Il più gran bel pesce della mia vita |
O meglio, ad aspettare. I minuti passano lenti sul nostro guscio di noce, è piacevolissimo farsi cullare al chiaro di luna, ma di pesci non ne abbocca neanche uno. I nostri marinai dopo un po’ si spazientiscono. Tiriamo tutto su, ancorotto, esche e tanta acqua fresca, e si riparte; altro giretto per scogli affioranti e quindi, dopo una breve consultazione tra di loro, decidono di riprovare. Pluff! Ancorotto in mare, filetti di pesce sugli ami e si ricomincia. Capiamo subito che la musica è cambiata: dopo un paio di falsi allarmi («hahaha, pesce corallo!» se la ridono i due mentre qualcuno di noi combatte con l’amo incastrato nella barriera sottostante) iniziano a venir su begli spigolotti di un buon chiletto ciascuno. Be’ l’onore è salvo. Ed anche la cena a base di pesce, con l’olio d’oliva italiano naturalmente. Comincia a far tardi, in barca ci staranno aspettando per cena, ma dobbiamo cercare di prendere ancora un po’ di pesce, siamo in tanti da sfamare a bordo. Ed è a questo punto che sento tirare veramente forte alla mia lenza. Curiosamente, non batto ciglio, sono infatti sicuro che si tratti di un corallo e do qualche strattoncino per disincagliare l’amo, che però continua a tirare il filo di nylon che si tende pericolosamente, sta per rompersi. C’è corrente, immagino la tensione sia dovuta alla barca che si sposta mentre il corallo resta fermo, e passo la lenza a Ahmed perché mi aiuti a disincagliarla. Lui dà uno strattone e, senza scomporsi, sentenzia: «Big fish!».
A questo punto comincio a scaldarmi. L'adrenalina sale, deve essere veramente grosso per tirare a quel modo. Mi sento per qualche minuto come il pescatore in Il vecchio e il Mare quando abbocca la grande preda che comincia a trascinargli la barca. Ahmed comincia a recuperare la lenza, sto pronto per dargli una mano ma ovviamente non ne ha bisogno. Poi mi passa il filo di nylon, mi dice di fare piano, ed infatti, stranamente, il pesce ha smesso si strattonare. Continuo a recuperare, ma di tanto in tanto Ahmed prende lui in mano la lenza. Ci sta mettendo molta attenzione a questo pesce, deve avere i suoi buoni motivi. Ed infatti... dopo un po’ di tira e molla vediamo dimenarsi sottobordo una cernia monumentale. È sfinita, si muove poco, o forse chissà, è vecchia, malata, ferita? La issiamo a bordo, e si va a depositare senza tante storie sul fondo della barca, è uno spettacolo! Ahmed la stima sui 15 chili di peso, anche scontando un po’ l’inevitabile euforia da pescatore, sicuramente siamo oltre i dieci. Gran bel pesce...
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