annullare il viaggio. In questo modo lei evita sia di fare una figuraccia con potenziale perdita di futuri clienti, sia di pagare la sua provvigione a Airbnb. E come no? Riesco a seminarla a fatica, e naturalmente metterò una recensione onesta sul sito.
Camera con vista, sul Ponte della Neve

Per fortuna, dopo una breve perlustrazione a piedi, ne troviamo una molto carina proprio sul fiume, con una bella terrazza al secondo piano che offre una vista spettacolare sul Ponte della Neve. Chissà perché questo nome, ho provato a chiedere ma non lo sa nessuno. Dovrò fare qualche ricerca quando torno a casa.

Quadri di seta



gamberetti e granchietti fritti



Zuccherificio



Laboratorio per fabbricare pettini da corni di bovino.

18 September 2016

Pre-wedding photo selection

Main activity of today is selecting our pre-wedding photos for including in our albums. These will be beautiful productions with large prints on sturdy photographic paper and glass covers.

Again, while I have a genuinely good time choosing pictures, most other couples seem to take this task so seriously that it looks like it is more stressful than fun for them. Especially for the women, who it seems are hardly ever satisfied with the way they appear in the photos.

The men are unsurprisingly much more accommodating and after four hours I am quite ready to leave. I am also hungry. But I understand this is a very important milestone in our wedding and the photos will stay with us forever, and so it must be done right. I leave it to my wife to choose most of the photos. She is very keen and has a better eye than I do at picking the best.

In the evening we are exhausted, and a well deserved massage in the Pullman hotel spa ( 1h30 for CNY 880) concludes the day. The room is luxuriously appointed, with wooden panels and soft lightings. Mellow music in the background completes the scene while we undress and take our position on the two parallel beds. The two masseuses arrive after a few minutes and begin a heavenly session of oily massage that is perfect, not too hard not too soft on the body, just right.

17 September 2016

Nanshan: tempio e parco

Oggi gita a Nanshan, un parco di natura e cultura incentrato sulla grande statua della dea Guan Yin. 

In albergo chiamiamo un fidato Didi: 110 Rmb (13 euro circa) e via! La strada è eccellente, il traffico fila via liscio, in meno di un'ora siamo arrivati.

Il tempio principale è stato costruito nel 1988 per celebrare 2.000 annid di buddhismo in Cina. Meno male che l'anniversario cadeva nel 1988, fosse stato il 1958 o il 1968, con Mao al potere, sarebbe stata tutta un'altra musica. Comunque questa data è ovviamente da considerarsi convenzionale. Duemila anni nel 1988 vorrebbe dire che il buddhismo sarebbe arrivato in Cina nel 12 a.C., mentre ci sono numerose testimonianze che in realtà sia arrivato molto prima. Ma non è importante.


Il maestoso complesso, oltre 34 chilometri quadrati, di cui 4 ettari per il tempio, è molto piacevole, sereno. Si paga un biglietto di ingresso e poi si può scorrazzare tutto il giorno su e giù per i vialetti fioriti, ed entrare nei templi a pregare o meditare. Ovviamente ci sono diversi ristorantini di cucina locale.

Il punto forte del tutto è la statua della dea Guan Yin, la dea della compassione. Alta 108 metri (sempre il numero 8 finale, portafortuna onnipresente in Cina), è la più alta statua della dea al mondo.

la dea Guan Yin

Non mancano gli altari dove deporre tavolette votive, e naturalmente non ci facciamo scappare l'occasione per rafforzare i buoni auspici al matrimonio che abbiamo appena celebrato l'altro ieri.

tavoletta votiva per suggellare un buon matrimonio!

Ci sarebbero state altre cosa da vedere, tempietti, giardini, ma alle 4 del pomeriggio i miei suoceri avevano fame e ci siamo fermati in un ristorantino a mangiare un po' di carne e ortaggi ripassati nel wok. È subito venuta fame anche a me! Il complesso è enorme, spero ci potremo tornare.

Hainan è stato un posto indimenticabile per il nostro matrimonio cinese, spero di tornare e passarci più tempo senza lo stress del matrimonio (scherzo ero contento!) per poter girare e visitare in lungo e in largo.

15 September 2016

Il mio secondo matrimonio a Sanya, Hainan, Cina

sposina e suocero
Oggi è il giorno più importante. Il giorno del mio matrimonio in Cina. Il mio secondo matrimonio. 

In effetti mi sono già sposato con Lifang il mese scorso, in Bhutan, in una cerimonia buddhista indimenticabile. Perché allora un altro matrimonio? Ma prima di passare alla risposta,  svelo un segreto: è il secondo, ma non sarà l'ultimo.

