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25 May 2017

Book review: Living in Italy: The Real Deal - How to Survive the Good Life - an expat guide (2017) by Stef Smulders, ***

Synopsis

Stef is a Dutch expat who moved to Italy in 2008, accompanied by his husband and dog, to start their bed and breakfast Villa I Due Padroni in the Oltrepò Pavese wine region, just 50 km (30 miles) south of Milan. In 2014 Stef published his first book (in Dutch) about their life in Italy. This is the English translation that is available since November 2016.


Review

The author sent me the book asking to review it, and I am grateful for that. It is at times interesting reading, though so many foreigners have come to Italy to renovate a quaint property that one hardly finds anything new: bureaucratic complications, delays, Italians who have funny habits and don't know what they are doing but are so charming.

Though I do not doubt they sincerely love Italy I feel the authors do not really think highly of Italians. Once Barzini, the great journalist, said "Italians respect Germans but don't like them. Germans like Italians but don't respect them". I feel the Dutch couple in the oltrepò pavese feels the same.

Also I don't understand why the text is interspersed with Italian words. Yes, sometimes there is no obvious translation, but why write "architetta" instead of the English "architect"? It does not add much at all.

More broadly, the book's title is a bit misleading. It is not a book about life in Italy, but about the couple's renovation project, which takes virtually all of the book.

"How to survive the good life" kind of gives it away: it seems to suggest Italy has a lot to offer except they make so difficult for you... if only it could be run by Dutchmen...






29 December 2016

Film review: Alamar (2009) by Pedro Gonzalez Rubio, ***

Synopsis

Jorge and Roberta have been separated for several years. They simply come from opposite worlds: he likes an uncomplicated life in the jungle, while she prefers a more urban existence. He is Mexican and she is Italian, and she has decided to return to Rome with their five-year-old son, Natan. Before they leave, Jorge wishes to take young Natan on a trip, hoping to teach him about his Mayan origins in Mexico. At first the boy is physically and emotionally uncomfortable with the whole affair, and gets seasick on the boat taking them to their destination. But as father and son spend more time together, Natan begins a learning experience that will remain with him forever.


Review

The real life of a family of mixed ethnic background. Or, rather, of what could have been a family but wasn't. Not sure what the point is about this film. You can get a glimpse of a lesser known part of Mexico, yes, and pristine waters along the Banco Chinchorro, one of the largest and most stunning coral reefs in the world. But then what? The little kid is going to grow up and probably wonder what were his parents thinking when they made him. What was his mother, especially, thinking to get pregnant with a man she knew she could never live with. Or perhaps she could have but she did not want to. She preferred her cosy life in Rome to giving her son a family. The father too, he might have moved to Rome, but didn't. Maybe the movie is an indictment of irresponsible love adventures by careless travelers, and if so maybe it does have a purpose after all. Beautiful photography.


You can buy this film here.

18 September 2014

L'arrotino, l'ombrellaio

Sono nel mio appartamento a Roma, sto scrivendo. Sento passare per strada l'arrotino, da anni sempre la stessa registrazione, me lo ricordo almeno dagli anni ottanta. Chissà se è sempre lui? La voce che esce dal megafono elettrico non è cambiata.

Arriva in strada, annunciato dal megafono applicato sulla macchina. Si ferma, aspetta che scenda qualche cliente. Fa il suo lavoro e procede per la prossima strada. Così da decenni. Non so se sia una cosa buona o no. Da una parte è un segnale di arretratezza. Dall'altra, a Roma è impossibile trovare artigiani, operai, elettricisti, idraulici e immagino(non ho provato) arrotatori di coltelli. Una chiamata per un riparatore di una cucina a gas o uno scaldabagno costa 60 euro fissi più tempo di lavoro e parti di ricambio. L'arrotino è meglio!

"Donne è arrivato l'arrotino e l'ombrellaio, arrota coltelli, forbici, forbicine, forbici da seta, coltelli da prosciutto. Ripariamo ombrelli. Se avete perdite di gas, noi le aggiustiamo, se la cucina fa fumo, noi togliamo il fumo dalla vostra cucina a gas. Abbiamo i pezzi di ricambio delle cucine a gas. Lavoro subito, immediato."

