23 June 1989

Is the range of Soviet SS-23 nuclear missiles short or shorter?

I can not understand how anybody can be confused by the current NATO-Soviet acrimony over nuclear missiles modernization. The USSR wants to exclude SS-23 from INF Treaty limitations. NATO opposes this.

The INF treaty covers medium- (1000-5000km range) and shorter-range (500-1000km) missiles. Short-range missiles (range between 0 and 500 km) are not included.

The Soviet SS-23 has a 480 km range, so its range is shorter than "shorter-range" missiles but the West has argued that it is not short enough to be in the short-range category. This is because in negotiating the INF treaty the Soviets had agreed that the short-range SS-23 had in fact a shorter range, not a short-range, and this placed it in a category of missiles with longer (ie "shorter") ranges than that it should actually belong to.

How could it be clearer?

:-)

22 May 1989

29° g - 22 MAG: panoramica di argomenti all'IMEMO, fine del viaggio

Ieri 28 Maggio giornata di riposo, visite della città, niente da segnalare.

Incontro con l'Accademico Oleg Bogomolov, Direttore dell'Istituto per l'Economia dei Paesi Socialisti dell'Accademia delle Scienze e neo-eletto al Congresso dei Deputati del Popolo dell'URSS.

Gli chiedo di cosa pensa del ruolo del nuovo Congresso. Dice che deve avere il potere supremo, non solo di eleggere il presidente ed in Soviet Supremo ma anche di legiferare. Bisognerà trovare il meccanismo adatto. Comunque dovrà fare uso energico dei poteri già conferiti come quello di modificare la costituzione, ratificare le leggi e creare e dirigere commissioni per la supervisione di tutte le attività dello stato. Ci sono molti che non vogliono questo perché preferiscono trattare con il Soviet Supremo, più piccolo e quindi più facile da manipolare.

20 May 1989

27° g - 20 MAG: incontro mancato alla TASS

Incontro con Anatolij Krasikov, Vice Direttore Generale dell'agenzia TASS. Appuntamento non richiesto procuratomi dell'Accademia, chissà perché. Comunque ho accettato volentieri. Mi hanno detto che parla bene italiano. Mi presento all'appuntamento e la guardia non mi fa entrare, dicendomi che Krasikov non c'è. Mi comunica in serata l'Accademia che per "un imprevisto" l'appuntamento è saltato. ...bei modi!

19 May 1989

26° g - 19 MAG: su questioni militari e progetti di cooperazione tecnologica

Incontro con il Generale (3 stelle) Nikolai Chervov, Capo del Dipartimento Affari Esteri del Ministero della Difesa dell'URSS. Mi riceve arrivando 15 minuti in ritardo e scusandosi perché era stato intrattenuto da Jazov, il ministro della difesa.

Molto cortese e disponibile, ascolta attentamente le mie domande e risponde puntualmente a tutte. L'incontro dura un'ora e mezzo. Dice che parlerà a titolo personale, non come ufficiale sovietico.

18 May 1989

25° g - 18 MAG: sulle riforme, Estonia

Incontro con Vladimir Pichugin, English Edition Editor di Moskovskie Novosti, settimanale dell'agenzia Novosti Il giornale è considerato all'avanguardia della perestrojka e della glasnost. É stampato in nove lingue in varie città d'Europa. In Italia c'è un sunto mensile pubblicato da Mondadori.

Gli chiedo quali dovrebbero essere secondo lui i limiti della glasnost. Mi dice che è sicuramente troppo limitata adesso, anche perché molti non si rendono ancora conto di quanto si possa già fare ed esitano ad usufruire delle possibilità di espressione che ora ci sono.

17 May 1989

24° g - 17 MAG: a Mosca in albergo

Giornata in albergo, scrivendo e lottando con varie segretarie cercando di combinare appuntamenti per i prossimi giorni. Non mi aiuta nessuno, né dall'ambasciata sovietica in Italia, che tanto aveva promesso, né dall'istituto di cui sono ospite qui. Devo fare tutto da solo. Riesco a contattare l'editor della versione in inglese di Moskovskie Novosti il quale all'inizio è freddino e disinteressato, poi quando gli dico che sono appena tornato da Tallinn mi propone di vederci domani mattina alle 10! Forse farà più domande lui a me che io a lui.

