16 November 2004

Book Review: The Dark Heart of Italy, by Tobias Jones. *

Synopsis

In 1999 Tobias Jones travelled to Italy, expecting to discover the pastoral bliss described by centuries of foreign visitors and famous writers. Instead, he discovered a very different country, besieged by unfathomable terrorism and deep-seated paranoia, where crime is scarcely ever met with punishment. Now, in this travelogue, Jones explores not just Italy's familiar delights (art, climate, cuisine), but the livelier and stranger sides of the bel paese: language, football, Catholicism, cinema, television and terrorism. Why, he wonders, do bombs still explode every time politics start getting serious? Why does everyone urge him to go home as soon as possible, saying that Italy is a 'brothel'?


Review

This must be the worst book on Italy I have ever read. Uninformed, superficial, exuding prejudice and smugness, politically biased. The author displays phenomenal ignorance and his judgement is superficial almost to the point of being funny! Were it not for some specific anecdotes he tells rather amusingly, I would have wondered whether he ever set foot in the country at all. He is obsessed with Berlusconi, he just hates the guts of the man. Well that's fine, many Italians do too, but it does not make for informative reading. His writing style is full of smugness, he says he loves the country but he is very condescending toward Italians and does not display the least interest in truly integrating in Italian society. Inaccuracies are too many to list here. A book that is better avoided by those who want to understand contemporary Italy.

01 November 2004

Book Review: Endurance, by Alfred Lansing, *****

Endurance in its death throes
Synopsis

In 1914 Sir Ernest Shackleton and a crew of 27 men set sail for the South Atlantic on board the Endurance. The object of the expedition was to cross the Antarctic overland. In October 1915, still half a continent away from their intended base, the ship was trapped, then crushed in ice. For seventeen months Shackleton and his men, drifting on ice packs and then on the stormiest seas on the globe, were castaways in this most savage region of the world.

Lansing's gripping narrative, based on firsthand accounts of crew members and interviews with survivors, vividly describes how the men lived together in camps on the ice until they reached land, how they were attacked by sea leopards, ate sea lion and polar bear, developed frostbite (an operation to amputate the foot of one member of the crew was carried out on the ice), and finally embarked on a 850-mile voyage in a 22-foot open lifeboat to find help.


02 September 2004

Book Review: Cambodia, by Anita Sach, *****

Synopsis

A guide to the cultural attractions of this emerging destination. Explore the grand ruins of Ankor Wat's temples, as well as areas of Cambodia just opening up to travellers, with this practical and thorough guide.


01 September 2004

Bibliography: Books on Polynesia

My selection of most significant books on French Polynesia. Both English titles e libri in italiano. Please let me know if I forgot an important title!

I also include some suggestion of local music.

Baker, Silvia: Journey to yesterday (1950), tour of French Polynesia by an English lady during WW II. Not so exciting but provides some curious anecdotes about life in those times.

Borsani, Ambrogio: Addio Eden (Vicenza: Neri Pozza Editore, 2002). E’ una piacevole carrellata culturale basata su un viaggio dell’autore (un antropologo) alle Marchesi ripercorrendo la vita dei tanti protagonisti della fuga mundi dalla cultura occidentale nel XIX secolo (Melville, Stevenson, London, Gaugin, Brel ed altri). Molto ben scritto.

Cook, James: “Journals” (trad it: I Giornali di Bordo, Milano: TEA, 2000). Un po’ lunghetti ma interessanti per immedesimarsi in un europeo che è arrivato qui alla fine del ‘700 quando non c’era ancora stato quasi nessuno.

Gaugin, Paul: “Noa Noa” e vari altri scritti di questo artista squinternato morto alle Marchesi.

Stevenson, Robert Louis: “Tales of the South Seas” (trad it: Mari del Sud); oltre ovviamente all’eterno “Treasure Island”!!

Melville, Herman: “Moby Dick” (si capisce perché Melville disertò da una baleniera per restare in Polinesia!!) e soprattutto “Typee” (Taipi in trad. italiana), romanzo autobiografico della sua diserzione.

Horwitz, Tony: “Into the Blue: Boldly Going Where Captain Cook Has Gone Before”

Sivadjian, Eve: “Les Isles Marquises: Archipel de Mémoire”. Ottimo sulle Marchesi contemporanee, aspetti sociali, politici, economici, culturali.

Bersezio, L.: “Miti e Fiabe della Polinesia”.

Pagliasco, Guido Carlo: “Paradisi Inquieti: Viaggio in Polinesia” (Torino: EDT, 2000); libretto-diario di un viaggio per molti aspetti simile al nostro anche se incentrato più sulle Samoa, che comunque fanno culturalmente parte della Polinesia.

Music and films about Polynesia


Brel, Jacques, “Les Marquises” is a selectio of some of his best songs, including the eponymous one about the islands where he now rests in peace.