22 May 2014

Recensione: Il mappamondo con la Cina al centro (2007), di Margherita Redaelli, ****

Matteo Ricci in Cina
Sinossi

Confrontarsi con la Cina: una sfida dei nostri tempi? L'impresa non è nuova se già quattrocento anni fa Matteo Ricci (1552-1610), gesuita e missionario, vi riuscì con risultati sorprendenti, utilizzando tecniche di gestione della diversità culturale che hanno ancora oggi molto da insegnare.

Il libro analizza il contenuto di queste tecniche e la ragione del loro successo. Rintraccia le idee filosofiche e scientifiche della cultura occidentale che Ricci divulgò in Cina e mette a confronto per la prima volta i suoi scritti con i classici greci e latini ai quali faceva riferimento. Si fa chiaro, allora, che la cultura umanistica del Ricci, ricostruita qui attraverso nuove ricerche d'archivio, gli permise di farsi mediatore tra due grandi civiltà.

Tra i tanti contributi del gesuita alla società che lo ospitò, spicca quello geografico. Infatti Ricci produsse la prima carta geografica del mondo per l'imperatore Ming, ed in questa carta la Cina appariva, come è logico, al centro.

clicca qui pervedere il mappamondo in dimensione originale
Il mappamondo con la Cina al centro di Matteo Ricci
Recensione

Originalissimo libro di una studiosa italiana su uno dei più importanti contatti tra Europa e Cina al tempo della dinastia Ming. Ricci era un gesuita ma anche un uomo di scienza e come tale fu accolto ed apprezzato alla corte di Pechino. Curioso che, mentre Ricci insegnava geografia ed astronomia in Cina, a Roma Giordano Bruno veniva messo al rogo e Galileo obbligato a rinnegare la propria scienza.

La parte più interessante del libro è la seconda, che racconta del Ricci in Cina. La prima, forse troppo lunga (62 pagine) è sulla sua formazione in Italia.

Contributo centrale del Ricci è il metodo dell'inculturazione tramite il quale egli si integra culturalmente nelle alte sfere della civiltà cinese senza però cadere in trappole sincretistiche. Ricci non solo imparò il cinese, ma studiò il confucianesimo ed il buddismo per trovare punti di contatto tramite i quali perseguire l'opera di proselitismo.

Il libro contiene anche ricche appendici documentative. Quello che purtroppo manca è una descrizione più dettagliata della vita del Ricci in Cina, dei suoi problemi quotidiani, dei suoi contatti con la corte imperiale.




Trovi qui in questo blog la mia bibliografia sulla Cina.

You can read an English bio of matteo Ricci here.

05 July 2013

Recensione film: La Spiaggia (1954), di Alberto Lattuada, *****

Sinossi

Anna Maria, una giovane donna che vive in una "casa chiusa", si prende una vacanza per condurre al mare la propria bimba, Caterina. Le circostanze la obbligano a prendere alloggio in un albergo di lusso, frequentato dalla ricca borghesia: ella si spaccia per vedova e il suo contegno serio e dignitoso le concilia le generali simpatie. Tutto va bene fino al giorno in cui nell'albergo prende alloggio un tale che conosce Anna Maria e sa quale sia la sua vera condizione.

Egli tenta di abbordarla con galanti proposte: respinto, si vendica rivelando ad un amico il doloroso segreto che la donna ha finora potuto custodire. Un incidente fa si che la verità venga ben presto conosciuta da tutte le ospiti dell'albergo, le quali, benchè il loro contegno sia tutt'altro che irreprensibile, si mostrano indignate e reclamano l'espulsione della pecora nera.

La sera stessa però si produce un colpo di scena: un maturo miliardario, che è il più ricco proprietario del luogo e nutre per la donna un onesto interesse, le offre il suo braccio e le fa percorrere tutta la passeggiata tra i reverenti saluti dei villeggianti. Anna Maria può ritornare a fronte alta al suo albergo.


