26 July 2011

Recensione: Sommergibili a Singapore, di Achille Rastelli, ****

Sinossi

Questo libro trae lo spunto da una serie di lettere inedite inviate alla famiglia da un sottufficiale macchinista, Pietro Appi, friulano di Cordenons, che entrò nella Regia Marina nel 1937 e alla fine del 1939 fu imbarcato sul sommergibile Bagnolini. Dopo aver partecipato a missioni di guerra in Mediterraneo e in Atlantico, nel 1943 passò sul Giuliani che, trasformato in battello subacqueo da trasporto, fu adibito con altre unità similari al trasferimento, per conto dei tedeschi, di materiale strategico tra basi navali giapponesi in Estremo Oriente e porti europei.

Sorpreso dall'armistizio dell'8 settembre 1943 a Singapore, il Giuliani, con gli uomini che avevano aderito alla Repubblica Sociale, fu acquisito dalla Kriegsmarine e ribattezzato UIT 23. Partito con il suo prezioso carico per l'Europa con un equipaggio misto italo-tedesco, comprendente Appi, fu affondato il 15 febbraio 1944 da un sommergibile inglese al largo della costa malese. La famiglia di Pietro Appi venne a conoscenza della sua morte solo alcuni anni dopo.

Recensione:

Incredibile storia di un nostro sommergibile dall'Africa orientale italiana fino in estremo oriente, passando per un oceano dominato dal nemico inglese per finire nelle mani del nuovo nemico tedesco dopo l'8 settembre. Gli italiani si trovano sorpresi dall'armistizio a Singapore, colonia inglese occupata dagli ex alleati giapponesi. Alcuni vorrebbero proseguire la lotta nella Repubblica Sociale Italiana, altri, la maggioranza, vogliono ubbidire agli ordini del Re. Gli ufficiali del sommergibile italiano non possono decidere, infatti se ne impadroniscono i tedeschi che lo vogliono utilizzare per trasportare merci preziose dall'Asia in Europa, ed il sommergibile viene affondato nel febbraio 1944. Altri sommergibili italiani, restati in Asia, passeranno addirittura sotto comando giapponese dopo la resa della Germania ed i marinai italiani potranno tornare in patria solo dopo che la resa del Giappone nell'agosto 1945.

Avrei dato 5 stelle se il libro fosse stato un po' più rigoroso nell'impostazione, a volte si perde un po' il filo, ma comunque una lettura informativa ed avvincente.

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