Mazière, Francis: The Gaugin Years (collezione di canzoni e danze polinesiane)



Fanshawe, David: Pacific Chants (collezione di musiche tradizionali polinesiane)



Tahiti – Air Mail (canzoni assortite)


Himene: Polyphonies Polynésiennes (choral music)



27 August 2004

32° g - 27 AGO: Papeete – Los Angeles e fine del viaggio

In giro per la città, riposo, preparazione bagagli, al mercato (interessante soprattutto per la vita tahitiana che vi si svolge, meno per gli acquisti). Questo è il posto giusto per chi voglia farsi tatuare, ci sono tatuatori espertissimi e le condizioni igieniche sono ottime - strumenti sterili e artisti fenomenali. Posso garantire per esperienza personale!

Veramente io non avevo nessuna intenzione di tatuarmi. ma Giusy, una compagna di viaggio, mi chiede di accompagnarla dal tatuatore perché lei non parla lingue straniere. Vado con lei e l'aiuto a contrattare un piccolo tatuaggio sulla caviglia. Mentre aspetto che l'artista finisca il suo lavoro mi guardo incuriosito le fotografie dei tanti tatuaggi che egli ha eseguito, e che sono appese sulle pareti e sulla porta del piccolo studio. (Studio? Sala operatoria? Atelier?) Ne vedo uno che mi colpisce subito, una manta con al centro un tihi. Chiedo all'artista, che nel frattempo ha quasi completato il tatuaggio di Giusy, quanto tempo gli servirebbe per farmi quel tatuaggio, fra poco dobbiamo andare in aeroporto. Mi dice mezz'ora. Per 50 euro è fatta. Decido di non pensarci troppo e procedo. Una delle decisioni irreversibili più rapide della mia vita!!

Il tatuaggio è un'antica tradizione polinesiana che si era persa nel XIX secolo quando fu proibita dai missionari europei. Fortunatamente si è ripresa e sviluppata con giovani artisti che applicano disegni tradizionali accanto a temi da XXI secolo. Anche carino il museo della perla, alcune gallerie d’arte, negozi di musica tahitiana, librerie tutti in centro.

Poi verso le 18.00 in aeroporto, indispensabile arrivare con larghissimo anticipo per i voli internazionali e soprattutto per gli USA, che dopo l'11 settembre richiedono controlli molto più meticolosi e lunghi. (Prima degli attentati in America non ti chiedevano neanche i documenti, mi ricordo della "People's Express" una delle prima compagnie low-cost, dove si entrava senza biglietto, e si pagava alla hostess che percorreva la cabina durante il volo a riscuotere.)

Recensione/Book Review: "Un indovino mi disse/A fortune teller told me", di Tiziano Terzani, ****

English review below

Sinossi

Nel 1976 un indovino cinese avverte Tiziano Terzani, corrispondente dello "Spiegel" dall'Asia: "Attento. Nel 1993 corri un gran rischio di morire. In quell'anno non volare mai". Anni dopo gli torna in mente quella profezia e la vede come un'occasione per guardare il mondo con occhi nuovi. Decide di non prendere aerei per un anno, senza rinunciare al suo mestiere. Il risultato di quell'esperienza è un libro che è insieme romanzo d'avventura, autobiografia, racconto di viaggio e reportage.


26 August 2004

31° g - 26 AGO: Ua Pou - Papeete

Doudou ed Heléne mi portano a vedere la loro “cabanne”, una villetta presso Haakuti, nel mezzo della foresta pluviale, un in ambiente veramente vergine, basta farglielo sapere per tempo. Transfer aeroporto 2000f.

25 August 2004

30° g - 25 AGO: Hiva Oa – Ua Pou

Arrivo in ritardo per vento forte (attenzione in estate – Dicembre/Marzo – perché i voli possono essere facilmente annullati par cattivo tempo, anche se Air Tahiti cerca di assicurare comunque il trasporto a Nuku con elicottero o barca per prendere il volo con l’ATR più grande per Papeete). Il proprietario della pensione Doudou è in aeroporto, leggero pranzo e nel pm giro nel paesino a visitare scultori del legno e piantagioni. Interessante, ma prezzi molto alti, a mio avviso più che a Tahiti, si può comunque negoziare. Avvistiamo cavalli selvaggi sulle scogliere; paesaggio molto duro, montagne a picco sul mare.