Recensione

Questo film inizialmente mi ha annoiato: la solita storia neorealista di una poveraccia disperata e della dura vita nell'Italia del dopoguerra. Invece mi ha gradualmente appassionato mano mano che emergeva il vero fine dell'opera: denunciare l'ipocrisia, il perbenismo, l'invidia di chi non è contento della propria vita e cerca di rifarsi rovinando quella degli altri. La denuncia non è contro i ricchi ma contro quelli che vorrebbero esserlo, non ci riescono e invece di accontentarsi e godersi una vita comunque agiata, ne soffrono.

Interessante comunque vedere, attraverso la vita di spiaggia, un'Italia che non c'è più, e meno male: formalista, puritana, bigotta. Lattuada lancia anche una denuncia dell'"Italietta" che invece, purtroppo, esiste ancora sessant'anni dopo la realizzazione del film: furba, arrangiona, arrivista e arrampicatrice sociale.

Due grandi verità vengono sciorinate dal riccone del film: primo, pecunia non olet, ed il "miliardo" attira riverenza comunque e dovunque. Secondo, la vita è ingiusta, e prima i bambini se ne rendono conto, meglio è. Inutile schermarli facendogli credere che la vita sia una favola.

Grande interpretazione di Martine Carol.

Compre il DVD qui


05 June 2013

Recensione film: La meglio gioventù (2003), di Marco Tullio Giordana, *****


Sinossi

E' la storia di due fratelli attraverso quarant'anni di vita italiana, dal 1960 a oggi. Attraverso questo piccolo nucleo di personaggi rivivono ne "La meglio gioventù" avvenimenti e luoghi cruciali della storia del nostro paese: dalla Firenze dell'alluvione alla Sicilia della lotta contro la mafia, dalle grandi partite della nazionale contro la Corea e la Germania alle canzoni che hanno fatto epoca, dalla Torino operaia degli anni settanta alla Milano degli anni ottanta, dai movimenti giovanili del terrorismo, dalla crisi degli anni novanta al tentativo di inventarsi e costruire un paese moderno.


Recensione

Sono sei ore di film, e forse ne sarebbero bastate di meno, ma è un piacere gustarsi questo semi-documentario su 40 anni di storia d'Italia. Gli attori sono bravi ma non eccellenti, il che, paradossalmente, secondo me è un pregio, perché fa apparire questo film più realistico, meno recitato. Le storie dei vari personaggi si intrecciano bene ed il ritmo è sempre incalzante.

Dal miracolo economico degli anni sessanta alle prime crisi sindacali, al terrorismo, passando per l'abolizione dei manicomi, la vittoria della Coppa del Mondo del 1982, tangentopoli e fino a ritrovare i nostri protagonisti con i capelli bianchi ed i figli che si sposano.

Credo che questo film possa essere utile soprattutto agli stranieri per capire meglio il nostro paese, magari prima di venirci in viaggio, con le sue luci, le sue ombre e le sue contraddizioni, senza romanticismi e luoghi comuni.


10 April 2013

Recensione: Magnitudo Emilia (2013) di Annalisa Vandelli e Luigi Ottani, ****

Sinossi

Magnitudo Emilia esprime la grandezza di un'Emilia colpita al cuore da un sisma che ha fatto tremare anche lo sguardo delle persone sulle cose, mutandolo per sempre.

La giornalista e scrittrice Annalisa Vandelli, insieme al fotoreporter Luigi Ottani, si sono posti una domanda che è allo stesso tempo una sfida: come si racconta la devastazione della propria terra e della propria gente? Gli autori rispondono così: "Questo libro vorrebbe essere un microfono della terra, dell'urlo straziante che ha interrotto le nostre abitudini. Così abbiamo lasciato che il racconto si raccontasse da sé, senza porci limiti nella ricerca e seguendo piste imprevedibili. Abbiamo lasciato che un incontro tirasse l'altro, come pure i territori e gli eventi, così da non dominare una storia ma da darle la libertà di costruirsi, di esprimersi. E da qui la struttura del libro, calcolatamente casuale (...). Questo libro non si conclude col nostro lavoro, ma comincia da esso, perché il lettore ha un ruolo fondamentale, diventa autore nel fare sue e continuare queste storie o suggestioni. E allora questo libro ha l'ambizione di creare anche identità intorno a sé, di sostenere o affiancare lo scatto d'orgoglio che emerge e che non deve essere taciuto".


