03 November 2003

Bibliography: Books on the Western Himalayan regions of India

A selection of my readings on this region, which I visited four times beetween 2003 and 2010. They are divided according to the administrative division of India: Jammu and Kashmir, Uttarankhand and Himachal Pradesh. Click on the links to read my reviews and buy these books.

01 November 2003

Book Review: Trekking in the Indian Himalaya, by Garry Weare, *****

Synopsis
Our expert author, trekking the Indian Himalaya since 1970, will be your guide to some of the world's most awesome trekking. This book covers the region's top treks, through the Buddhist villages and high passes of Ladakh, the spectacular mountains and verdant valley of Himachal Pradesh, and the sacred pilgrimage sites and high-altitude meadows of Uttarakhand. Whether you are an experienced trekker or a first-timer, you're sure to find the ultimate trekking experience here.

31 October 2003

15° g - 31 OTT: Fine del viaggio

Giornata di riposo, riflessioni finali e bagno di sole. Facciamo una gita per i laghetti delle valli adiacenti, un uno di questi affittiamo anche una barca a remi e su di essa ci godiamo un paio d’ore di quiete totale sgranocchiando noccioline e ripensando un po’ a tutto il viaggio che si sta per concludere e naturalmente al prossimo... con Fabrizio consideriamo che, avendo visto qui dove nasce il Gange, e già prima il suo massimo sviluppo, il suo cuore pulsante, a Varanasi, potremmo pensare ad un terzo viaggio in India dove esso muore nell’oceano, in Bengala...

30 October 2003

14° g - 30 OTT: Ranikhet e trasferimento a Nainital

In mattinata altra camminata per le montagne afforestate di Ranikhet, circa 8km in 4 ore. Il paesaggio è idilliaco, il clima ideale per una camminata. Alcune scimmie ci accompagnano per la strada, bisogna stare attenti che non si avvicinino troppo perché potrebbero essere tentate di sgraffignare qualcosa!

Alla fine raggiungiamo i Chaubatia Gardens, dove volendo si può pernottare in una caratteristica casa coloniale ristrutturata ad albergo. La posizione è imbattibile e sono molto gentili. Noi però, tanto per cambiare, non abbiamo tempo, e tiriamo dritto.

A Chaubatia ci aspetta Pappu e proseguiamo per Nainital senza problemi, strade con molti tornanti ma ben asfaltate, ormai ci pare tutto facile, tutto procede rapidamente, inizia un rilassamento generale che a fine viaggio ci sta proprio bene!

29 October 2003

13° g - 29 OTT: trek da Kausani a Bajinath

In mattinata trek in discesa dalla cima di Kausani, dove si trova l’albergo, a Bajinath, in fondo valle. Si attraversano fattorie, campi coltivati, incontri occasionali con contadini e studenti. Si alternano dirupi e terrazzamenti, fiumiciattoli e burroni, ed anche sezioni di foresta vergine. Ci mettiamo circa 3 ore e mezzo a fare gli 11 km di discesa. Ci avevano offerto una guida, che noi abbiamo deciso di non utilizzare, ed in effetti in un paio di occasioni forse non abbiamo fatto la strada più diretta o sicura, tra i campi è facile perdersi; ma alla fine anche perdersi tra le colline fa parte di questo viaggio.

Incontriamo molte donne intente al lavoro dei campi, a me sorprende sempre come le indiane siano sempre in qualche modo eleganti nei loro vestiti sgargianti, anche quando lavorano la terra o trasportano sterco per combustibile! Hanno un'espressione serena, qualche volta persino sorridente.

Anche molti ragazzi nelle loro uniformi scolastiche si riavviano verso casa nella luce calda del sole calante. Continuiamo anche se su percorso incerto, basta scendere sempre e si arriva a valle! In serata siamo a Ranikhet.

28 October 2003

12° g - 28 OTT: Auli, Pipalkoti, lasciamo il Garwal e trasferimento in Kumaon

Mattinata ad Auli, stazione sciistica per la classe media indiana, impianti rudimentali ed scassatelli ma paesaggio da sogno. Si prende una funivia (un po’ cigolante, ma ci fidiamo) da Joshimath e si raggiunge in cima un’ampia radura che domina la valle e dalla quale si vede, stagliata nel blu cristallino del cielo, la maestosa cima del Nanda Devi, la più alta montagna interamente in India, quasi 8000 metri. Chiacchieriamo con una famiglia di Goa, marito curioso di noi stranieri, moglie grassottella, bambini anch’essi ipernutriti e iperabbigliati, un po’ come in Italia, solo che qui fanno più impressione perché contrastano con i fisici asciuttissimi della maggior parte dei pellegrini che abbiamo incontrato in queste terre – e degli Indiani in generale, che tra i tanti problemi che hanno non annoverano certo, per ora, quello dell’eccesso adiposo! Per loro, che vengono dalla regione costiera e sono abituati a palme e temperature tropicali, stare qui è ancora più strabiliante di quanto non lo sia per noi, che in fondo siamo abituati alle Alpi e all’Appennino. Il panorama è veramente eccezionale, volendo si possono fare passeggiate in quota ma il tempo è sempre tiranno e se vogliamo arrivare in Kumaon prima che faccia buio dobbiamo ripartire.