Alloggio alla Pensione Pukuee, gestita da Doudou (francese) e Heléne (marchesana), molto gentili, Heléne cucina benissimo e la pensione è pulita e perfino elegante nella sua semplicità. Posizione con bella vista sul porto, tranquillità massima. Non hanno neanche le porte, tanto bassa deve essere la criminalità, solo tendine sulla soglia delle camere e della stessa casa! Costa 2000-3000f il pernotto, 2500 la cena (ottima, trance di tonno con olio e limone spolverati di avocado  e curry) e 500 la colazione. Si mangia su di una stupenda terrazza con vista. Sono il solo cliente, mangio con loro e chiacchieriamo della loro scelta di vita di vivere qui. Heléne vorrebbe anche tornare in Francia ad un certo punto, ma lui non ne vuol sentir parlare!

Incontro Jaques Vitellini, scrittore. La moglie è venuta ad insegnare qui e lui l'ha seguita tanti anni fa, poi quando il suo mandato è finito hanno deciso di restare qui.  Mi fornisce il suo sito, http://www.cultures-sud.net/ dove però non c'è molto...

Incontro poi Sergio Tacito, un francese anche lui di ovvie origini italiane che da 33 anni vive a Tahiti con la moglie maori. Lavora per il governo, va in giro per la Polinesia a fare ispezioni alle strutture pubbliche.

24 August 2004

29° g - 24 AGO: Hiva Oa

La tomba di Gauguin
Giornata di riposo e di visita ad Atuona, il museo, il commovente cimitero con le tombe di Gauguin, che cercò qui la sua fuga mundi e ora giace sotto un maestoso albero di frangipani. Riposa al suo fianco anche Jacques Brel, il cantante belga che qui era molto amato perché aiutava tutti quelli che avevano bisogno, e della sua compagna. Ha composto una stupenda canzone, Marquises, una delle sue migliori. Il testo è in calce a questo post.

Qui su questo sito si può scoprire la sua arte.

Lo “spazio Brel” contiene suoi ricordi ed anche il famoso aeroplano con il quale lui girava per le isole, spesso offrendo passaggi gratuiti a chi ne avesse bisogno. Oggi chiuso, posso solo guardarlo dall’esterno arrampicandomi su di una staccionata, peccato.

"Where we are" di Gauguin


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La tomba di Brel
Les Marquises, di Jacques Brel

Ils parlent de la mort comme tu parles d´un fruit
Ils regardent la mer comme tu regardes un puits
Les femmes sont lascives au soleil redouté
Et s´il n´y a pas d´hiver, cela n´est pas l´été
La pluie est traversière, elle bat de grain en grain
Quelques vieux chevaux blancs qui fredonnent Gauguin
Et par manque de brise, le temps s´immobilise
Aux Marquises

Du soir, montent des feux et des points de silence
Qui vont s´élargissant, et la lune s´avance
Et la mer se déchire, infiniment brisée
Par des rochers qui prirent des prénoms affolés
Et puis, plus loin, des chiens, des chants de repentance
Et quelques pas de deux et quelques pas de danse
Et la nuit est soumise et l´alizé se brise
Aux Marquises

Le rire est dans le cœur, le mot dans le regard
Le cœur est voyageur, l´avenir est au hasard
Et passent des cocotiers qui écrivent des chants d´amour
Que les sœurs d´alentour ignorent d´ignorer
Les pirogues s´en vont, les pirogues s´en viennent
Et mes souvenirs deviennent ce que les vieux en font
Veux-tu que je te dise : gémir n´est pas de mise
Aux Marquises

23 August 2004

28° g - 23 AGO: Hiva Oa, gita a Tahuata

Gita in barca a Tahuata, la barca costa 30.000f e si divide tra i partecipanti, noi ci siamo uniti ad altri che stavano in pensioni vicine. Visita ai villaggi di Hapatoni (bravissimi scultori di legno, prezzi cari però); Vaitahu (c’è un piccolo museo di archeologia, interessante, vicino al municipio, di solito è chiuso ma basta andare a chiedere le chiavi in municipio e ve le danno, poi fate da soli.

22 August 2004

27° g - 22 AGO: Hiva Oa, escursione in auto a Lipona

Affittiamo una 4x4 (13.000f + benzina) per la giornata e partiamo per Puamau, con l'obiettivo di visitare l'importante sito archeologico dei Tiki marchesani. La strada è per la prima metà buona, poi degenera gradualmente fino a divenire francamente pericolosa: completamente scassata, tornanti strettissimi a precipizio sul mare, nessuna protezione sul ciglio, frane e smottamenti, profondi canali lasciati dai veicoli e dal flusso dell’acqua piovana, vere e proprie voragini, ecc. ecc. La percorriamo quasi tutta in 1a e 2a marcia, ci mettiamo tre ore piene a fare 40km circa. Consiglio massima prudenza e magari prendere un autista in caso di brutto tempo, o lasciar perdere.