Cena il albergo, poi a prendere un caffè (con formaggio, salame, pane nero e vodka, insomma un'altra cenetta) a casa della moglie di Peter Vares (un accademico estone che vive a Mosta ma che è andato in Svezia per un convegno). Mi chiede se mi piace il caffè forte e quando le dico di sì, la vedo che prende il barattolo di caffè e con un cucchiaio comincia a riempire lo scompartimento del caffè della Moka; mi aspetto che lo riempia ben colmo, magari pressandolo un po', come facciamo noi. Invece ne mette un paio di cucchiaini e si ferma quando è colma la macchinetta è piena solo a metà! Il caffè è merce rara a Mosca...

Comunque già il fatto di essere qui in questo appartamento è notevole, segno dei tempi che cambiano. Gli inviti a casa agli stranieri in passato erano prima vietati e poi malvisti; adesso sono permessi ma ancora molti russi non ci sono abituati.

Parliamo dell'Estonia. Mi dice che la cautela può essere controproducente. Gli Estoni sanno che ora hanno un'occasione di concludere qualcosa, fra qualche anno, se cambia la situazione a Mosca, e tornano al potere i conservatori, potrebbero richiudersi tutte le possibili vie di evoluzione. Ora o mai più.

Gorbaciov superstar

Il telegiornale della sera è interamente dedicato alla visita di Gorbaciov in Cina. Non ci sono altre notizie (eccezion fatta per le previsioni del tempo). Al telegiornale segue la differita della conferenza stampa di Gorbaciov a Pechino. Totale: quasi due ore initerrotte di monologo del grande capo, interrotto solo dalle brevi domande dei giornalisti. Non una parola da nessun altro dei membri della delegazioni sovietica in Cina, e neanche da nessun cinese: solo Gorbaciov con i giovani, con i lavoratori, sulla grande muraglia, ecc. Raissa farfuglia qualcosa, unica eccezione, parlando coon alcuni lavoratori cinesi di ceramica... Mi dice Valentina che non si era mai verificato in passato, anche se c'erano stati lunghi servizi sulle visite in USA, per esempio.

Gorbaciov è ovviamente molto diverso dai suoi predecessori, ma ne sta adottando i metodi di comunicazione, la logorrea infinita in primis. Sembrano i primi sintomi di un pericolo per la perestrojka stessa: sta nascendo un nuovo culto della personalità.

16 May 1989

23° g - 16 MAG: sull'Estonia

Conversazione con Aare Raid [poi risultato, dopo l'indipendenza dell'Estonia, essere un agente del KGB!!] sui risultati del Forum Baltico Il Forum ha avuto lo scopo di coordinare le posizioni dei fronti popolari delle repubbliche baltiche in preparazione di documenti da sottoporre ai Soviet Supremi delle rispettive repubbliche e, se adottati da questi, da essere poi utilizzati nelle trattative con Mosca. Le risoluzioni principali del Forum del 14-15 Maggio possono essere cosí riassunte:

15 May 1989

22° g - 15 MAG: sulla situazione ed il futuro dell'Estonia

Tallinn: Incontro con Aare Raid, Capo del Dipartimento Relazioni Internazionali dell'IPSL e Heiki Lindpere, responsabile delle questioni di diritto internazionale dello stesso istituto. Parliamo prima di zone denuclearizzate, argomento di interesse per Aare Raid. L'allora presidente finlandese Kekkonen aveva proposta una zona denuclearizzata in Europa settentrionale nel 1963, quando sembrava che la NATO stesse per creare la MLF, che avrebbe dovuto includere Svezia, Norvegia, Finlandia e Danimarca. Poi la Finlandia chiese di includere la penisola di Kola, che i sovietici rifiutarono. Mosca rifiutava allora anche di includere il Baltico, ma nel 1986 Gorbaciov ha detto che la cosa poteva essere studiata. Aare Raid crede che una NFZ oggi contribuirebbe ad un accordo anche in Europa centrale.

14 May 1989

21° g - 14 MAG: visita di Tallinn, Estonia

Tour della città con Mare Haab dell'Accademia. Non ci sono molti taxi statali, cosí i taxi privati proliferano ma spesso sono inesperti e non sanno la strada...

Conosco Sibilla, una vecchietta della Società Dante Alighieri di Estonia. Sta lavorando alla traduzione in estone della Divina Commedia, mi fa vedere una tessera di accesso gratis ai musei capitolini di Roma, dove non è mai stata e forse non andrà mai!