Recensione

Un centinaio di fotografie in bianco e nero costituisco l'ossatura di questo commovente volume. Le foto testimoniano il coraggio e la perseveranza delle genti emiliane colpite dal sisma, ma anche il grande sforzo di solidarietà dell'Italia intera. Un libro di grande formato che rende giustizia alle fotografie, che sono accompagnate da testi ben amalgamati ed istruttuvi.

Il libro è stato presentato oggi, ad un anno dal sisma del 2012, presso la Galleria 28 di Francesca Anfosso, a Piazza di Pietra, a Roma.

Compra il libro qui oppure contatta la Galleria 28.


02 March 2013

Recensione: "Il mio cuore è più stanco della mia voce" (2012 postumo) di Oriana Fallaci, ****

Fallaci in Vietnam
Sinossi

Prima il Vietnam, poi Città del Messico e infine la storia d’amore con Alekos Panagulis, eroe della Resistenza greca, simbolo dell’opposizione a qualunque regime liberticida. (Puoi leggere le sue poesie qui.) Dopo la pubblicazione di Un Uomo, Oriana riesce a creare un incantamento globale: vorrebbero essere come lei i tanti giovani e molte donne, per le quali la scrittrice rappresenta la realizzazione di un sogno.

In quegli anni Fallaci accetta i sempre più frequenti inviti a incontrare i suoi lettori stranieri, nelle città e nelle università del mondo. Questo libro raccoglie alcune delle sue conferenze di maggior rilievo, pagine rimaste finora inedite che rivelano il suo rapporto con la scrittura, la sua passione per la politica e per l’impegno civile, la sua “ossessione per la libertà”.

È il suo autoritratto più autentico, una sorta di manifesto in cui Oriana rivendica e difende con vigore il diritto a “stare dalla parte dell’umanità, suggerire i cambiamenti, innamorarci dei buoni cambiamenti, influenzare un futuro che sia un futuro migliore del presente” (dalla sovracoperta del libro)

Ad Oriana Fallaci  è dedicato un sito web.


25 February 2013

Alla biglietteria del trenino di Fiumicino aeroporto (seconda puntata)

Biglietteria automatica n. 1

Rieccomi a cercare di fare un biglietto alla stazione del trenino che da Fiumicino mi porterà in città. Ci avevo già provato, senza successo, l'ultima volta che ero venuto a Roma, qualche settimana fa. Stavolta la terribile macchina bigliettatrice automatica mi ha accolto così come si può vedere nella foto qui sopra. Nessuna connessione al sistema. Almeno non mi ha chiesto se volevo comunque pagare il prezzo del biglietto senza riceverlo, come l'altra volta.


Biglietteria automatica n. 2
Indomito, mi sono recato presso un'altra biglietteria automatica poco lontano, ed ecco qui sopra il risultato. La macchina si connette al sistema ma si rifiuta di vendermi un biglietto per i prossimi treni: "non vendibile". Forse è regalabile? Rubabile? Mah!

A quel punto ho notato due biglietterie umane e mi sono avvicinato. Davanti alla prima una lunga fila, mentre nessuno davanti all'altra. Provo a comprare un biglietto dalla bigliettaia senza fila e la gentile signorina mi chiede 16 euro. Sapevo che il biglietto costava 14 euro, e le ho chiesto spiegazioni. Mi ha risposto che quello è il prezzo della biglietteria pubblica, noi siamo privati e lo vendiamo a 16 euro! Per chi fosse interessato a spendere 2 euro in più per il biglietto l'agenzia si chiama "365".

Rassegnato, ho fatto la fila alla biglietteria pubblica, impiegando circa dieci minuti. Infatti il bigliettaio di turno, con il suo stentato inglese, stava cercando di rimorchiare due ragazze russe che gli chiedevano informazioni. Il tutto mi ha fatto perdere il primo treno per Termini, che la lasciato il binario davanti al mio naso. Ho dovuto aspettare ancora mezz'ora, in piedi, nel terminal non riscaldato, prima di salire sull'agognato trenino Leonardo Express.