Il sito di Lipona però ripaga della fatica, impressionante, suggestivo, mistico direi. I tiki li ha descritti bene Ambrogio Borsani nel suo libro Addio Eden. Le isole Marchesi in un viaggio alla ricerca di Melville, Stevenson, Gauguin, London, Brel e altri:  «Le statue dell'isola di Pasqua sono impressionanti per la quantità, ma sono ripetitive. I tiki di Puamau  hanno l'impronta delle forme originali, quelle da cui deriva tutto. Hanno il fascino dell'archetipo.».

Anche la spiaggia di Puamau, con sabbia nera, è piacevole per un bagno ristoratore prima di intraprendere la via del ritorno, un po' meno paurosa dell'andata perché la parte più ripida stavolta è in salita.

Cena da Snack Kaupe (2000 f) in centro, discreto.


21 August 2004

26° g - 21 AGO: Nuku Hiva – Hiva Oa

Mattinata a spasso e poi nel primo pomeriggio lungo trasferimento verso l’aeroporto per la strada nord, precipizi da capogiro, paesaggi vertiginosi, inebrianti, ma la strada infangata e dirupata ci preoccupa un po’, attenzione in caso di pioggia, può essere pericoloso; per fortuna c’è la nebbia in alto.... così non possiamo vedere di sotto! Arrivo un po’ in ritardo a Hiva Oa, ci vengono a prendere e andiamo in pensione da Gaby, ci sistemiamo e programmiamo le giornate a venire.

20 August 2004

25° g - 20 AGO: Nuku Hiva

Partenza in auto 4x4 per un giro delle valli (4000f) e dei paesi principali (Taipivai, Taiohae, Hoomi, Paeke) qualche acquisto di manufatti di legno (a Taipivai) e visite a siti archeo. Bagno nel porto a Taiohae! Il paesaggio delle Marchesi non ha niente a che fare con il resto della Polinesia che abbiamo visto sinora. Vegetazione lussureggiante, infinite gradazioni di verde, ripide montagne vulcaniche, cielo spesso coperto, abbondanza esuberante di frutta di ogni genere, cercate di trovare il Corrosol! Il problema è che le strade sono TUTTE scassatissime, tortuosissime o tutte e due le cose! Dunque i tempi dei trasferimenti sono estenuanti, ma qui i trasferimenti stessi, anche da e per gli aeroporti, sono parte del viaggio!

Cena ancora da Yvonne con lunghe chiacchierate su politica, pesca, storia, Gauguin, Brel, il turismo, persona veramente notevolissima! Alphonse suona un ukulele.

19 August 2004

24° g - 19 AGO: Nuku Hiva, Yvonne, escursioni archeologiche

Andiamo a trovare il sindaco, Madame Yvonne al municipio (un piccolo bungalow con la sua scrivania, una foto sbiadita di Chirac al muro, un mobile pieno di scartoffie e qualche vetrina dove lei ha raccolto alcuni reperti archeologici) e molto gentilmente lei ci racconta della politica locale, dei rapporti con la Francia (ottimi) e con Papeete (non sempre buoni perché i Marchesani si sentono trascurati da Tahiti, vorrebbero separarsi e trattare direttamente con la Francia).

18 August 2004

23° g - 18 AGO: Papeete – Nuku Hiva, isole Marchesi

Partenza in orario. Attenzione, per evitare epidemie è proibito portare fiori alle Marchesi, dunque lasciate eventuali collane che vi sono state regalate... Volo spettacolare sulle Touamotou, tempo ottimo. Arrivo a Nuku Hiva col sole, ma non c’è a prenderci il taxi della pensione... poco male, ne affittiamo un altro sul momento. Una simpatica tassista che nelle due ore di trasferimento fino alla baia di Hatiheu dove alloggeremo ci fa anche da guida per le maestone montagne e lussureggianti vallate che attraversiamo... in effetti il trasferimento è già una visita.

17 August 2004

22° g - 17 AGO: Tikehau – Papeete

Giornata interlocutoria, niente veramente da segnalare. Mattinata al mare, nuoto, lettura, passeggiate per l’isola (non c’è molto ma è piacevole) e volo puntuale alle 4 del pomeriggio per Tahiti. Arriviamo e ci sistemiamo in albergo, poi cena alle roulottes (la vita serale di Papeete sembra incentrata qui), passeggiata e a letto.

16 August 2004

21° g - 16 AGO: Tikehau, immersioni

Giornata di attività mare, nuotate e due immersioni alle Tuheiava pass con Isabelle. Organizzazione che mi è parsa seria, attrezzature ben mantenute, sensazione di sicurezza. Immersioni piacevoli, gran varietà di pesce colorato anche se non proprio spettacolare. Gli altri hanno passeggiato, nuotato, sonnecchiato, ecc.



Tikehau è gradevolissima, c’è pochissima gente, forse una mezza dozzina di pensioncine lungo la spiaggia, un ambiente sereno, placido. Cena in pensione.

