Giornata tranquilla a casa, in famiglia. Oggi è la festività più sentita per le famiglie cinesi, il capodanno del loro calendario lunare. Che poi a rigor di termini è un calendario lunisolare, cioè prende elementi sia dall'uno che dall'altro. Il capodanno cinese, cade in coincidenza della prima luna nuova dopo che il Sole è entrato nel segno dell'Acquario, e a quel punto inizia il "mese numero 1", quello che da noi è gennaio. Per questo l'inizio dell'anno cinese cade sempre tra il 21 gennaio e il 19 febbraio del calendario gregoriano.
I mesi poi durano quanto un ciclo lunare, quindi più corti dei nostri. E di conseguenza capitano annate in cui ci siano 13 mesi. In questo caso c'è un "mese aggiuntivo", che porta lo stesso nome del mese precedente. Insomma noi abbiamo un giorno in più, il 29 febbraio, ogni 4 anni, nell'anno bisestile, per riallineare il calendario con il sole. I cinesi hanno un mese in più per 7 volte ogni 19 anni, e il calcolo matematico per misurare la relativa astronomia è troppo complicato per me.
Ma per tornare a noi, oggi è una specie di natale: riunioni di famiglia, grandi mangiate, regali. Ma in Cina è anche molto di più: da quando girano abbastanza soldi, e le infrastrutture lo consentono, oltre mezzo miliardo di cinesi lascia il posto di lavoro, che magari si trova a molte centinaia di chilometri di distanza, per tornare a casa dai genitori, o dai nonni. La più grande migrazione della storia umana umana. Una volta, quando non c'erano i treni veloci, gli aerei e le auto private, i numeri erano molto più bassi, ovviamente. Ma erano anche molto più bassi i numeri delle persone che lasciavano il paese natìo per andare a cercare fortuna nelle grandi città, se non all'estero. Infatti in questo periodo anche i biglietti aerei per la Cina, da Europa o Stati Uniti, diventano difficili da prenotare e i prezzi salgono.
Le stazioni ferroviarie e gli aeroporti cinesi diventano bolge dantesche, le masse umane fluiscono attraverso controlli, banchine, scale mobili, cancelli automatici per l'accesso ai mezzi di trasporto.
Noi pure, come ho detto in precedenza, abbiamo fatto fatica ad arrivare a Guiyang, persino gli autobus, ultima spiaggia di chi non è riuscito a trovare posto su treni e aerei, sono quasi tutti pieni, soprattutto quelli moderni, con sedili comodi e aria condizionata.
A casa sono già arrivati mio cognato Bing Bing e sua moglie Jiao Jiao, che lavorano a Pechino. Hanno portato regali per i suoceri e naturalmente i più giovani (cioè anche io!) dobbiamo dare i classici "pacchetti rossi" (buste rosse con scritte dorate di buon auspicio, e contenenti denaro). Questo sia ai più piccoli, e qui si tratta di cifre simboliche, qualche monetina ai bambini e una paghetta agli adolescenti. E soprattutto ai suoceri, e qui non ci si aspetta una cifra simbolica, bensì un aiuto concreto a sbarcare, è il caso di dire, il lunario!
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spinaci della fattoria di famiglia |
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