Pranzo nuovamente da Peter Vares. Mare ha bellissimi denti ma si lamenta che in dentisti in Estonia sono piuttosto ricchi, ma mancano le attrezzature, i medicinali, ecc. la solita storia. Mi diceva Marica che mancano anche i contraccettivi, per cui l'aborto è diffusissimo (secondo la rivista TIME in URSS abortiscono il 68% delle gravidanze). La situazione è un po' migliore in Estonia che in Russia.

Visita al Kik-in-de-Kök, museo in una delle torri delle vecchie mura della città: esposizione di turno è una gara fotografica sul nudo femminile, che Mare mi dice essere una novità per questi posti. Le foto, soprattutto estoni ma anche di altre repubbliche, non sono niente male, tutte in B&N.

Concerto di canti estoni nella chiesa luterana, con inni patriottici, bandiere della città ai tempi della Lega Anseatica. Dopo il concerto si ripete il solito peregrinare, inutile, per trovare un caffè aperto.

13 May 1989

20° g - 13 MAG: arrivo a Tallinn, Estonia, incontri Accademia e giornalista

Tallinn, Estonia. Arrivo in mattinata alla stazione. Scendo dal treno e mi guardo intorno: una strana sensazione, come di essere a casa anche se io qui non ci sono mai stato. Ci penso su. Mi sento in Europa, a casa, cosa che non mi capitava in Russia. Non saprei definire il perché. Gli edifici forse, il modo di vestirsi delle persone, gli sguardi, le espressioni. Anche se ovviamente non capisco una parola di estone mentre qualcosa di russo per strada riesco a cogliere.

12 May 1989

19° g - 12 MAG: sulle armi nucleari, le riforme, partenza per Tallinn

A colazione da qualche giorno c'è una nuova cameriera, sulla quarantacinquina, curata e anche ben truccata, che è l'eccezione che conferma la regola dei servizi statali sovietici: lavora di gran lena, con precisione, sorridendo e si muove addirittura con eleganza, per esempio quando fa correre le palline sull'abaco. Ci sono ancora gli "entusiasti" del comunismo?

11 May 1989

18° g - 11 MAG: sulla Germania, Europa, disarmo

Incontro con Sergeij Karaganov, vice-direttore dell'Istituto per l'Europa dell'Accademia delle Scienze Persona interessante. L'istituto è stato fondato solo poco più di un anno fa, ed è piuttosto piccolo: hanno solo circa una sessantina di persone di staff scientifico! Dovrebbero arrivare a 150 a pieno regime, per ora non hanno neanche una sede definitiva. Lui è uno specialista di sicurezza, ma ora si deve occupare anche di altro.

10 May 1989

17° g - 10 MAG: sulle riforme e al Mercato privato Rizhkij

Pranzo con Sergej del sindacato della cultura, al Vecernij Siluet, ristorante cooperativo a Taganskaja Pl. Questo è un "caffè" aggregato nientepopodimeno che ad una sartoria, ufficialmente per servire "quelli che aspettano" di essere visti dal sarto. Tutto per minimizzare la visibilità. Gli impiegati sono stati racimolati qua e là, dice una cameriera che sono pronti a fare qualcos'altro se finisce la pacchia. Costa sui 35 R per due senza alcolici. La sera si paga 10 R extra a persona per la musica e altri 10 R se si rimane dopo la mezzanotte. entrata quasi nascosta, infatti ci dicono che è "riservato", è chiaro che non intendono farsi più del minimo indispensabile di pubblicità.

Mi dice che lui pensa che i russi vogliono al vertice l'uomo che rappresenta l'ideale, qualcosa cui aspirare, qualcuno che si prenda la responsabilità se le cose vanno male. Tutti bravi a comandare, ad esercitare la loro piccola fetta di potere, ma la colpa di ciò che non va non è mai di nessuno. Cosí come non si sa chi ha ordinato alle truppe di andare in Afghanistan o in Georgia, non si sa ancora neanche chi ordinò di sparare contro i contadini che inneggiavano allo Zar a S. Pietroburgo nel 1905.