15 August 2004

20° g - 15 AGO: Rangiroa – Tikehau

Bimba alla messa
Mattinata alla messa cantata ad Avatoru, è ferragosto. Assolutamente da non perdere, molto partecipata, un sacco di bambini si divertono! Noi siamo stati fortunati a capitare proprio la giornata dell’Assunzione, con riti e canti particolarmente curati, ma in ogni caso cercate di andarci una domenica mattina, cominciano verso le 8:30-9:00 e dura un paio di ore. Volendo si potrebbe anche restare a mangiare con loro, ci avevano anche invitati ma siccome avevamo un aereo nel pomeriggio abbiamo dovuto rinunciare.

14 August 2004

19° g - 14 AGO: Rangiroa, les sables rose

Escursione alle sables roses: con Hugo per 7500 CFP incluso il pranzo (sempre pescato e cucinato al momento) e le bibite, giornata intera. Costeggiando per 2h la costa nord dell’atollo si arriva alle sabbie rosa (all’estremità est dell’atollo), una lunga striscia di sabbia rosa di corallo frantumato. Un posto idilliaco come pochi, anche se bisogna fare un lungo trasferimento per arrivarci. Giornata paradisiaca sulla sabbia effettivamente rosa!

Sosta finale per snorkelling all’Aquarium. Il trasferimento è lungo e la gita costosa, ma difficile non raccomandarla!

13 August 2004

18° g - 13 AGO: Rangiroa, Tiputa pass, Aquarium

Mattina a casa, tempo brutto. Nel pm alcuni restano in pensione mentre in tre andiamo con Hugo a fare una mezza escursione improvvisata di 3 ore che comincia col derivare in corrente a Tiputa: con grande fortuna incocciamo un branco di delfini che ci nuotano ad un palmo dal naso per un paio di minuti... siamo in visibilio! Poi anche la nuotata in sé è fantastica, con la corrente che ti trascina velocemente e la barca che ti riprende alla fine.... Sempre meglio fare questo giochino quando la corrente è in entrata nella pass, sia perché l’acqua è più pulita, sia perché c’è molto meno pericolo in caso ci si perda la barca. Con corrente in uscita, acqua più torbida e oceano aperto se si manca l’aggancio! L’escursione continua con la visita del paese di Tiputa (interessante per vedere come vivono i locali) e finisce con una nuotata all’Aquarium, una secca lì vicino con grande concentrazione di pesci tropicali. Consiglio senz’altro questa escursione!

12 August 2004

17° g - 12 AGO: Rangiroa, Laguna Blu

Escursione alla Laguna Blu con Hugo, che ci fa spontaneamente uno sconto perché causa brutto tempo siamo rientrati prima e non avevamo potuto andare anche ai Recifs come previsto. Molto generoso, in fondo non doveva farlo. Giornata splendida, in 1 ora o poco più si arriva ad una secca, qui Hugo ed il suo aiutante pescano con la fiocina un po’ di pesci per il pranzo (i soliti animalisti del gruppo hanno da ridire, manco Hugo fosse Erode a fare la strage degli innocenti!) che ci viene poi servito (cotto e crudo) sul motu: idilliaco!! Ci passiamo varie ore da sogno. A seguire uno “shark-feeding” (interessante perché fatto in acqua libera e profonda, squali di media dimensione che si avvicinano quasi a toccarli) anche qui sdegno degli animalisti (che peraltro sono impegnati nel dog-feeding ad ogni occasione conviviale, e di cani randagi ce ne sono tanti in Polinesia!)

11 August 2004

16° g - 11 Ago: Rangiroa, Laguna Verde

Mattinata di riposo al mare da Olga. Poi nel pm escursione alla Laguna Verde, prenotata da un marinaio tramite Olga (2500 f) niente di ché, si può anche evitare. Ci portano anche a vedere gli squali in un recinto in piena laguna, sono docili e ovviamente abituati agli uomini, si fanno persino accarezzare. C’è come al solito chi si oppone a questa pratica di dar da mangiare agli squaletti, che però così si possono avvicinare, persino prendere in mano per esaminarli. A me non pare un gran danno...

10 August 2004

15° g - 10 AGO: Maupiti – Rangiroa

Al mattino presto in aeroporto. Purtroppo tre passeggeri, pur avendo un regolare biglietto per Rangiroa, non hanno la prenotazione confermata e sono costretti a rimandare la partenza a domani. Volo regolare per Rangiroa via Papeete. All’arrivo ci viene a prendere Olga all'aeroporto di Avatoru che ci porta al suo villaggio che si trova a poche centinaia di metri di distanza. Resto della giornata libera, il mare davanti alla pensione è invitante, piccola spiaggia ma bel fondale di sabbia bianca e coralli.