Per rasserenarci ecco un paio di bei libri sui treni del tempo che fu!






27 January 2013

Saluti da Bologna!

Le tre "T" di Bologna

Da notare che i veri tortellini sono quelli a sinistra, della grandezza canonica dell'ombelico di Venere. Il ripieno può essere di prosciutto, mortadella, uovo, parmigiano e noce moscata. Quelli a destra sono cappelletti romagnoli, più grandi e di solito ripieni di carne bovina.

In particolare consiglio l'osteria dei Poeti e, fuori concorso per chi cerca la cucina locale, il ristorante spagnolo di Juan Alberto.

Chandra Raga a Bologna


Durante il mio soggiorno ho anche avuto la fortuna di assistere ad un bel concerto di musica indiana con Paolo Avanzo e Stefano Grazia. Il tutto preceduto da un'ottima cena indiana al Centro Natura. Questo è un estratto di un concerto simile dei due musicisti su Youtube.



A Bologna lo spettacolo è stato completato da danze Bharatanatyam di Alessandra Pizza.

In conclusione: tutto vero, le tre T sono un mito! Gran bel weekend a Bologna. Ho anche trovato in saldo due paia di stivali taglia 39, che faccio sempre fatica a reperire. Da ritornarci presto!

23 January 2013

Alla stazione ferroviaria dell'aeroporto di Fiumicino

Biglietteria automatica
Questo è ciò che la macchina bigliettatrice del treno per l'aeroporto di Fiumicino mi ha chiesto dopo aver letto la mia carta di credito. In altre parole: vuoi pagare il biglietto senza riceverlo? Ho avuto un dubbio amletico sul da farsi.
Tra l'altro la domanda mi è stata posta in italiano nonostante io abbia selezionato l'inglese per effettuare la transazione. Se al posto mio ci fosse stato uno straniero che non parlava italiano magari si sarebbe fatto addebitare il costo del biglietto senza poi poterlo ritirare! 


Per rasserenarci ecco un paio di bei libri sui treni del tempo che fu!




24 December 2012

Immondizia a Roma, 1753-2012

Targa murale del 1753, Roma
Si trova in Via dei Cappellari
ed ecco il 2012, in alto a sinistra la targa del 1753

Passeggiata a Roma, nei pressi di Campo dei Fiori. Mi colpisce una targa posta sul muro oltre due secoli fa, per far divieto di buttare immondizia per strada. Si promette di mantenere il segreto per i delatori. E si minacciano multe e punizioni corporali per gli sporcaccioni che venissero condannati. I padroni sono responsabili per i loro servitori ed i padri per i figli.

Ecco qui nella foto, oggi 24 dicembre 2012, quello che si vede proprio sotto la vecchia targa.

Forse sarebbe il caso di rimettere in pratica questo editto del Monsignore presidente delle strade. O forse chissà, non è mai stata abolita, bisognerebbe solo applicarla.

12 November 2012

Recensione libro: In Pace e in Guerra (2004), di Enrico Mannucci, ****

Sinossi

I mezzi d'informazione propongono quotidianamente scenari di guerra, convenzionale e non, che richiedono l'utilizzo di forze speciali e quelle di più vasto impiego. Questo libro presenta un quadro completo dei reparti destinati a intervenire con varie funzioni nei diversi teatri di operazione che la cronaca propone. L'autore ne descrive la storia e l'evoluzione nel tempo, la struttura e l'organizzazione, i particolari compiti operativi nei quali ciascuno viene impiegato, l'addestramento, le armi, le attrezzature, oltre agli episodi più significativi o particolarmente drammatici in cui essi sono stati coinvolti, dalla Bosnia al Kosovo, fino a Nassiriya. Con un intervista a Francesco Cossiga.


Recensione

Un libro essenziale per saperne qualcosa di più sui reparti speciali delle forze armate italiane. Narrato con passione ma senza eccitazione, con conoscenza dei dati, delle persone, dei fatti. Ottimi i racconti delle esperienze sul campo ma anche i riferimenti storici.


