Mattinata e primo pomeriggio in ordine sparso, chi torna in città, chi si riposa in albergo. Il monsone si fa sentire, piove, caldo umido, ma a suo modo l’atmosfera è suggestiva di un’India di cui finora non avevo fatto esperienza, essendo venuto sempre d’inverno. Eppure il monsone è la vita dell’India, senza di esso il paese non potrebbe sopravvivere, anzi non esisterebbe proprio come lo conosciamo. Ogni anno qui gli economisti aspettano il monsone per calcolare il prodotto interno lordo!
Alle 3:30 ci avviamo a piedi verso la stazione ferroviaria che sta a qualche centinaio di metri di distanza. Ho preferito fare l’ultima tratta di rientro fino a Delhi in treno perché in auto sarebbe stata una lunghissima tirata (12 ore) mentre così siamo arrivati in 5 ore di comodissimo treno, sul quale si sono susseguiti una lunga fila di pranzi, merende, spuntini, zuppe ecc ecc tutto offerto dalle Indian Railways! Attenzione perché il treno è partito con 10 minuti di ANTICIPO, alcuni di noi erano a far due passi lungo il binario ed abbiamo rischiato di perderlo. Arrivati a Delhi ci aspetta il bus con i bagagli che ci porta direttamente in aeroporto, dove c’è una sala d’attesa aperta tutta la notte (20 Rs/pax) con bar, ristorante, negozi.
Arrivati a Delhi in serata ci trasferiamo direttamente in aeroporto ed aspettiamo l’imbarco poco dopo la mezzanotte. Partenza in orario e voli in coincidenza ad Amman per le destinazioni finali in Italia.
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