TURIROA VILLAGE – Chez Olga Niva. Olga è una persona gentile, il suo villaggio è carino anche se un po’ fatiscente, 4 bungalow a due piani con 4 posti, poi altre 2 stanze matrimoniali, ed uno stanzone con 7 letti singoli, alcune meglio di altre... Olga a richeista può anche cucinare, e cucina bene (solito pesce crudo, ma anche barracuda alla griglia, originale!), noi l’abbiamo provata una sera, però le condizioni igieniche lasciano molto, ma molto, a desiderare, a cominciare dai tanti cani che lei non solo lascia liberi di girare in cucina e nei pressi delle vivande, ma li prende in mano con disinvoltura mentre prepara la cena... Ci manca poco che non gli faccia assaggiare le cotture! Quindi non abbiamo più cenato da lei, peccato. Il villaggio è direttamente sul mare con una spiaggetta privata con alcune sdraio, vi è poi una bellissima veranda con palafitta sul mare dove potrete consumare i pasti. Vi mette a disposizione la macchina (basta mettere la benzina), vi viene a prendere all’aeroporto gratis (solo pochi minuti di strada), ci ha fatto utilizzare il suo computer per collegarsi ad internet (ma caro!). Vende anche le perle di Tahiti che coltiva, ma non ce le ha neanche proposte.

Altre sere abbiamo mangiato alla roulotte di fronte alla pensione di Olga, oppure Chez Auguste (in centro). Qualcuno ha provato il Kia Ora, più caro; io non ci sono stato ma dovrebbe essere il miglior ristorante di Rangiroa. Un pranzo lo abbiamo fatto da Eleonore, sulla strada per Avatoru, ottima trancia di tonno!

09 August 2004

14° g - 9 AGO: Maupiti, trek sul vulcano

La mattina Janine ci porta con la sua barca sull’isola principale. Dal porto partiamo per una camminata fino quasi in vetta al vulcano (circa 400mt), ci vogliono due ore di cammino per salire ed una per scendere, non difficile ma neanche proprio banalissimo... in vari punti è necessario trovare appigli con le mani; indispesabili buone scarpe da camminata.

08 August 2004

13° g - 8 AGO: Maupiti, nuoto, canoa, il ciclone del 1991

Giornata libera... spiaggia, nuotate, kayak in giro per la laguna. Ottima “baguette” per pranzo, un paninone di fragrante pane alla francese imbottito di verdure e frutti di mare che all'inizio mi mette un po' di soggezione, ma poi si scioglie in bocca e sembra più grande di quanto non sia sostanzioso. Inoltre ci procuriamo alcune noci di cocco appena cadute dagli alberi che il marito di Janine ci aiuta ad aprire. ATTENZIONE mai mettersi a riposare sotto le palme da cocco, può essere fatale!

Janine mi racconta la storia del ciclone di Pae 'ao. Era il 1991, e lei aveva appena aperto la sua prima pensioncina, quando arrivò il ciclone da nord, che investì Pae 'ao in pieno. Janine, con il figlio, la sorella, il genero ed il loro figlioletto di due mesi e lo zio si rifugiarono in un casotto per gli attrezzi del giardino. La loro casa però è troppo vicina al mare e viene sommersa dalle onde. Il ciclone è lento a muoversi, e quindi di intensità fortissima (quelli che transitano più velocemente sono di intensità minore) e spazza via tutto. Si teme il peggio. La barca dello zio, nuova di zecca, rompe gli ormeggi e si allontana verso la laguna. Disperazione! Era nuovissimo, ci aveva investito tutti i risparmi. Intanto loro restano accovacciati nel casotto degli attrezzi. Dopo 24 ore circa il ciclone finisce, c’è ancora acqua alta dapportutto e da dentro si sente un rintocco sul casotto, è la barca che è tornata, da sola! Mi dice convinta che sono stati sicuramente gli antenati che sono intervenuti!

Altrimenti, canoa, nuoto, passeggiate.... che sofferenza!! Non c’è molto di eclatante da raccontare ma non ce ne vorremmo più andare via di qui!

07 August 2004

12° g - 7 AGO: Bora Bora – Maupiti

con Robert prima di partire
Sveglia presto e dopo aver salutato Robert trasferimento al porto e partenza in traghetto per Maupiti. Fortunatamente Robert ci ha consigliato di prenotare prima perché i posti sono limitati e saremmo rimasti a terra.

Il mare non è calmissimo, qualcuno sta male. All’arrivo c’è Janine con la sua barca che ci prende e ci porta alla sua pensione sul motu (anello di corallo che delimita la laguna, con al centro l’isola vulcanica). Si chiama Fare Pae 'ao, Chez Janine, quanto di più vicino possa esistere al paradiso terrestre... Janine è simpaticissima, cucina divinamente, i suoi bungalows sono carini. La posizione è imbattibile, su un piccolo motu a nord della laguna, in mezzo a due pass, tra palme e spiaggia bianca. Assolutamente da non pedere, il miglior posto e miglior rapporto qualità/prezzo del viaggio.