01 September 2012

Film review: Mondovino (2004) by Jonathan Nossiter, **

Synopsis

Filmmaker Jonathan Nossiter, who loves wine, looks at the international wine business. He offers his personal view of how business concerns and the homogenisation of tastes around the world are changing the way wine is being made. 

Review

The movie is good in that it points the finger to a phenomenon that is pervasive in the world of wine, as it is in every aspect of our life: globalization. The director's thesis, which he does not spell out but appears clearly, is that this is a bad thing. I, on the contrary, think it is a good development for wine, mainly because it allows for greater choice.

Far from homogenizing the taste of the world's wines, globalization is making any wine, in any style, available everywhere in the world, and this gives each of us a chance to choose what we like, how much we want to spend.

He implicitly accuses Robert Parker (whom he interviews) to be in cahoot with American business, while in fact parker has been very beneficial to French wines and Bordeaux in particular. He received countless awards from France, including from the president of the Republic.

Nossiter is tricky as he often hides his camera and films without the subject being aware. That is not correct in my view, even for a documentarist.

He is also political, but out of context. He underlines how a mayor of a French town who rejected American money to invest in the local vineyards was a communist (good) while Italian nobles who accept to work with the same Americans has grandparents who supported fascism (bad). I find some of these people who live in their past rather disagreeable, but that says nothing about their wines. How totally irrelevant.

Finally, he never misses a chance to film any dog that happens to be in front of his camera. For example when he interviews Parker he goes at great length to emphasize how his dogs fart a log, and that is really too much. 

Today, no matter what Nossiter says, we have more diversified and better quality wines around the world than ever before.

Here is another good review of this film I agree with by Decanter.

See my other reviews of film about wine here in this blog.


 

15 August 2012

Giorgio Perlasca (1910-1992): history, books, films.

Today is the twentieth anniversary of the death of Giorgio Perlasca. See his website in Italian. It is surprising to me that someone who, alone, has done so much for so many should still be relatively unknown, especially outside of Italy and perhaps Israel. Perlasca saved over five thousand Jews, far more that Schindler did with his "list" of Hollywood fame.

Anche in Italia indifferenza per la sua morte, con un funerale disertato dalle maggiori autorità politiche, anche locali. Un altro caso di come il nostro paese trascura i suoi eroi. Quelli veri, non quelli costruiti in televisione e in certi libri di storia.

Puoi comprare il box con due DVD in italiano qui




Unfortunately this film is not available in English.

Il film è tratto da materiale contenuto in questo libro:




Altri libri su Giorgio Perlasca sono disponibili qui.

10 April 2012

Recensione film: Il Portaborse (1991) di Daniele Lucchetti, ****

Sinossi

Giovane ministro corruttore cinico, arrogante, dinamico, fintamente colto scopre in un giovane professore di liceo del Sud l'uomo adatto a scrivergli i discorsi e a dargli l'imbeccata per dichiarazioni e interviste.


Recensione

Una storia scritta al crepuscolo della della prima repubblica italiana, nel 1991, ma putroppo mai divenuta obsoleta! Alcune scene di grande efficacia che lasciano immaginare quello che può veramente succedere in situazioni simili con politici veri. In senso più lato ci dà una visione del trasformismo italiano, dove cambiano i nomi dei potenti ma non cambiano i metodi che questi, ciascuno al momento del suo turno, usano. Il portaborse è una parola che in Italia è tutto un programma, per la destra, la sinistra, la prima repubblica e la seconda! Per me uno dei migliori film sulla politica italiana.

Puoi comprare il DVD qui:


04 February 2012

Neve a Roma

Evento straordinario, era dal 1986 che non c'era una nevicata così. Nella mia vita me lo ricordo due o tre volte. Forse qualche volta non c'ero quanto è capitato.

Triste vedere come sia stata meschinamente politicizzata, pro e contro il sindaco Alemanno. Certo è che come al solito Roma non era preparata, non si può girare né con mezzi pubblici né con quelli privati. Uffici chiudono presto, tutti a casa. Qualcuno se ne compiace, gli fa piacere non dover lavorare senza perdere lo stipendio. Magari andare a tirare palle di neve con i figli.