Abbiamo infatti deciso di sposarci più volte, in diversi paesi, e questo per vari motivi.

In primo luogo volevamo suggellare la nostra unione vicino a familiari e amici in giro per il mondo, e sarebbe stato praticamente impossibile portarli tutti insieme nello stesso posto: Italia, Cina, Belgio, America, Londra, i luoghi dove sono sparpagliati i nostri amici e parenti sono troppi e troppo distanti tra di loro.

Inoltre, abbiamo deciso che non ci sarebbe piaciuta una cerimonia grande, con centinaia di persone, con gli sposi che non hanno tempo né di parlare con gli invitati, né di godersi la cena, la musica, l'ambiente. Ne abbiamo visti tanti di sposini che arrivano alla fine della propria festa di matrimonio esausti, stressati, stravolti. Non volevamo fare anche noi così.

Quindi qui a Sanya abbiamo invitato solo i nostri amici cinesi (che poi sono gli amici di Lifang), ovviamente la sua famiglia ed alcuni amici europei ed americani. Sapevo che degli europei sarebbero venuti pochissimi, ed infatti solo una coppia, Jacopo e Luciana, i più aperti di vedute, hanno affrontato il lungo viaggio per stare con noi, e Lifang ed io apprezzeremo il gesto. Anche una coppia americana, il mio compagno di università Andrew con la moglie Carol, è venuta da Boston. In tutto 22 persone.


Ovviamente abbiamo preparato tutto prima, Lifang ha scambiato centinaia di messaggi con l'amministrazione dell'albergo: scenografia, pasti, vini, fotografo. 

Lifang ha pensato anche che quasi tutti gli amici avrebbero partecipato direttamente e fattivamente ai festeggiamenti, contribuendo con il loro operato a creare lo spirito giusto per la serata. 

Adam e Fang, masters of ceremony

Fang e Adam, i suoi due colleghi cinesi di King's College London, che parlano perfettamente inglese, saranno i Master of Ceremony, dirigeranno insomma i giochi. Sceneggiatura alla mano, passeranno il microfono a chi di turno e provvederanno a tradurre per quanto possibile tra inglese e cinese. Carrie girerà un video, Jacopo si occuperà della musica.

Verso le tre di pomeriggio ci avviamo verso il luogo prescelto. Ci hanno riservato un prato verdissimo subito dietro la spiaggia di Sanya. Sedie con stoffa bianca, ghirlande di fiori.

Fand e Adam cominciano a presentare tutti. Un bancone in un angoletto è presidiato da Bing Bing, fratello di Lifang, per raccogliere le buste rosse con i regali di nozze in denaro. Per tradizione la cifra dovrebbe finire in 99. Infatti il 9 è simbolo di eternità, concetto del tutto consono a due vite che promettono di unirsi, se non per l'eternità, almeno per il tempo che condivideranno su questo pianeta.

Carol, venuta da Boston con Andrew, suo marito e mio compagno di università, canterà "Make someone happy". Duen ci illustrerà un'opera di calligrafia che ha impiegato settimane a comporre lui stesso. Altri ci regalano quadri, poesie e tutti, naturalmente, una busta rossa con del denaro.

Ecco adesso è tutta per te!

Il papà di Lifang l'accompagna su per il prato fino all'arco di fiori dove io sto ad aspettarli. È molto serio, certo non si aspettava un matrimonio del genere, lontano dal paese e senza poter capire la metà buona di quello che viene detto. Ma del resto lui è sempre serio, parla poco, ha quasi sempre un'espressione impassibile. Però quando mi dà la mano di Lifang un sorriso ce lo regala! Il contrario della mamma, cui invece piace parlare, ma oggi è tranquilla, sorride, e ogni tanto piange.

Anche io farò un discorsetto, nel quale ringrazierò i genitori di Lifang per averla fatta crescere bene e soprattutto per averla fatta studiare. Per averla fatta "volare più in alto", come le dicevano da piccola, anche se ora sono un po’ tristi che abbia volato molto più in alto di quello che si aspettavano o, forse, che si auspicavano, andando a vivere lontano, all'estero.

sposino

Dirò anche che sono contento di entrare a far parte di una nuova famiglia, di avere nuovi genitori non avendo più i miei.

Ringrazierò sentitamente i miei genitori che mi hanno sempre sostenuto nelle mie scelte di lavorare in giro per il mondo, condizione che mi ha permesso di aprirmi ad altre culture e conoscere mia moglie. Mi padre che mi ha insegnato la concretezza, mia madre che mi ha insegnato il gusto delle belle cose. Mi dispiace molto che mamma non abbia potuto conoscere Lifang, ma sono contento che l'abbia potuta incontrare mio padre, passandoci insieme gli ultimi giorni della sua lunga vita, a Roma.