Faccio due chiacchiere con una maestra francese che lavora qui. La “metropole” tratta molto bene i suoi funzionari che spedisce qui a lavorare per lo stato mi dice, gli stipendi sono molto più alti che in Francia, ma i costi ancora più alti! Certo il fascino di passare qualche anno in Polinesia per una maestra di non mi ricordo più quale cittadina del centro della Francia non ha prezzo, ma poi, mi dice, loro devono lavorare e non sono sempre in giro per gli atolli come noi... Be’, quand même... non so ma non mi fa molta pena.

Resto del giorno a nuotare, pagaiare, leggere, oziare in questo posto d’incanto. Ottima cena in pensione, aragosta e, sorprendentemente, un ottimo ragù, che Janine insiste essere una specialità della cucina di Maupiti... va be’, lasciamoglielo credere... del resto è un tipo un po' particolare, per esempio la mattina parla alle lussureggianti piante tropicali del suo giardino, dice che così fanno fiori più belli.

06 August 2004

11° g - 6 AGO: Bora Bora, escursione in barca

Robert organizza un gran bel giro in barca della laguna ad un costo di 7000f compreso il pranzo, si parte alle 8.00, prima sosta a vedere le mante, ce ne passano un paio proprio sotto di noi mentre siamo in acqua con maschera e boccaglio.

Una razza a Bora Bora
Poi altra sosta per dare il cibo alle razze, che si avvicinano molto, quasi si possono toccare! Sosta per snorkeling, poi ottimo pranzo di mahi mahi cotto, tonno crudo, bella frutta, pollo ecc ecc (questi pranzi sono un po’ tutti uguali ma a me non stancano mai!) sul motu privato di Robert, nuova sosta per snorkeling, alle 16.00 circa ci riaccompagna alla pensione. Ne vale la pena.

Serata tranquilla, ceniamo alla pensione con gli avanzi della spesa, dopo il pantagruelico pranzo preparato da Robert non abbiamo fame... Siamo alla punta estrema di Bora verso sud, ma è un po' come se stessimo da un'altra parte, tanta è la distanza dai resort finti e plastificati che ci circondano.

05 August 2004

10° g - 5 AGO: Bora Bora, giro in bicicletta

Tempo non buono, piove la mattina, poi migliora un po’. Nel pm giro dell’isola in bici con Annalisa, circa 32 Km, carino ma niente di più. Bora mi delude, troppo commerciale anche se si possono sempre trovare angoli preziosi, ma non affascina come ci saremmo aspettati alla luce della sua nomea! OK sarò sacrilego ma io non la metterei tra le prime in classifica...

04 August 2004

9° g - 4 AGO: Huahine – Bora Bora

Si ricambia isola.... volo per Bora in orario, arrivo e trasferimento con navetta dell’aeroporto a Vaitape. Di qui bus per la pensione du Robert e Tina, a punta Matira, estremità sud di Bora, senza problemi. Sistemazione nelle camere (discrete, qualche letto sfondato) e ciondolamento per il resto del giorno sulla spiaggia della pensione, nuotate, letture.

03 August 2004

8° g - 3 AGO: Huahine, a cavallo, visite archeologiche

In mattinata giro per l’isola, andiamo a visitare gli importanti Marae, a nord dell'isola, edifici di culto e governo delle antiche popolazioni isolane; quelli di Huahine sono particolarmente significativi e ben restaurati. Benedetto chiede ad una guida come la pensano oggi sulla religione, dopo che gli antichi culti sono stati sradicati dagli europei, anche se oggi si cerca di recuperarli. La risposta è un po’ sibillina, tradisce un’incertezza di fondo che si nasconde dietro un’apparente rassicurazione: “Come si fa a non credere in Dio abitando in posti come questo?”

02 August 2004

7° g - 2 AGO: Huahine, escursione in barca

Escursione in barca con Poetania Cruises (dello stesso proprietario della pensione, ma le escursioni le gestisce la figlia, più simpatica!, costa 7000 f incluso pranzo di pesce crudo, cotto, pollo ecc ecc, servito su un tavolo piantato nell’acqua così come le sedie, molto divertente). Giro completo dell’isola in barca, visita a allevamento di ostriche per perle (interessante) anguille “sacre” (per nulla interessante), vari bagni sulla via. Anche se non state a dormire alla pensione, il giro il barca delle Poetania è da consigliare.