27 October 2003

11° g - 27 OTT: Escursione in auto a Badrinath, visita ai Bhotia di Mana

Lunga gita in auto su e giù per le montagne, attraversando il Saraswati (è sempre lui, il Gange, ma qui si chiama così), per arrivare al tempio di Badrinath, l’ultimo dei tre alle sorgenti. Non c’è alcun trek da fare qui, tutto in auto in un paesaggio durissimo con strapiombi da brivido e tornanti formato budello da far girare la testa, per fortuna c’è Pappu al volante, siamo tranquilli. Il tempio è chiuso e comunque, da fuori, non sembra particolarmente interessante, sicuramente meno degli altri due che abbiamo già visitato, almeno ai nostri occhi profani di visitatori e non di pellegrini. Oggi piove, e le nubi cupe rendono l’atmosfera che circonda le montagne particolarmente suggestiva.

26 October 2003

10° g - 26 OTT: trasferimento da Rudraprayag a Joshimath

Lungo, lunghissimo trasferimento, infinite frane rallentano la marcia, i tempi di percorrenza sono imprevedibili su queste strade affascinanti ma tortuosissime, evidentemente sempre senza parapetto... Sosta pranzo nella piazza principare di un simpatico paesino, Pipalkoti, dove assaggiamo un’ottima Pakhoda (frittelle ripiene) in uno dei vari ristorantini senza nome lungo la strada – è quello di fronte al barbiere, se per caso vi trovaste a passare di lì.... Arriviamo a Joshimath verso le 3 del pm, troviamo l’albergo e ci facciamo una passeggiata per il paese bardato a festa, infatti in questi giorni è il Divali, la festa delle luci, che dal punto di vista sociologico è un po’ come il nostro Natale... è la principale festa dell’anno, riunioni di famiglia, grandi mangiate, regali. E’ l’unica volta che vediamo Pappu triste, è lontano dalla moglie e dai bambini, ma ci è abituato, è il suo lavoro e lei sa che lui sta sempre in giro a scarrozzare turisti per tutta l’India.

25 October 2003

9° g - 25 OTT: Da Kedarnath a Rudraprayag

In mattinata visita al tempio di Kedarnath. Una dozzina di sadhu si godono l’ultimo sole della stagione seduti per terra nel cortile antistante. Qualche famiglia di fedeli viene a pregare, si ode a tratti il tocco della batteria di campane poste in cima alla scalinata che conduce al tempio, dove si può entrare ma non fotografare. Un netturbino raccoglie l’immondizia, la depone in una sbilenca carriola, da fuoco al tutto e si avvia tranquillo, trascinandosi dietro il suo carico incendiato! Poi ci incamminiamo verso il lago Gandhi Sarovar dove furono disperse le ceneri del Mahatma; si sale per poco più di un’ora, facile camminata tranne per un punto dove si deve attraversare una cascata al guado, togliendosi le scarpe e le calze e immergendosi fino a metà polpaccio nell’acqua cristallina e freddissima.

24 October 2003

8° g - 24 OTT: trasferimento a Kedarnath

Sveglia all’alba e raduno di pellegrini (tanti) e turisti (solo noi) all’inizio del camminamento verso il tempio, fa freddo. Decine di cavalli masticano biada e pompano vapore dalle narici; i rispettivi cavallanti imbacuccati li bardano e si preparano alla giornata; si negoziano le tariffe, Fabrizio e Simona si fanno a piedi i 14 km di salita, io invece imito i pellegrini indiani e salgo su un cavallino... tanto per immedesimarmi nella vita SPIRITUALE locale! Pellegrini a cavallo, a piedi, i più anziani o ricchi sul “doli” una portantina che 4 uomini si caricano sulle spalle per tutto il tragitto (circa 6-7 ore, 1600 metri di dislivello, 2000 Rs, circa 40 Euro, 10 a testa, sembra una miseria ma è una settimana di stipendio medio per un indiano). Il sentiero di pietra si abbarbica sul costone della valle del fiume Mandakini, la terza componente del Gange che incontriamo nel nostro viaggio. Paesaggi maestosi, tempo perfetto, solo qualche nuvola sporca il cielo nel primo pomeriggio, cade qualche goccia d’acqua verso le 5 ma la sera è di nuovo limpido.