20 March 1989

Conferenza di Alexander Yakovlev, membro del Politburo del PCUS, Parlamento italiano

Conferenze alquanto noiosa e di stampo vetero-comunista, nonostante Y. sia uno dei principali collaboratori di Gorbachev e uno dei principali sostenitori della trasformazione in atto in Urss: lunghe disquisizioni, ripetitive e a volte petulanti. Molto più interessante il periodo di domande e risposte, durante il quale è emerso uno Yakovlev molto più conservatore di quanto non ci fosse stato dipinto dai media occidentali.

Y. ha detto di non sapere ancora quale potrà essere la struttura della "casa europea", ma è certo che la struttura attuale dell'Europa è superata. Y. è convinto che in futuro si "riderà" quando si sentirà parlare di strutture inibitorie del contatti, come ad esempio il COCOM.

Y. sostiene che la "cosiddetta Dottrina Brezhnev" non è mai esistita come tale in URSS. É stata inventata in Occidente e chi l'ha inventata probabilmente ha guadagnato molto dal successo che ha avuto. Dice che in quel periodo non era nel gruppo dirigente dell'URSS, anzi era per lunghi periodo all'estero, ma è convinto che non sia stata mai discussa in URSS

Se qualcuno degli stati dell'Europa orientale volesse uscire dal Patto di Varsavia lo dovrà decidere democraticamente per conto suo. Ad una domanda su cosa pensasse del '68 in Cecoslovacchia, ha risposto: "Cosa potrei pensare? Cosa pensa lei che io pensi?" Su Dubcek: "Preferisco tacere."

Ad una domanda sulla riforma dei prezzi Y. ha risposto che bisognerà essere cauti, che non si potrà fare in fretta, soprattutto per i prezzi al dettaglio.

11 April 1988

Incontri in URSS a margine convegno ONU su disarmo


Primo, la perestrojka sta ancora tangibilmente in alto mare, su questo concordano le opinioni di tutti i colleghi sovietici e lo si può verificare quotidianamente quando si ha a che fare con strutture pubbliche di ogni tipo, dai ristoranti e alberghi agli uffici postali, all'Aeroflot, ecc.

Secondo, progressi più notevoli si percepiscono sul fronte della glasnost'. Con una buona parte dei colleghi sovietici si è potuto parlare in modo sorporendentemente aperto e costruttivo. Alcuni cominciano persino a studiare con un certo metodo la letteratura occidentale in materia di sicurezza, anche se la compartimentalizzazione delle strutture rende difficile la diffusione del materiale.

Insomma in URSS si comincia a parlare liberamente ma il sistema economico non cambia, con conseguenti strozzature al processo di ristrutturazione voluto da Gorbaciov.