11 November 2011

Glass and gondolas in Venice


Murano glass taking shape
Early start of the day in Venice. I am here for a photo workshop and we are off to catch the sun rise by the dock of the ferry to Murano, where Stefano has talked to his brother in law who owns a glass shop. We will have the privilege of being let into the shop while the dozen or so glass blowers are working to make the glass masterpieces which make Murano famous.

About a dozen artisans are blowing glass today, all Italian men plus a young and very thin French lady who has moved here six years ago to learn the trade. It seems that with 8% "unemployment" in Italy we need to import tall young girls from Burgundy to keep the magic of Murano glass alive! She follows closely each and every move of the senior master, who sometimes holds her hand in a fatherly fashion to guide her through the moves that transform sand into glass masterpieces.

The atmosphere is magic. In the middle of the shop a huge furnace radiates intense heat, and all around skilled workers dance with their red-hot glass at the end of a steel pole, blowing, cutting, chiselling, attaching gold leaves, shaping and reshaping their creations.

We leave the shop after two very full hours and take the ferry back to Venice, where a lineup of "spritz" is waiting for us at a local bar. They will be followed by delicious cicchetti for a true Venetian lunch by Rialto. I was afraid to run into a tourist trap, of which there are too many in the neighborhood, but ended up in a delightful little restaurant for a very special treat.

Fixing gondolas
The day then continues with a visit to  "squero" of San Trovaso, a shop where they build and maintain gondolas, the trademark boats of Venice. Again thanks to the good offices of Stefano we are welcomed into one of a handful of workshops where this ancient art is kept alive by a bunch of skilled masters.

As one of them shows us the tools he explains that a gondola costs about thirty thousand euro as it comes out of the carpenter's shop, with no accessories, decorations, or anything one would call an "optional" in a car. It can be twice as much when it hits the water with all its bells and whistles installed. There are only 420 licensed gondolas in Venice and licences are impossible to get unless you are well connected into the inner circles of the city and come from a family of gondolieri.

This squero can only make two new gondolas per year, and spend most of its labor time on maintenance. I had the good luck to witness some of this work today, one master was pushing special straw thread in the crevices between the long beams of a gondola to improve its water tightness. As the sun sets, a gondoliere arrives at the squero to deliver his gondola for repairs. Everyone gives a hand to raise it from the water, and after a first inspection a workplan is agreed upon. It's time for us to say farewell, and head off to town for a dinner of polenta with cuttle fish in its black ink sauce...

12 September 2011

In treno in giro per l'Italia

La settimana scorsa ho deciso di prendere il treno per andare da alcuni amici a Vicenza. Aperta la pagina delle prenotazioni di Trenitalia ho indicato le stazioni di partenza e di arrivo, Roma e Vicenza, e ho scelto data e ora per il mio viaggio. Per un biglietto Frecciargento di prima il prezzo era di 116 Euro. Non proprio regalato, i prezzi dei treni sembrano ormai paragonabili a quelli degli aerei. A titolo di paragone sono andato a vedere quanto costano biglietti simili in altri paesi, sempre in 1a classe. In Francia Parigi-Bordeaux costa dai 40 ai 75 euro, un affare. Per la verità in Germania sembra il treno costi ancora di più, Francoforte-Monaco si vende a 140 euro. In Inghilterra da Londra a Newcastle costa sui 150 euro. In Spagna da Madrid a Barcellona si pagano dagli 80 ai 210 euro a seconda del servizio. Ma andiamo per ordine e cominciamo dall'inizio: la prenotazione.

03 August 2011

Il mercato dei libri in Italia: poveri noi lettori di libri, "protetti" dalla nuova legge sugli sconti.

Il parlamento italiano ha approvato, con nefasto consenso trasversale, una legge che regolamenta il prezzo dei libri, il "ddl Levi 2281-B", dal nome del primo firmatario. Solo i radicali si sono pilatescamente astenuti, tutti gli altri hanno votato a favore. E allora vediamo un po' in cosa consiste questo capolavoro normativo che ha messo d'accordo tutto il parlamento.