I Russi hanno perso la lor libertà quando Vladimir ha imposto il cristianesimo nel 988. Prima erano atei ma liberi e russi. Con la cristianizzazione hanno perso sia libertà sia "russità". Al cristianesimo è subentrato il comunismo ma il principio è lo stesso: un ideale (straniero) ed un'autorità despotica che fa da tramite.

Ora il comunismo è in crisi, perfino l'ideale Lenin comincia ad essere messo in discussione; lo stato richiama la Chiesa a coorte per rafforzare il controllo sulla gente. L'alleanza PCUS-Chiesa nei fatti c'è già, l'incontro del Papa con Gorbaciov sarà solo il sigillo finale.

Gli chiedo cosa vede per il suo futuro nella perestrojka e mi dice che i sindacati sono già nei guai. Sindacati indipendenti come in Polonia si faranno presto anche in URSS, già se ne parla. Comunque non si preoccupa, potrà fare qualcos'altro, forse insegnare italiano.

Dopo pranzo vado al mercato cooperativo Rizhskij a comprare un po' di pomodori. Gli scaffali sono strabboccanti di verdure, carne, perfino ciliegie, anche se un po' rachitiche. 15 R per un chilo di pomodori, cioè cinque volte quello che costano al mercato statale, dove però i pomodori spesso non ci sono o sono di qualità inferiore; chissà se mi hanno fregato vedendomi straniero o se questo è il vero prezzo "di mercato"!

09 May 1989

16° g - 9 MAG: commemorazione della vittoria e diritti delle nazionalità sovietiche

Cerimonie commemorative della vittoria della seconda guerra mondiale al parco Gorki. Decine di migliaia di veterani affluiscono da tutta la Russia. Stendardi con i nomi delle varie divisioni richiamano i commilitoni nei vari angoli del lungofiume dove si reincontrano vecchi amici con le famiglie.

Ci sono anche alcuni veterani dell'Afghanistan, serissimi, un paio sono intervistati da una troupe televisiva. Un ragazzo, sicuramente meno di venti anni, uniforme da campo, è visibilmente scosso, un ufficiale in alta uniforme gli cinge le spalle con il braccio. Il giovane porta una mostrina rossa al petto, che indica "ferita grave" (mostrina gialla per ferita lieve). Ci sono veterani con 3, 4 o anche 5 mostrine. Atmosfera austera. Interessante che la televisione (controllata dal partito comunista) mandi in onda queste interviste. L'avventura afghana è stata un disastro per il paese, e Gorbaciov sicuramente ha accumulato capitale politico per averla conclusa quest'anno. Ma l'immagine del PCUS ne soffre. Prima della glasnost' sarebbe stato impensabile vedere queste interviste!



Pranzo con Alexei, l'angelo custode. Pranziamo ad un ristorante statale su Kalinin prospekt. Ci mettono al tavolo una coppia di russi sui 25 anni. Lei parla inglese ed ascolta la conversazione tra me e Alexei, che in quel momento verteva sulla questione delle nazionalità dell'Urss, poi dice qualcosa ed allora le chiedo che ne pensa. Prima mi dice che lei di politica non ne sa niente, poi si allarga un po' e mi dice che le nazionalità sovietiche dovrebbero essere libere di usare le propria lingua ma mai di lasciare l'Urss, la secessione non è ammissibile. Quando le chiedo se lei sappia che nella costituzione sovietica questa eventualità è invece sancita espressamente, ride. Non so cosa ci sia da ridere visto l'andazzo...


08 May 1989

15° g - 8 MAG: Festa della Vittoria nella Grande Guerra Patriottica

Il 9 maggio è l'anniversario della vittoria nella Grande Guerra Patriottica. Già da qualche giorno nelle strade di Mosca si sono sostituiti i manifesti inneggianti alla "solidarietà internazionale dei lavoratori" (1º Maggio) con quelli sulla vittoria. Stessi colori, stesso tono militante, stessi grandi punti esclamativi. Il telegiornale apre con l'annunciatore che dice: "Domani è l'anniversario della vittoria" e dopo una solenne pausa parte una serie di servizi sulle manifestazioni di veterani in tutta l'URSS. Curiose macedonie di vecchietti col petto letteralmente coperto da dozzine di medaglie tintinnanti, ragazze sorridenti che portano vessilli e bambini serissimi che al passo dell'oca portano fiori alle migliaia di monumenti commemorativi sparsi per tutti i più piccoli centri del paese.