27 July 2004

1° g - 27 LUG: Partenza dall'Europa ed inizio del viaggio in Polinesia

Viaggio di grande riposo, nonostante i tanti spostamenti, ed il lungo trasferimento intercontinentale. Le isole sono accoglienti e le persone che vi si incontrano ospitali. Non è peraltro un viaggio incentrato su spiagge bianche come qualche pubblicità vuole far credere, ma sulle lagune, cioè quello spazio di mare tra le isole vulcaniche e gli atolli. Se si cercano spiagge meglio le Maldive o i Caraibi, o il Mediterraneo! Ci sono belle spiagge, ma per me non è stato questo il punto forte della Polinesia.

Il mare in questa stagione è di solito calmo, spesso pieno di vita ma raramente ricco di spiaggia bianca – ce ne sono, ma la cosa più bella sono le rocce, i coralli, i fondali.

Si può fare qualche interessante camminata e giro in bicicletta, qualche salita sui cucuzzoli delle isole, immersioni subacquee (ma non è il miglior posto al mondo per questo scopo) e svariate visite archeologiche arricchiscono il programma di visita.

In questo viaggio ero con un gruppo di una decina di persone, ed abbiamo visitato tante isole, volendo si potrebbe ridurre il numero per fare meno trasferimenti, ma in generale penso che 3gg per isola vadano bene (a parte Rangiroa che merita 5-6gg). Volendo selezionare io, a costo di essere sacrilego, consiglierei di eliminare Bora Bora. Assolutamente da non perdere invece Maupiti. Comunque vanno visitati i tre tipi di isole: Società (con vulcano e atollo); Touamotou (con solo atollo) e Marchesi (con solo vulcano).

A chi voglia effettuare come noi l’estensione alle Marchesi suggerirei di invertire l’ordine della visita, e di andare cioè prima alle Marchesi e poi finire con le isole della Società o le Touamotou. Le Marchesi sono più impegnative fisicamente (estenuanti trasferimenti) e meno soleggiate (spesso il cielo è coperto, un po’ in tutte le stagioni), non si fa quasi mai il bagno; dunque meglio farle prima e poi riposarsi al mare dopo.


In volo senza problemi dall'Europa, via New York, fino alla prima tappa a Los Angeles. Nessuna complicazione salvo un forte ritardo sul NY-LA. All’arrivo a LA ci viene a prendere la navetta dell’albergo (chiamata al telefono gratuito che si trova al ritoro bagagli). Ci sono tanti vicino all’aeroporto, di tutti i livelli di prezzo; i prezzi sono esposti nel tabellone con i telefoni gratuiti da cui si chiama l’albergo scelto e nel giro di una ventina di minuti arrivano a prendervi. Noi siamo stati al “Adventurer” pagando 90 dollari la quadrupla, compresa la colazione. Ci servivano solo alcuni letti per smaltire il jet lag. Albergo decente ma non di più, anche se si mangia benino nel ristorantino ivi annesso. Navetta gratuita per Venice ogni giorno, parte in tarda mattinata e rientra dopo 4-5 ore, quel che basta per andare a farsi una passeggiata.

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