01 August 2004

6° g - 1 AGO: Moorea – Huahine

Volo per Huahine alle 10. In Polinesia c’è una rete di aeroplanini turboelica (ATR 42 e 72) della Air Tahiti, molto capillare, ma a volte gli aerei sono molto piccoli (i 42), è essenziale prenotare in anticipo specialmente con gruppi numerosi ed in alta stagione. Aeroportini graziosi, sembrano fatti con il Lego, le procedure di controllo sono molto rapide, al contrario di quelle per i voli internazionali, molto minuziose.

31 July 2004

5° g - 31 Lug: Moorea


La mattina giro in auto dell’isola, rovine archeo, coltivazione di vaniglia, piantagioni varie, 4500f, compreso il transfer in aeroporto di domani. Direi che ne vale la spesa. Giro prettamente turistico ma ben organizzato e con pranzo di pesce freschissimo "au lait de coco", che diventerà un po' un'ossessione del viaggio! Ottimo, pesce fresco marinato al limone o lime, con cipolla, pomodori, cetrioli anche se ce ne sono diverse varianti.

Pomeriggio alla pensione, a godersi la bella laguna, nuoto, canoa, lettura.

Serata ancora allo HEIVA, come ieri!

30 July 2004

4° g - 30 LUG: Moorea, gita in barca e danze per la Heiva

Mattina giro dell'isola in barca per 5500 franchi del pacifico (CFP: 1 Euro = 119 franchi, "f" in questo blog) gestito da una società con cui ci ha messi in contatto Auguste. Ce ne sono varie. Il giro comprende la visione degli squali, attirati dal pesce (pratica oggi forse un po’ abusata per il turismo ma in origine ideata non per i turisti ma come tecnica di pesca tradizionale, per far avvicinare i pesci da catturare). Per pranzo si va in un motu, con le razze che ci vengono in mano (senza darle da mangiare!) ottima grigliata e dimostrazione dell’utilizzo del cocco: dal frutto si estrae acqua da bere, latte per cucinare, polpa da mangiare ecc...

29 July 2004

3° g - 29 Lug: Papeete – Moorea

Arrivo all’alba all'aeroporto di Papeete e trasferimento in "truck" (qui usano il termine americano pur essendo in Francia!, si prendono al volo sulla strada principale che costeggia il parcheggio dell’aeroporto) al porto. Si sale in mezzi un po' trasandati come tutto qui, sembrano un po' quei bus che negli anni sessante usavo per andare a scuola, ma più ...giocattoli direi!

28 July 2004

2° g - 28 LUG: Los Angeles, volo per Papeete

Giro per Venice beach, dove arriviamo con la navetta dell’albergo. Sempre piacevole, con quell'aria sessantottina decaduta, qualche vecchio capellone che negli anni sessanta faceva protesta studentesca è ancora lì, oggi ultrasessantenne, che insiste pateticamente con chitarra e barba lunga... Nostalgico forse, ma ormai sembra un po’ forzato, finto! In un negozietto benedetto si compra una specie di tunica indiana di tessuto grezzo, in tono con l'ambiente di qui!

Peccato non avere più tempo. Los Angeles offre tantissimo, cultura, divertimenti, spettacoli. Io la preferisco a San Francisco, che è sì carina e unica, forse più facilmente fruibile, ma non offre altrettanto.

Partenza regolare in serata con il volo per Papetee.

27 July 2004

1° g - 27 LUG: Partenza dall'Europa ed inizio del viaggio in Polinesia

Viaggio di grande riposo, nonostante i tanti spostamenti, ed il lungo trasferimento intercontinentale. Le isole sono accoglienti e le persone che vi si incontrano ospitali. Non è peraltro un viaggio incentrato su spiagge bianche come qualche pubblicità vuole far credere, ma sulle lagune, cioè quello spazio di mare tra le isole vulcaniche e gli atolli. Se si cercano spiagge meglio le Maldive o i Caraibi, o il Mediterraneo! Ci sono belle spiagge, ma per me non è stato questo il punto forte della Polinesia.

26 July 2004

Itinerario viaggio in Polinesia francese 27 LUG / 30 AGO 2004





Viaggio in Polinesia francese 27 Luglio / 28 Agosto 2004

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Data
Itinerario
Notte
1
Los Angeles
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aereo
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Moorea
4
Moorea
5
Moorea
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Huahiné
7
Huahiné
8
Huahiné
9
Bora Bora
10
Bora Bora
11
Bora Bora
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Maupiti
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Maupiti
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Maupiti
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Rangiroa
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Rangiroa
17
Rangiroa
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Rangiroa
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Rangiroa
20
Tikehau
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Tikehau
22
Tahiti
23
Noku Hiva
24
Noku Hiva
25
Noku Hiva
26
Hiva Oa
27
Hiva Oa
28
Hiva Oa
29
Hiva Oa
30
Ua Pou
31
Tahiti
32
aereo
33
28-8
Los Angeles
Los Angeles
34
29-8
volo per New York e coincidenza per l'Europa
aereo