Spenderò anche qualche parola per zio Gigi, il musicista che mi ha insegnato l'importanza di conoscere il mondo. Parlando di lui, lo confesso, mi verrà da piangere, cosa che non mi capita spesso. Mi aveva sempre promesso che avrebbe suonato la sua viola al mio matrimonio, ma ci ha lasciati otto anni fa, non ha fatto in tempo.

Luciana, mia collega ed amica, dirà qualche bella parola su come Lifang mi abbia migliorato, arrotondando alcuni spigoli del mio carattere che spesso in passato era frainteso, percepito come ostico se non ostile quando invece volevo solo cercare un dialogo, un confronto costruttivo. 

sposina

Mi renderò conto solo alla fine che Lifang stessa, la regista della giornata, non ha preso la parola, non ha avuto un ruolo visibile pur essendo l'indiscussa protagonista.

Ultimo atto della cerimonia sono gli inchini. In un matrimonio cinese, dopo aver scambiato gli anelli, i novelli sposi si inchinano: prima al cielo, poi ai genitori ed infine si inchinano reciprocamente l'uno con l'altro, fino a che le teste si toccano delicatamente.

inchino

Le musiche che abbiamo scelto sono un mix delle classiche marce nuziali, qualche brano di zio Gigi (Boccherini) e qualche pezzo preferito di Lifang: Besame Mucho prima di tutto! Il "Libiamo" della Traviata naturalmente non poteva mancare, non per un sommelier, quando invitiamo tutti a brindare con uno spumante che scende a cascata sulla piramide di coppe di cristallo - eh sì le coppe!! Ma una piramide di flute sarebbe difficile da realizzare.

Altra consuetudine: la lotteria, mettiamo denaro in quantità variabili in tante buste rosse quante sono le persone presenti ed ognuno ne pesca una da uno scatolone, tipo urna elettorale, dove le abbiamo infilate in precedenza. Ci va bene, peschiamo due buste con 199 e 299 Rmb, tra le più pingui della scatola! Che la fortuna continui ad accompagnarci per il resto della nostra vita insieme.

A questo punto la cerimonia è finita, tutti si vanno a riposare ma per me e Lifang il lavoro continua: fotografie sulla spiaggia. Il nostro pingue fotografo ci accompagna verso il sole che scende sull'orizzonte e mette in posa soprattutto Lifang con sabbia e palme. Bella luce, calda, degno finale di festa.

Poi via anche noi a cambiarci in qualche cosa di meno formale: qui è d'uso che tra cerimonia e cena ci si cambi, da elegante a smart casual. Che per i maschietti naturalmente è più facile, mentre le femminucce, e soprattutto la sposa, interpretano comunque con cura e gusto anche l'informalità. Per Lifang sarà un vestito rosso, il colore del buon auspicio. Ma il pezzo forte è il trucco e l'acconciatura dei capelli, che prenderà circa due ora con la parrucchiera prenotata che l'aspetta in camera.

Mentre la parrucchiera esprime alacremente la sua arte sulla capigliatura della sposina, nella sala riservata per noi al ristorante hanno tutti fame, ma riesco a rimediare chiedendo alle cameriere di portare qualche stuzzichino mentre aspettiamo la sposa. Quando Lifang arriva devo ammettere che valeva la pena aspettare: il vestito rosso, e le rose rosse nei capelli, sono di un'eleganza semplice, understated ma allo stesso tempo potente e luminosa.

Due tavoli, una decina di persone ciascuno: io e Lifang mangeremo antipasti e primi seduti ad un tavolo, seconda portata e dessert all'altro. Così si eviteranno le immense e dispersive tavolate e potremo scambiare due parole sull'importante occasione con ciascuno dei nostri convitati. Formula di grande successo, è stato un piacere discorrere con tutti. 

Conversazioni interessanti soprattutto con gli amici di Lifang. Alcuni di loro sono istruiti, di ampie vedute. Chen (non il vero nome) parla con Andrew dei padri fondatori dei rispettivi paesi, Cina e USA: si trovano d'accordo che siano sopravvalutati. Mao e Washington, Zhou e Jefferson, certo luci e meriti ma anche ombre e gravissime colpe. Trovo sorprendente e molto interessante che se ne possa parlare così, anche se ovviamente siamo in Cina e quindi in privato. Chen vuole andare a studiare all'estero per il suo Ph.D. e ho l'impressione che se passerà un po’ di tempo in una democrazia occidentale non tornerà indietro. Parla di Londra, USA ma anche del Canada, paese più aperto a dare una prospettiva di lavoro agli studenti stranieri che vogliano restare.