12 July 2005

Book Review: A Journey in Ladakh, by Andrew Harvey, ***

Synopsis
High up in the remote mountain passes on the Indian border with Tibet, China and Pakistan, Ladakh has been a centre for Buddhist meditation since three centuries before Christ and is one of the last places on earth where a Tibetan Buddhist community still survives. Arriving by rickety bus, Andrew Harvey was unprepared for the breathtaking splendour, colour and silence of the landscape, and was entranced by the simple way of life of its people, for whom the sacred and everyday merge into one. Frustrated by the spiritual poverty of his sophisticated, western, intellectual lifestyle, Andrew Harvey finds peace, hope and freedom in the Buddhist teachings of Thuksey Rinpoche at Shey monastery, and discovers spiritual strength.

11 July 2005

Book Review/Recensione: Ancient Futures, Learning from Ladakh, by Helena Norberg-Hodge, ***

Recensione in italiano alla fine di questo post

Synopsis

The swiftly evolving socioeconomic life of Ladakh, whose people struggle to balance growth and technology with cultural values, offers crucial lessons in sustainable development. This gripping portrait of the western Himalayan land known as “Little Tibet” moves from the author’s first visit to idyllic, nonindustrial Ladakh in 1974 to the present, tracking profound changes as the region was opened to foreign tourists, Western goods and technologies, and pressures for economic growth.

10 July 2005

Book Review: Ladakh - Crossroads of High Asia, by Janet Rizvi, *****

Synopsis
This highly readable volume offers the first authoritative account of the history, religions, culture, and social conditions of Ladakh, the land often celebrated as the last outpost of Tibetan civilization. Relatively isolated from the rest of India as well as from Tibet by the world's highest mountains, Ladakh stands at the crossroads where Islam and Buddhism met and blended to produce an entirely unique culture.

Writing with feeling and personal knowledge born out of years of study and years spent in the region, Janet Rizvi presents much more than a mere coffee-table pictorial guide.

01 July 2005

20° g - 1 Luglio: Amritsar – Delhi 470 KM ORE 5 (TRENO) – imbarco per l’Italia e fine del viaggio

Mattinata e primo pomeriggio in ordine sparso, chi torna in città, chi si riposa in albergo. Il monsone si fa sentire, piove, caldo umido, ma a suo modo l’atmosfera è suggestiva di un’India di cui finora non avevo fatto esperienza, essendo venuto sempre d’inverno. Eppure il monsone è la vita dell’India, senza di esso il paese non potrebbe sopravvivere, anzi non esisterebbe proprio come lo conosciamo. Ogni anno qui gli economisti aspettano il monsone per calcolare il prodotto interno lordo!

30 June 2005

18° g - 30 Giugno: Dharamshala – Waghan – Amritsar 200 KM ORE 6

Trasferimento per Amritsar, strada ottima, scorrevole, ma caldo umido, siamo ormai scesi dalle montagne ed è la stagione dei monsoni. Prese le camere al Royal Castle Hotel (castello reale di nome e di fatto, almeno paragonato alle altre sistemazioni di questo viaggio!!) e andiamo a Wagah per la famosa cerimonia quotidiana dell’ammainabandiera.

29 June 2005

17° g - 29 Giugno: Dharamshala

Giornata a zonzo per la città. Prima di tutto udienza dal Dalai Lama, che però consiste nell’assistere ad una sua lettura di brani sacri. A parte il fatto che legge i mantra in tibetano e rapidissimamente (ma sono disponibili radioline con le quali ascoltare la traduzione simultanea in inglese trasmessa da una stazione FM!) è difficile capire molto dalla sua giaculatoria, che assomiglia molto alle puja...

28 June 2005

16° g - 28 Giugno: Manali – Dharamsala 230 KM ORE 8

Più ci allontaniamo dalle montagne e più migliora la strada, si alza la media di percorrenza. Incontriamo un matrimonio, ci invitano alla festa ma purtroppo non abbiamo tempo per fermarci, peccato. Breve sosta ad un mercato di frutta per strada, compriamo ottime albicocche. Pranzetto volante in un ristorantino da camionisti, ci preparano la “aloo parantha” il pane con patate e “pickles” (sott’aceti piccanti), divertenti e saporitissimi!

27 June 2005

15° g - 27 GIU: Sarchu – Manali 220 KM ORE 8

Attraversamento di varie vallate, incontri con tribù nomadi che ci invitano nelle loro tende. Li vediamo cucinare ed anche lavorare la lana. Alcuni pastori tosano le capre Pashm, per ricavarne la famosa lana pashmina. Ci offrono il thè salato con burro ed orzo. Continuiamo il tortuosissimo cammino giù per le valli fino ad arrivare a Manali in prima serata.

Manali è una destinazione di turismo indiano ma non offre grandi spunti di interesse culturale. Col bel tempo ci sono montagne stupende per camminate, giri in bicicletta, ma in questa stagione piove! C’è uno spettacolo musicale in albergo, frequentato da molti turisti indiani, noi siamo gli unici occidentali. Ottima cena buffet sempre in albergo, lo Snow Crest Manor.

26 June 2005

14° g - 26 GIU: Tso Moriri – Debring (cambio automezzi) – Sarchu 180 KM ORE 7

Lungo trasferimento attraverso le montagne verso il Himachal Pradesh. A Debring incontriamo il minibus mandatoci da Delhi e lasciamo i nostri due autisti con le Toyota. Spazi enormi, infiniti, terra brulla, quasi desertica. Silenzio interrotto solo dai diesel delle jeep.

Proseguiamo fino al campeggio attrezzato di Sarchu, dove passiamo la notte. Un posto piacevole in una verde vallata, apprezzo particolarmente i colori crepuscolari dell’ora blu. Dormiamo al campeggio “Sarchu Height Adventure India Camp” ;600 Rps cena un po’ scarsa.

25 June 2005

13° g - 25 GIU: trasferimento x lago Tsomoriri 220 KM ORE 7

Partenza presto. Alle 6.30 siamo già per strada. Lungo trasferimento su per le montagne. An un certo punto troviamo un interessante cimitero con tombe di soldati cristiani e musulmani morti nei frequenti conflitti con il Pakistan, questa è stata zona di bombardamenti, l’ultima volta nel 1999. Incontriamo vari gruppi di nomadi, che ci accolgono nelle loro tende. Tessono tappeti, producono lana pashmina, ci fanno vedere come cucinano – il combustibile più comune è lo sterco di capra.